Se veramente è un'ossessione e non qualcos'altro
Salve dottori,
Ho quasi 21 anni e da circa 10 soffro di disturbo ossessivo compulsivo.O almeno credo...ho visitato vari specialisti finora,3 psichiatri e una psicologa,e tutti sono stati d'accordo sul fatto che io avessi questo disturbo,anche se l'ultima psichiatra ha formulato proprio la diagnosi di distrbo ossessivo-compulsivo.Nonostante cio' io continuo ad avere i miei dubbi...io ho sempre sofferto di ossessioni aggressive,negli ultimi anni ho quella del cannibalismo.Quando guardo una persona mi sembra di(scusatemi non riesco a continuare,ma penso che riusciate a intuire).Provo anche sensazioni fisiche a livello della bocca,con aumento spropositato della salivazione!Provo vergogna a parlarne persino con me stessa di questa cosa,mi sento troppo diversa..ho girato tantissimi siti,ho consultato altre persone che soffrono di doc aggressivo,ma mi sembra che solo io ho questo tipo di ossessione,se veramente è un'ossessione e non qualcos'altro...ci sono dei giorni,come oggi,in cui mi sembra di perdere di vista la realta',mi sembra di non riuscire a vedere piu' le persone in modo normale,come le vedono tutti..una specie di distorsione della realta',in cui mi sembra di non riuscire a capire piu' se lo voglio fare davvero oppure no!Dentro di me so che è dovuto alla malattia,so che è irrazionale,eppure provo continuamente queste cose.In questi giorni ancora di piu',e non ce la faccio piu'!Ieri ho pianto come una disperata..e anche ora sono in preda all'ansia.
L'ultima psichiatra mi aveva prescritto il daparox,l'ho preso per un mese ma poi non sono potuta ritornare alla usl a prenderlo e quindi l'ho interrotto bruscamente da circa 3 giorni...lo so sono stata una stupida,ma per una serie di circostanze non ci sono potuta tornare..
Vorrei comuque chiedervi una cosa:io a quest'ultima psichiatra le ho parlato del fatto che avevo ossessioni aggressive,ma non sono entrata nel dettaglio del cannibalismo.Non ci sono riuscita,è una cosa troppo assurda e ho paura di vedere la sua faccia mentre glielo dico...perchè è una cosa da psicopatica da rinchiudere!
Con la psicologa ne avevo parlato l'anno scorso,poi avevo smesso e quest'anno ci sono ritornata,ma secondo me si è dimenticata di questi dettagli orribili...
Ho paura che la diagnosi sia sbagliata perchè non gli ho detto i dettagli delle mie ossessioni!E non trovo il coraggio di farlo...come devo fare?Secondo voi è importante o posso tralasciarlo?
E soprattutto:come faccio a tornare a vedere le persone in modo normale?
Aiutatemi...
Ho quasi 21 anni e da circa 10 soffro di disturbo ossessivo compulsivo.O almeno credo...ho visitato vari specialisti finora,3 psichiatri e una psicologa,e tutti sono stati d'accordo sul fatto che io avessi questo disturbo,anche se l'ultima psichiatra ha formulato proprio la diagnosi di distrbo ossessivo-compulsivo.Nonostante cio' io continuo ad avere i miei dubbi...io ho sempre sofferto di ossessioni aggressive,negli ultimi anni ho quella del cannibalismo.Quando guardo una persona mi sembra di(scusatemi non riesco a continuare,ma penso che riusciate a intuire).Provo anche sensazioni fisiche a livello della bocca,con aumento spropositato della salivazione!Provo vergogna a parlarne persino con me stessa di questa cosa,mi sento troppo diversa..ho girato tantissimi siti,ho consultato altre persone che soffrono di doc aggressivo,ma mi sembra che solo io ho questo tipo di ossessione,se veramente è un'ossessione e non qualcos'altro...ci sono dei giorni,come oggi,in cui mi sembra di perdere di vista la realta',mi sembra di non riuscire a vedere piu' le persone in modo normale,come le vedono tutti..una specie di distorsione della realta',in cui mi sembra di non riuscire a capire piu' se lo voglio fare davvero oppure no!Dentro di me so che è dovuto alla malattia,so che è irrazionale,eppure provo continuamente queste cose.In questi giorni ancora di piu',e non ce la faccio piu'!Ieri ho pianto come una disperata..e anche ora sono in preda all'ansia.
