Il mio fidanzato non mi ha mai amata
Salve, mi chiamo Sara ho 30 anni come il mio fidanzato. dopo 8 mesi di storia, dove io lo lasciavo in continuazione per poi riprendermelo ogni volta che si comportava male, dopo l'ennesimo litigio mi ha lasciata lui definitivamente. infatti adesso sono due settimane che non lo vedo.ho provato a chiamarlo ma lui è diventato molto aggressivo verbalmente, l'ultima volta ce l'ho chiamato prima mi ha detto che aveva un'altra ragazza, non so se sia vero,ha usato subito dopo termini volgari del tipo che l'unico moltivo per rivedermi sarebbe di fare sesso(me lo disse in modo volgare), dice che non prova nulla per me mentre durante tutta la nostra storia io non sentendomi amata glielo chiedevo sempre e lui ogni volta a dirmi che mi amava...dice che non devo più permettermi di chiamarlo (chissà perchè poi ???non gli ho fatto niente. possibile che mi abbia già cancellata dopo sole due settimane quando il giorno che ci siamo lasciati (quando lo lasciai io e a distanza di due giorni da quel litigio mi lascia lui definitivamente)diceva che mi amava e progettava le vacanze con me? le mie domande sono:
1)perchè un ragazzo deve fingere di amare una persona quando invece non prova nulla? nessuno lo ha mai obbligato a stare con me anzi tutte le volte che l'ho lasciato er aper me un modo di mettere alla prova il suo attaccamente, sentendo che non mi amava davvero lo lasciavo io per toglierlo dall'imbarazzo e andandosene se era quello che voleva, ma fino a una settimana prima che mi lasciasse lui era ttornato da me dicendo che gli mancavo
2)questa sua cattiveria che mi riversa addosso quando cerco di chiamarlo e parlargli, perchè mi manca moltissimo, è il risulktato del fatto che ha "finto" per 8 mesi di amrmi e adesso si sente libero di esprimere i suoi veri sentimenti per me ovvero indifferenza e fastidio per la mia presenza?
3)sono molto triste e abbattuta e mi sento molto sola senza di lui. tra l'altro ho perso pure le vacanze che avevo organizzato insieme a lui e questo mi fa sentire abbattuta e triste mentre tutti glia ltri si divertono, cosa posso are?
4)è possibile che il mio fidanzato mi abbia cancellata in sole due settimane e mi tratta da estranea? è possibile che abbia dimenticato i momenti passati con me e adesso non mi sopporti per nulla?
scusate se ho fatto tante domande ma è davvero importante, mi sento davvero a pezzi...
1)perchè un ragazzo deve fingere di amare una persona quando invece non prova nulla? nessuno lo ha mai obbligato a stare con me anzi tutte le volte che l'ho lasciato er aper me un modo di mettere alla prova il suo attaccamente, sentendo che non mi amava davvero lo lasciavo io per toglierlo dall'imbarazzo e andandosene se era quello che voleva, ma fino a una settimana prima che mi lasciasse lui era ttornato da me dicendo che gli mancavo
2)questa sua cattiveria che mi riversa addosso quando cerco di chiamarlo e parlargli, perchè mi manca moltissimo, è il risulktato del fatto che ha "finto" per 8 mesi di amrmi e adesso si sente libero di esprimere i suoi veri sentimenti per me ovvero indifferenza e fastidio per la mia presenza?
3)sono molto triste e abbattuta e mi sento molto sola senza di lui. tra l'altro ho perso pure le vacanze che avevo organizzato insieme a lui e questo mi fa sentire abbattuta e triste mentre tutti glia ltri si divertono, cosa posso are?
4)è possibile che il mio fidanzato mi abbia cancellata in sole due settimane e mi tratta da estranea? è possibile che abbia dimenticato i momenti passati con me e adesso non mi sopporti per nulla?
scusate se ho fatto tante domande ma è davvero importante, mi sento davvero a pezzi...
[#1]
Gentile Ragazza,
le separazioni, in special modo, sul piano emozionale, non sono mai semplici ed indolore.
Non credo che lui rinneghi il suo sentire per lei, forse l'aggressività è l'unica modalità che conosce per difendersi tempo e spazio, in solitudine.
Spesso,quando finisce un amore,
i partners hanno entrambi ragione ed è veramente improbabile trovare una causa univoca della fine del loro legame,così come non si può distinguere nettamente tra chi lascia e chi viene lasciato.
Mi capita spesso, durante la mia pratica clinica quotidiana, di custodire storie di sofferenze ed abbandoni, destruenti e con ovvie conseguenze sull’autostima e sul narcisismo di entrambi, profondamente feriti, dalla conflittualità, a volte dal tradimento e dall’abbandono.
