Eterno bambino che non vuole crescere

Rivolto a psicologi o psichiatri
Sono un ragazzo di 26 anni, e sono in uno stato di EMPASSE da tempo. Sarei iscritto in psicologia, ma in 4 anni che sono iscritto ho dato pochissimi esami.
Sono spesso e volentieri giu' di morale, e mi rendo conto che alla mia età dovrei lavorare o studiare, ma non riesco a fare nessuno dei due.
Tempo fa andai in psicoanalisi e la dottoressa mi disse che è come se volessi rimanere bambino, senza alcuna voglia di crescere, e riflettendoci è vero.
Forse perchè sono di buona famiglia e quindi n sento la necessità di darmi da fare e crearmi la mia strada o altro.
Sto sempre a casa davanti al computer ed ho pochissima vita sociale.
Ma adesso basta voglio uscire da questa situazione, ma non ne trovo la forza, mi piacerebbe fare lo psicolgo lo ammetto, ma non riesco a studiare, sono sempre bloccato da questo umore depresso.
E vorrei sapere se nel mio caso sarebbe utile una terapia psichiatrica o psicoterapeutica.
Grazie
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
nel tuo caso sarebbe utile intanto una valutazione del tuo tono dell'umore attraverso una visita psichiatrica, dalla quale si evincerà o meno la necessità di un supporto farmacologico.

Tu stesso, secondo me, senti la necessità di affiancare a tale lavoro una psicoterapia: dalle tue parole emerge questa specie di "curiosità", forse mai saziata completamente, forse collegata alla scelta universitaria.

Vale la pena approfondire, secondo me, anche in vista di un futuro come Professionista. Magari questa volta prova a cambiare terapeuta, scegli un maschio ad esempio.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Forse perchè sono di buona famiglia e quindi n sento la necessità di darmi da fare e crearmi la mia strada o altro.
>>>

Gentile ragazzo, la sua analisi della situazione potrebbe essere azzeccata. Potrebbe, ma non è detto.

Una psicoterapia potrebbe aiutarla, ma la condizione necessaria perché possa funzionare sarebbe che lei fosse motivato a seguirla. Ora, però, se la motivazione non riesce a trovarla per sgobbare, forse sarebbe difficile trovarla per fare qualcosa che dovrebbe servire proprio per farle venir voglia di sgobbare.

Dipende molto da lei, la psicoterapia non è qualcosa che si subisce passivamente, è necessaria la collaborazione attiva dela persona. D'altra parte, se il problema è motivazionale, a meno che lei non sia davvero depresso, non ci sono cure farmacologiche adatte. Dovrebbe comunque chiedere un parere specialistico di persona, per capire come sta esattamente la questione.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
la professione dello psicologo riguarda il saper essere prima ancora che con il saper fare, forse lei ha chiesto a sé stesso di aderire a modelli preconfezionati che non le appartengono e io credo questa voglia di dire basta sia il modo migliore di onorare il suo modo di essere,
le etichette diagnostiche non credo possono aiutarla ad ampliare la sua autoconsapevolezza, in questo senso una psicoterapia rappresenta un'opportunità nella quale il terapeuta sarà un facilitatore del suo processo di crescita personale di cui lei potrà assumersi la piena responsabilità, al fine di recuperare il suo potere personale.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile utente,
dalle sue parole mi sembra di intuire un desiderio di cambiamento relativo a diversi aspetti della sua vita e dall'altro la paura di affrontare apertamente ciò che tale cambiamento comporta.
Spesso accade che all'interno di una famiglia, ci siano dei ruoli ben precisi e pensare di cambiare la situazione è difficile, sono come delle etichette, che intrappolano la persona senza dare l'opportunità di crescere e di scegliere la propria strada.
Il mio consiglio allora è di provare una terapia familiare all'interno della quale ogni componente della sua famiglia può trovare lo spazio per parlare e per sostenerla nel comprendere la sua storia,le sue origini.
la domanda che le faccio è proprio quella di chiedersi cosa significa per lei crescere, capirne i vantaggi e svantaggi e successivamente su questi scegliere la via più adatta al suo cambiamento.
Proust in una sua frase celebre scrive."Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell'avere nuovi occhi".
questo per dirle che talvolta il cambiamento non corrisponde al trovare nuove verità o significati quanto guardare le stesse cose da un punto di vista differente.
Un saluto e un augurio per il suo percorso.

Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.