Ansia e caldo
gent.mi
da circa tre anni ho iniziato ad avere problemi legati all'ansia.
all'inizio ho preferito ignorare il problema, pensando che fosse solo passeggero, ma con i primi veri e propri attacchi di panico(evitavo quindi tutte quelle situazioni che potevano stressarmi)sono andato circa un anno e mezzo fa da uno psicologo che mi ha diagnsticato un disturbo da attacchi di panico e prescritto stilnox per le prime tre settimane(soffrivo anche di insonnia) e dropaxin fino a quando non fossero totalmente scomparsi i sintomi.
all'inizio mi sono sentito decisamente meglio, avevo riacquistato una certa serenità e risolto i problemi di insonnia (che tutt'oggi non ho più).
Da circa un paio di mesi però ho di nuovo dei disturbi che prima erano abbastanza blandi, ma in queste ultime due o tre settimane si sono nuovamente aggravati.
Non so se stia contribuendo questo caldo terribile che sta facendo ma ho di nuovo la testa confusa, formicolii alle mani, forti sensazioni di caldo in tutto il corpo (la settimana scorsa la temperatura corporea non è mai scesa sotto i 37,2/37,3 gradi con picchi di 38,5), un senso di continuo stress e di nervosismo che mi portano spesso a perdere la pazienza con chi mi sta intorno, cosa che mi fa poi sentire in colpa; quello che non riesco a capire è se sia semplicemente una reazione al caldo o se ci sia sotto qualcosa di peggio e questo mi porta ovviamente ad agitarmi ancora di piu per paura di poter di nuovo stare male (solo nell'ambito strettamente familiare sanno di questo problema e se dovesse venirmi un attacco fuori da questo contesto non solo non saprei come "giustificare" la cosa, ma avrei anche paura di eventuali reazioni perchè non vorrei che gli altri giudicassero in maniera sbagliata la cosa). Sei mesi fa sono andato ad un controllo dal medico per, eventualmente, vedere se fosse il caso di continuare con la terapia e mi è stato detto di andare avanti e, nel caso, continuare ancora a lungo a prendere il dropaxin(anche perchè non mi ha dato nessun effetto collaterale)ma che comunque il problema era sottocontrollo.
Sarà il caso di fare un'altra visita per vedere se sia il caso di cambiare la terapia oppure devo semplicemente aspettare che passi l'ondata di afa e convincermi che le mie sono semplici reazioni fisiologiche dovute al tempo?
grazie mille
da circa tre anni ho iniziato ad avere problemi legati all'ansia.
all'inizio ho preferito ignorare il problema, pensando che fosse solo passeggero, ma con i primi veri e propri attacchi di panico(evitavo quindi tutte quelle situazioni che potevano stressarmi)sono andato circa un anno e mezzo fa da uno psicologo che mi ha diagnsticato un disturbo da attacchi di panico e prescritto stilnox per le prime tre settimane(soffrivo anche di insonnia) e dropaxin fino a quando non fossero totalmente scomparsi i sintomi.
all'inizio mi sono sentito decisamente meglio, avevo riacquistato una certa serenità e risolto i problemi di insonnia (che tutt'oggi non ho più).
Da circa un paio di mesi però ho di nuovo dei disturbi che prima erano abbastanza blandi, ma in queste ultime due o tre settimane si sono nuovamente aggravati.
Non so se stia contribuendo questo caldo terribile che sta facendo ma ho di nuovo la testa confusa, formicolii alle mani, forti sensazioni di caldo in tutto il corpo (la settimana scorsa la temperatura corporea non è mai scesa sotto i 37,2/37,3 gradi con picchi di 38,5), un senso di continuo stress e di nervosismo che mi portano spesso a perdere la pazienza con chi mi sta intorno, cosa che mi fa poi sentire in colpa; quello che non riesco a capire è se sia semplicemente una reazione al caldo o se ci sia sotto qualcosa di peggio e questo mi porta ovviamente ad agitarmi ancora di piu per paura di poter di nuovo stare male (solo nell'ambito strettamente familiare sanno di questo problema e se dovesse venirmi un attacco fuori da questo contesto non solo non saprei come "giustificare" la cosa, ma avrei anche paura di eventuali reazioni perchè non vorrei che gli altri giudicassero in maniera sbagliata la cosa). Sei mesi fa sono andato ad un controllo dal medico per, eventualmente, vedere se fosse il caso di continuare con la terapia e mi è stato detto di andare avanti e, nel caso, continuare ancora a lungo a prendere il dropaxin(anche perchè non mi ha dato nessun effetto collaterale)ma che comunque il problema era sottocontrollo.