Rivaluti le risorse familiari ed amicali e tutto quanto è altro da lui, vedrà che lentamente troverà la forza ed il coraggio di andare avanti, anche in vacanza.
Auguri.
www.valeriarandone.it
le separazioni, in special modo, sul piano emozionale, non sono mai semplici ed indolore.
Non credo che lui rinneghi il suo sentire per lei, forse l'aggressività è l'unica modalità che conosce per difendersi tempo e spazio, in solitudine.
Spesso,quando finisce un amore,
i partners hanno entrambi ragione ed è veramente improbabile trovare una causa univoca della fine del loro legame,così come non si può distinguere nettamente tra chi lascia e chi viene lasciato.
Mi capita spesso, durante la mia pratica clinica quotidiana, di custodire storie di sofferenze ed abbandoni, destruenti e con ovvie conseguenze sull’autostima e sul narcisismo di entrambi, profondamente feriti, dalla conflittualità, a volte dal tradimento e dall’abbandono.
Rivaluti le risorse familiari ed amicali e tutto quanto è altro da lui, vedrà che lentamente troverà la forza ed il coraggio di andare avanti, anche in vacanza.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza, se si ricorda la nostra ultima discussione, eravamo rimasti al punto delle questioni da risolvere con se stessa, e che si stavano mettendo in mezzo fra lei e il suo (ex) ragazzo. Avevamo concluso che la cosa migliore da fare, indipendentemente da questa storia, che purtroppo ora pare sia finita in modo prevedibile, sarebbe stata rivolgersi a uno specialista. Ha poi deciso di farlo?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
In realtà come mi avete ben consigliato, perlare tramite mail è molto riduttivo e non risolve affatto un prblema...si l'ho fatto, mi sono rivolta a diversi specialisti in realtà.ora ho perso la fiducia. mi spiego meglio. Da anni soffro in maniera ciclica e molto invalidante di ansia e attacchi di panico che limitano notevolmente la mia esistenza e le mie esperienze. Non ho ancora terminato l'università perchè ci sono stati dei periodi in cui non riuscivo a stare seduta in aula o prendere i mezzi pubblici perchè mi snetivo svenire. così mi chiudevo in casa dove mi sentivo al sicuro ma poi stare chiusa in casa una settimana per esempio mi rendeva nervosissima e ansiosa e gli attacchi di panico mi venivano anche di notte con tachicardia, senso di soffocamento e giramento di testa e mi sembrava d'impazzire. ad oggi non riesco a usare la macchina per più di pochi km, l'idea di andare da sola in autostrada o in città (che è a 20 km da casa mia) mi atterisce e penso non sarò mai in grado di farlo, a volte mi capita di sentirmi debole e sul punto di svenire in palestra e quando mi capita evito di andarci anche per un mese, vorrei andare al supermercato ma apppena vi metto piedo inizio a sentirmi male: giramenti di testa, nausea, le voci altrui come ovattate così cerco di comprare il più in fretta possibile e me ne vado...da un mese non vi metto piede.in altri periodi, non so perchè sto bene.il mio problema è che soffro di pressione davvero bassa (a volte 90 su 50...una cosa allucinante) e sindrome del nervo vago (che abbassa la pressione all'improvviso) ma anche altre donne hanno sto problema ma fanno una vita normale e non si spaventano e sono terrorizzate di svenire quanto me.io quando mi sento svenire ho una paura incredibile e vorrei solo scappare via. negli anni mi sono rivolta a ben 5 specialisti diversi. ho provato lexotan ma su consiglio del medico ho abbandonato quasi subito perchè tra gli effetti collaterali c'era abbassamento della pressione e a me faceva ancora più girare la testa che era proprio il mio sintomo spaventoso dell'ansia. ho provato terapia freudiana con una che mi faceva parlare, parlare parlare..nessun migliramento e ho cambiato, poi altri due, poi alla fine ho fatto per 7 mesi cognitivo-comportamentale che so essere la terapia più efficace per l'ansia..mi ha fatto fare esercizi, rilassamento ecc ma io sto ancora male.alla fine mi dico che non esiste una bacchetta magica e devo comunque affrontare le mie paure e fare comunque le cose che mi fanno paura come giudare, la palestra, il supermercato (i mezzi l'ultima volta che li ho presi quasi un anno fa mentre ero in terapia cognitivo-comportamentale sono svenuta per strada. sono andata al pronto socorso dove mi hannno fatto la diagnosi di sindrome vagale che le dicevo e da allora mi sono sentita truffata dal terapista e l'ho molltato infatti diceva "le sensazioni che provi sono spiacevoli ma non si sviene MAI in realtà quindi stia tranquilla, faccia la respirazione quando le capita ecc"). Insomma ora faccio piccoli pezzi in macchina, vado in palestra ogni tanto quando ho coraggio e altrettanto il suermercato ma OGNI volta sto male, ok faccio finta di niente molto spesso, ma io sto male comunque. devo rassegnarmi a sentirmi così? la terapia consiste nel fare le cose pur stando male e facendo finta che sia tutto apposto? non so più che fare.peraltro io lavoro part time e anni di terapia con una cifra media di 80-100€ a seduta sono stati un sacrificio non da poco...ora lo rifarei anche ma a patto di guarire. che terapia potrei affrontare? col mio ragazzo è finita anche perchè lui mi ha detto che stare con me era come stare con una bambina di 5 anni che deve essere accompagnata per mano in tutto...cmq ora non voglio parlare di lui...mi da un consiglio per l'ansia??quale percorso terapeutico mi consiglia di affrontare tenendo presente i miei precedenti?