L'ultima psichiatra mi aveva prescritto il daparox,l'ho preso per un mese ma poi non sono potuta ritornare alla usl a prenderlo e quindi l'ho interrotto bruscamente da circa 3 giorni...lo so sono stata una stupida,ma per una serie di circostanze non ci sono potuta tornare..
Vorrei comuque chiedervi una cosa:io a quest'ultima psichiatra le ho parlato del fatto che avevo ossessioni aggressive,ma non sono entrata nel dettaglio del cannibalismo.Non ci sono riuscita,è una cosa troppo assurda e ho paura di vedere la sua faccia mentre glielo dico...perchè è una cosa da psicopatica da rinchiudere!
Con la psicologa ne avevo parlato l'anno scorso,poi avevo smesso e quest'anno ci sono ritornata,ma secondo me si è dimenticata di questi dettagli orribili...
Ho paura che la diagnosi sia sbagliata perchè non gli ho detto i dettagli delle mie ossessioni!E non trovo il coraggio di farlo...come devo fare?Secondo voi è importante o posso tralasciarlo?
E soprattutto:come faccio a tornare a vedere le persone in modo normale?
Aiutatemi...
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>>> ho visitato vari specialisti finora,3 psichiatri e una psicologa,e tutti sono stati d'accordo sul fatto che io avessi questo disturbo,anche se l'ultima psichiatra ha formulato proprio la diagnosi di distrbo ossessivo-compulsivo.Nonostante cio' io continuo ad avere i miei dubbi
>>>
Gentile ragazza, io direi non: "nonostante ciò", ma: "proprio per questo".
I suoi dubbi e la paura che la diagnosi possa essere sbagliata, derivano proprio dalle ossessioni. L'ossessione è un disturbo d'ansia, e ansia significa "paura immotivata". Quindi mi pare che ci siamo.
La paura di parlare alla psicologa dei dettagli delle sue ossessioni, temendo che possa scandalizzarsi, anche questa è frutto delle ossessioni. Lei le considera come se fossero cose reali, e teme che anche la psicologa farà lo stesso. Ma non è così, perché gli psicologi parlano ogni giorno con persone che soffrono del suo disturbo.
Deve decidere se affidarsi ai curanti che la seguono, oppure cambiarli.
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, io direi non: "nonostante ciò", ma: "proprio per questo".
I suoi dubbi e la paura che la diagnosi possa essere sbagliata, derivano proprio dalle ossessioni. L'ossessione è un disturbo d'ansia, e ansia significa "paura immotivata". Quindi mi pare che ci siamo.
La paura di parlare alla psicologa dei dettagli delle sue ossessioni, temendo che possa scandalizzarsi, anche questa è frutto delle ossessioni. Lei le considera come se fossero cose reali, e teme che anche la psicologa farà lo stesso. Ma non è così, perché gli psicologi parlano ogni giorno con persone che soffrono del suo disturbo.
Deve decidere se affidarsi ai curanti che la seguono, oppure cambiarli.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio!
In realta' il primo psichiatra aveva alla fine detto che soffrivo di disturbo dissociativo,anche se non ho mai capito cosa significasse veramente,e lui non me lo ha mai spiegato...
Invece gli altri 3 hanno parlato di ossessioni e depressione.La psicologa ha sempre detto che si tratta di ossessioni che in qualche modo sono collegate con l'andamento del mio tono dell'umore.Il secondo psichiatra mi aveva scritto il Cipralex per la depressione e l'EN per l'ansia.Poi sono approdata a quest'ultima psichiatra che mi ha proprio diagnosticato il doc,mentre gli altri non avevano mai fatto una vera diagnosi ufficiale...
Quindi devo fidarmi di questa ultma diagnosi e considerarla definitiva?Come mai gli altri allora non avevano formulato questa diagnosi?
Mi scusi,ma in momenti acuti come questo mi riesce proprio difficile credere che il mio sia solo doc...è piu' forte di me anche se provo a convincermi!Io sinceramente mi vedo piu' vicina a qualcosa di piu' simile alla psicosi che ad un "semplice" doc..
