Personalità
salve dottore le scrivo perchè sono molto preoccupata e non so come comportarmi. Ho un fratello di 22 anni che vive con i miei genitori ma lontano da me; è da un po'di tempo che mia mamma mi racconta di suoi comportamenti strani basati su bugie, qualsiasi cosa lui dica, dalla più sciocca alla più importante è falsa: dice di frequentare il corso o.s.a. da lui scelto ma non è vero, anche se esce da casa per andarci. Ha sostenuto esami di stato e ha detto che è andato tutto bene ma in realtà ha fatto scena muta e rischia bocciatura. Ha prelevato di nascosto dal bancomat, lui ha negato al massimo ma poi non ha rivelato come li ha spesi. Ho indagato e non credo faccia uso di stupefacenti in modo costante(nel senso che di sicuro ha fumato qualche spinello). LUi mente a tutti anche alla fidanzata e alla sua famiglia. Mente sempre e quando sembra sincero ti fa delle promesse che puntualmente non rispetta. Vorrei portarlo da uno psicologo ma si rifiuta, devo forzarlo?dobbiamo sequestrargli tutto, auto e soldi compresi?
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Psicologo, Psicoterapeuta
In questi casi, spesso, le conversazioni tra "il bugiardo" ed i suoi parenti ed amici si basa sui fatti. In altre parole si ricercano le prove, ma le prove non si trovano sempre e se non si è beccati sul posto si può sempre negare. In altre parole la famiglia cerca la flagranza di reato, ma il "bugiardo" sta attento a non farsi prendere sul posto e nega ogni altra evidenza.
La discussione in questi casi va portata su un'altro piano, cioè "tu menti" e dunque hai bisogno di aiuto. Inutile stare a circostanziare i fatti. Fare in modo che la fiducia sia una cosa conquistata sul campo, non sulle parole. Cioè se ti affido un compito so che lo porti a termine, evitare di giustificare la mancata realizzazione del compito per via delle circostanze dovute al caso o al destino. L'importante è il risultato.
QUando si ha a che fare con un "bugiardo" metterlo alle strette in questo modo aiuta a determinare una serie di circostanze che producono il cambiamento, l'ammissione del problema, la ricerca di una cura.
Purtroppo può capitare anche che il "bugiardo" trovi altre persone cui mentire e dunque semplicemente si rvilga a queste evitando i familiari, che verranno usati solo in caso di estremo bisogno o necessità urgente.
Le menziona la possibilità dell'uso di sostanze. Nel caso in cui si abbia a che fare con un abusatore di sostanze o un dipendente da sostanze (alcol, anfetamine, eroina....non fa nessuna differenza!) bisogna tenere presente che i rischi aumentano, poichè le persone che sono affette da questa malattia è vero che possono guarire (non da sole ma con l'aiuto di qualcuno. sono rarissimi i casi in cui ce la fanno da soli, ovviamente tutti sostengono di potercela fare da soli) ma tendono a mettersi in situazioni di pericolo e dunque va considerato anche questo fatto. del resto di tossicodipendenza si può morire. Non esistono ricette uniche, non esistono comportamenti che se attuati garantiscono il risultato, la invito a diffidare di chi le garantisce guarigioni miracolose, rapide o certe.
Spero di esserle stato d'aiuto.
La discussione in questi casi va portata su un'altro piano, cioè "tu menti" e dunque hai bisogno di aiuto. Inutile stare a circostanziare i fatti. Fare in modo che la fiducia sia una cosa conquistata sul campo, non sulle parole. Cioè se ti affido un compito so che lo porti a termine, evitare di giustificare la mancata realizzazione del compito per via delle circostanze dovute al caso o al destino. L'importante è il risultato.
QUando si ha a che fare con un "bugiardo" metterlo alle strette in questo modo aiuta a determinare una serie di circostanze che producono il cambiamento, l'ammissione del problema, la ricerca di una cura.
Purtroppo può capitare anche che il "bugiardo" trovi altre persone cui mentire e dunque semplicemente si rvilga a queste evitando i familiari, che verranno usati solo in caso di estremo bisogno o necessità urgente.
Le menziona la possibilità dell'uso di sostanze. Nel caso in cui si abbia a che fare con un abusatore di sostanze o un dipendente da sostanze (alcol, anfetamine, eroina....non fa nessuna differenza!) bisogna tenere presente che i rischi aumentano, poichè le persone che sono affette da questa malattia è vero che possono guarire (non da sole ma con l'aiuto di qualcuno. sono rarissimi i casi in cui ce la fanno da soli, ovviamente tutti sostengono di potercela fare da soli) ma tendono a mettersi in situazioni di pericolo e dunque va considerato anche questo fatto. del resto di tossicodipendenza si può morire. Non esistono ricette uniche, non esistono comportamenti che se attuati garantiscono il risultato, la invito a diffidare di chi le garantisce guarigioni miracolose, rapide o certe.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 07/07/2010.
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