[#4]
Quindi non ci sbagliavamo, mi pare, nel dire che c'erano diverse cose che si stavano mettendo in mezzo fra lei e i suoi obiettivi. Ed è facile capire come in una relazione, per l'altro, possa diventare presto insostenibile reggere alla pressione delle continue richieste di rassicurazione che gli vengono rivolte. Non sto giustificando il suo ragazzo, solo cercando di capire come stanno le cose.
E quindi è anche giusto dire che, indipendentemente da tutto il resto, lei ha bisogno di risolvere le sue ansie, altrimenti non riuscirà non solo a evitare di minare le sue relazioni, ma nemmeno a uscire di casa per andare a fare la spesa.
Lei dice di aver già tentato diverse terapie senza successo, e purtroppo questa è una cosa che a volte succede. Ma non è ASSOLUTAMENTE necessario rassegnarsi, né fare finta che i suoi problemi non esistano. La terapia non consiste in questo. Per l'ansia la terapia comportamentale è indicata, e quindi è possibile, per qualche motivo, che il suo terapeuta non sia stato in grado d'aiutarla. Il rilassamento, in particolare, non è indicato per l'ansia invalidante come sembra essere la sua, perché guarire dall'ansia non significa calmarsi.
Potrebbe cercare un altro terapeuta comportamentale, o anche d'indirizzo diverso. Ad esempio, la terapia breve strategica è particolarmente indicata per l'ansia. Ma non si rassegni perché non è il caso.
Cordiali saluti
E quindi è anche giusto dire che, indipendentemente da tutto il resto, lei ha bisogno di risolvere le sue ansie, altrimenti non riuscirà non solo a evitare di minare le sue relazioni, ma nemmeno a uscire di casa per andare a fare la spesa.
Lei dice di aver già tentato diverse terapie senza successo, e purtroppo questa è una cosa che a volte succede. Ma non è ASSOLUTAMENTE necessario rassegnarsi, né fare finta che i suoi problemi non esistano. La terapia non consiste in questo. Per l'ansia la terapia comportamentale è indicata, e quindi è possibile, per qualche motivo, che il suo terapeuta non sia stato in grado d'aiutarla. Il rilassamento, in particolare, non è indicato per l'ansia invalidante come sembra essere la sua, perché guarire dall'ansia non significa calmarsi.
Potrebbe cercare un altro terapeuta comportamentale, o anche d'indirizzo diverso. Ad esempio, la terapia breve strategica è particolarmente indicata per l'ansia. Ma non si rassegni perché non è il caso.
Cordiali saluti
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Ex utente
Infatti la ringrazio davvero molto. Per quanto riguarda io terapeuta s efosse nella mia città verrei da lei sicuramente perchè mi spira fiducia in quanto le sue risposte sono sempre motivo di riflessione.
La terapia breve strategica non la conosco, dove si pratica.come posso trovare i terapisti che la praticano?
infine dato che ho il prblema di non riuscire a prendere i mezzi pubblci nè guidare per lunghi tartti come potrei fare le prime sedute?
La terapia breve strategica non la conosco, dove si pratica.come posso trovare i terapisti che la praticano?
infine dato che ho il prblema di non riuscire a prendere i mezzi pubblci nè guidare per lunghi tartti come potrei fare le prime sedute?
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Per specialisti in terapia strategica può consultare questa lista:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Riguardo al problema dello spostamento, quando avrà contattato qualche terapeuta e ne avrà scelto uno, ne parli con lui. Alcuni sono disposti a fare le prime sedute a domicilio. In ogni caso potrete mettervi d'accordo e trovare insieme una soluzione.
Cordiali saluti
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Riguardo al problema dello spostamento, quando avrà contattato qualche terapeuta e ne avrà scelto uno, ne parli con lui. Alcuni sono disposti a fare le prime sedute a domicilio. In ogni caso potrete mettervi d'accordo e trovare insieme una soluzione.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 16.4k visite dal 03/07/2010.
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