Forse questa scarsa sfiducia nei miei terapeuti dipende in parte proprio dal mio disturbo,e in parte dal fatto che specialmente la psicologa non la vedo adatta a risolvere i miei problemi.Io sono convinta che ci vorrebbe un altro approccio,tipo cognitivo-comportamentale o strategico,ma non ho i soldi e devo accontentarmi degli specialisti della usl.
In realta' il primo psichiatra aveva alla fine detto che soffrivo di disturbo dissociativo,anche se non ho mai capito cosa significasse veramente,e lui non me lo ha mai spiegato...
Invece gli altri 3 hanno parlato di ossessioni e depressione.La psicologa ha sempre detto che si tratta di ossessioni che in qualche modo sono collegate con l'andamento del mio tono dell'umore.Il secondo psichiatra mi aveva scritto il Cipralex per la depressione e l'EN per l'ansia.Poi sono approdata a quest'ultima psichiatra che mi ha proprio diagnosticato il doc,mentre gli altri non avevano mai fatto una vera diagnosi ufficiale...
Quindi devo fidarmi di questa ultma diagnosi e considerarla definitiva?Come mai gli altri allora non avevano formulato questa diagnosi?
Mi scusi,ma in momenti acuti come questo mi riesce proprio difficile credere che il mio sia solo doc...è piu' forte di me anche se provo a convincermi!Io sinceramente mi vedo piu' vicina a qualcosa di piu' simile alla psicosi che ad un "semplice" doc..
Forse questa scarsa sfiducia nei miei terapeuti dipende in parte proprio dal mio disturbo,e in parte dal fatto che specialmente la psicologa non la vedo adatta a risolvere i miei problemi.Io sono convinta che ci vorrebbe un altro approccio,tipo cognitivo-comportamentale o strategico,ma non ho i soldi e devo accontentarmi degli specialisti della usl.
[#3]
>>> Forse questa scarsa sfiducia nei miei terapeuti dipende in parte proprio dal mio disturbo
>>>
Non in parte, è proprio così.
L'ossessivo è un paziente non facile, che dev'essere trattato in modo specifico. Sbaglierebbe lo specialista che cercasse a tutti i costi di convincerla.
>>> Mi scusi,ma in momenti acuti come questo mi riesce proprio difficile credere che il mio sia solo doc...è piu' forte di me anche se provo a convincermi!Io sinceramente mi vedo piu' vicina a qualcosa di piu' simile alla psicosi che ad un "semplice" doc..
>>>
Anche questo dubbio dipende dall'ossessione.
Ciò che distingue le ossessioni dalle psicosi è il fatto che l'ossessivo si rende conto di avere certi pensieri "sbagliati". Se lei fosse psicotica non avrebbe tutti i dubbi che ha. I dubbi sono proprio uno dei segni delle ossessioni.
Insomma: più dubbi esprime, più sta provando di essere ossessiva.
>>> Io sono convinta che ci vorrebbe un altro approccio,tipo cognitivo-comportamentale o strategico
>>>
Anche qui ha ragione, ma su questo è necessario che sia lei a trovare il modo di far quadrare i conti. Ad ogni modo tenga presente quanto segue, almeno per l'approccio strategico:
- le sedute sono abbastanza distanziate, inizialmente circa a 2 settimane e poi progressivamente di più, man mano che il paziente migliora;
- il numero complessivo di sedute è più ridotto rispetto ad altre forme di terapia;
- professionisti diversi hanno tariffe diverse; ma se non s'informa, facendo un giro di telefonate, non potrà mai saperlo;
- alcuni terapeuti offrono la prima seduta gratuita o a un prezzo inferiore;
- non deve iniziare con uno e poi, se non si trova bene, continuare per forza: può sempre cambiare in ogni momento.
Cordiali saluti
>>>
Non in parte, è proprio così.
L'ossessivo è un paziente non facile, che dev'essere trattato in modo specifico. Sbaglierebbe lo specialista che cercasse a tutti i costi di convincerla.
>>> Mi scusi,ma in momenti acuti come questo mi riesce proprio difficile credere che il mio sia solo doc...è piu' forte di me anche se provo a convincermi!Io sinceramente mi vedo piu' vicina a qualcosa di piu' simile alla psicosi che ad un "semplice" doc..
>>>
Anche questo dubbio dipende dall'ossessione.