Sarà il caso di fare un'altra visita per vedere se sia il caso di cambiare la terapia oppure devo semplicemente aspettare che passi l'ondata di afa e convincermi che le mie sono semplici reazioni fisiologiche dovute al tempo?
grazie mille
[#1]
Gent.le utente,
gli psicologi non possono e non devono prescrivere farmaci,
se lei è andato da uno psichiatra che è anche psicoterapeuta allora non ci sono problemi.
Tuttavia dalla sua mail non è chiaro se lei abbia fatto solo dei colloqui oppure una psicoterapia, nel qual caso
potrebbe valutare di rivolgersi di nuovo allo stesso specialista se si è instaurato un rapporto di fiducia.
Mi chiedo se per lei l'obiettivo sia solo tenere la situazione sotto controllo anteponendo il giudizio degli altri al suo benessere psico-fisico.
Concentrando l'attenzione sui dettagli relativi alle sue reazioni fisiologiche (es. temperatura corporea) e alle condizioni climatiche, forse si sta privando della possibilità di entrare in contatto con i suoi bisogni (attraverso una psicoterapia) e, capire qual'è la funzione dell'ansia in questo momento della sua vita.
Cordialmente
gli psicologi non possono e non devono prescrivere farmaci,
se lei è andato da uno psichiatra che è anche psicoterapeuta allora non ci sono problemi.
Tuttavia dalla sua mail non è chiaro se lei abbia fatto solo dei colloqui oppure una psicoterapia, nel qual caso
potrebbe valutare di rivolgersi di nuovo allo stesso specialista se si è instaurato un rapporto di fiducia.
Mi chiedo se per lei l'obiettivo sia solo tenere la situazione sotto controllo anteponendo il giudizio degli altri al suo benessere psico-fisico.
Concentrando l'attenzione sui dettagli relativi alle sue reazioni fisiologiche (es. temperatura corporea) e alle condizioni climatiche, forse si sta privando della possibilità di entrare in contatto con i suoi bisogni (attraverso una psicoterapia) e, capire qual'è la funzione dell'ansia in questo momento della sua vita.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile utente,
da quanto riferisce in merito al trattamento del disturbo diagnosticatole è probabile, come ha osservato la collega della precedente risposta, che lei si sia rivolto ad uno psichiatra dato che la prescrizione di farmaci è deputata ai medici, non agli psicologi.
Per il disturbo da attacchi di panico è indicato, comunque, un trattamento psicoterapeutico poiché il farmaco, utile per il controllo dei sintomi, può non essere risolutivo in quanto non elimina le cause psicologiche inerenti al disagio.
In merito ai recenti rialzi della temperatura corporea, sarebbe opportuno che si rivolgesse al suo medico curante.
da quanto riferisce in merito al trattamento del disturbo diagnosticatole è probabile, come ha osservato la collega della precedente risposta, che lei si sia rivolto ad uno psichiatra dato che la prescrizione di farmaci è deputata ai medici, non agli psicologi.
Per il disturbo da attacchi di panico è indicato, comunque, un trattamento psicoterapeutico poiché il farmaco, utile per il controllo dei sintomi, può non essere risolutivo in quanto non elimina le cause psicologiche inerenti al disagio.
In merito ai recenti rialzi della temperatura corporea, sarebbe opportuno che si rivolgesse al suo medico curante.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.2k visite dal 05/07/2010.
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