Ciò che distingue le ossessioni dalle psicosi è il fatto che l'ossessivo si rende conto di avere certi pensieri "sbagliati". Se lei fosse psicotica non avrebbe tutti i dubbi che ha. I dubbi sono proprio uno dei segni delle ossessioni.
Insomma: più dubbi esprime, più sta provando di essere ossessiva.
>>> Io sono convinta che ci vorrebbe un altro approccio,tipo cognitivo-comportamentale o strategico
>>>
Anche qui ha ragione, ma su questo è necessario che sia lei a trovare il modo di far quadrare i conti. Ad ogni modo tenga presente quanto segue, almeno per l'approccio strategico:
- le sedute sono abbastanza distanziate, inizialmente circa a 2 settimane e poi progressivamente di più, man mano che il paziente migliora;
- il numero complessivo di sedute è più ridotto rispetto ad altre forme di terapia;
- professionisti diversi hanno tariffe diverse; ma se non s'informa, facendo un giro di telefonate, non potrà mai saperlo;
- alcuni terapeuti offrono la prima seduta gratuita o a un prezzo inferiore;
- non deve iniziare con uno e poi, se non si trova bene, continuare per forza: può sempre cambiare in ogni momento.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
La ringrazio moltissimo!
Faro' in modo di trovarmi un lavoretto per pagarmi una terapia piu' mirata per il mio disturbo..
Senta,un'ultimissima domanda e poi la lascio in pace:è possibile che il doc provochi anche una sorta di derealizzazione?Mi pare come se in qualche modo compromettesse il mio vedere le persone in modo normale,mi sento distaccata,distante da tutti...i pensieri possono influire anche nel modo di percepire la realta' circostante?
Mi sembra anche di avvertire un certo appiattimento delle emozioni..
Cosa devo pensare?E' dovuto sempre a quello?
Faro' in modo di trovarmi un lavoretto per pagarmi una terapia piu' mirata per il mio disturbo..
Senta,un'ultimissima domanda e poi la lascio in pace:è possibile che il doc provochi anche una sorta di derealizzazione?Mi pare come se in qualche modo compromettesse il mio vedere le persone in modo normale,mi sento distaccata,distante da tutti...i pensieri possono influire anche nel modo di percepire la realta' circostante?
Mi sembra anche di avvertire un certo appiattimento delle emozioni..
Cosa devo pensare?E' dovuto sempre a quello?
[#5]
La derealizzazione è un sintomo che può andare associato a diverse condizioni. Idem per l'appiattimento emotivo.
Adesso, più che preoccuparsi di capire esattamente cos'ha, che da qui non si può fare, s'impegni per trovare un professionista in gamba in grado d'aiutarla.
Cordiali saluti
Adesso, più che preoccuparsi di capire esattamente cos'ha, che da qui non si può fare, s'impegni per trovare un professionista in gamba in grado d'aiutarla.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Gentili dottori,
purtroppo la mia psicologa è in ferie fino al 15,non ho modo di contattarla...e sto parecchio male.Le ossessioni non mi lasciano in pace,ci sono 24 h su 24..vi direi:sto impazzendo,ma forse non ha senso,perchè sono gia' impazzita,a mio modo di vedere.La cosa piu' brutta è che non riesco a capire se voglio veramente fare quello che penso,mi confondono totalmente..cioè,io dentro di me mi dico che non voglio,che è una cosa schifosa e innaturale,ma questo non basta,anzi,forse aumentano anche..poi c'è una cosa ancora piu' fastidiosa dei pensieri stessi e che mi confonde ancora di piu':il riflesso incondizionato della salivazione.E' un cosa di cui non riesco a liberarmi,non lo sopporto.Cioè,il mio cervello ormai,a forza di pensare sempre a questo,ha associato alla vista delle persone questo riflesso fisico in automatico..c'è praticamente tutto il giorno,anche senza che prima ci siano i pensieri!Alla vista di un persona si associa la salivazione...è una cosa che non controllo!Voi capite che un conto sono i pensieri,un conto sono questi riflessi che ti fanno venire parecchi dubbi!Mi pare di non riuscire piu' a capire chi sono,cosa voglio fare,mi sento totalmente succube di tutto cio'.In alcuni momenti mi dico:tutte queste sensazioni sono solo doc,tu in realta' non vuoi fare niente di tutto cio',altrimenti lo avresti gia' fatto senza farti troppi problemi.E in alcuni momenti riesco anche a tranquillizzarmi,perchè effettivamente è vero che dovrebbe essere una rassicurazione il fatto che,nonostante soffra di tutto cio' da moltissimi anni non ho mai fatto niente di male a nessuno..ma questi momenti ormai sono piu' unici che rari,solitamente la mia mente se ne frega di quello che mi dico per rassicurarmi e ho continuamente il dubbio se lo voglio fare o no..
Sono estremamente confusa perchè io sono il tipo,per rendervi l'idea,che quando cammina per strada se puo' evita anche di pestare le formiche..provo rimorso se ammazzo una mosca(infatti non lo faccio mai)..ma allora cos'è tutta questa schifezza nella mia mente?Possibile che io potenzialmente possa fare quello che penso?Cioè,una persona che di solito non fa del male a nessuno(almeno non fisicamente) puo' ad un certo punto della sua vita cambiare e farlo?
Mi rendo conto di avere dubbi su tutto,ho il dubbio che quello che penso mi faccia realmente schifo(a volte sembra d no),di avere veramente paura di questi pensieri,analizzo ogni mia singola sensazione,ogni mia emozione..non c'è piu' spontaneita'!
Mi rinchiuderanno in un ospedale psichiatrico,questa è la verita'..
purtroppo la mia psicologa è in ferie fino al 15,non ho modo di contattarla...e sto parecchio male.Le ossessioni non mi lasciano in pace,ci sono 24 h su 24..vi direi:sto impazzendo,ma forse non ha senso,perchè sono gia' impazzita,a mio modo di vedere.La cosa piu' brutta è che non riesco a capire se voglio veramente fare quello che penso,mi confondono totalmente..cioè,io dentro di me mi dico che non voglio,che è una cosa schifosa e innaturale,ma questo non basta,anzi,forse aumentano anche..poi c'è una cosa ancora piu' fastidiosa dei pensieri stessi e che mi confonde ancora di piu':il riflesso incondizionato della salivazione.E' un cosa di cui non riesco a liberarmi,non lo sopporto.Cioè,il mio cervello ormai,a forza di pensare sempre a questo,ha associato alla vista delle persone questo riflesso fisico in automatico..c'è praticamente tutto il giorno,anche senza che prima ci siano i pensieri!Alla vista di un persona si associa la salivazione...è una cosa che non controllo!Voi capite che un conto sono i pensieri,un conto sono questi riflessi che ti fanno venire parecchi dubbi!Mi pare di non riuscire piu' a capire chi sono,cosa voglio fare,mi sento totalmente succube di tutto cio'.In alcuni momenti mi dico:tutte queste sensazioni sono solo doc,tu in realta' non vuoi fare niente di tutto cio',altrimenti lo avresti gia' fatto senza farti troppi problemi.E in alcuni momenti riesco anche a tranquillizzarmi,perchè effettivamente è vero che dovrebbe essere una rassicurazione il fatto che,nonostante soffra di tutto cio' da moltissimi anni non ho mai fatto niente di male a nessuno..ma questi momenti ormai sono piu' unici che rari,solitamente la mia mente se ne frega di quello che mi dico per rassicurarmi e ho continuamente il dubbio se lo voglio fare o no..
Sono estremamente confusa perchè io sono il tipo,per rendervi l'idea,che quando cammina per strada se puo' evita anche di pestare le formiche..provo rimorso se ammazzo una mosca(infatti non lo faccio mai)..ma allora cos'è tutta questa schifezza nella mia mente?Possibile che io potenzialmente possa fare quello che penso?Cioè,una persona che di solito non fa del male a nessuno(almeno non fisicamente) puo' ad un certo punto della sua vita cambiare e farlo?
Mi rendo conto di avere dubbi su tutto,ho il dubbio che quello che penso mi faccia realmente schifo(a volte sembra d no),di avere veramente paura di questi pensieri,analizzo ogni mia singola sensazione,ogni mia emozione..non c'è piu' spontaneita'!
Mi rinchiuderanno in un ospedale psichiatrico,questa è la verita'..
[#8]
"Ma non combatterli per me significa accettarli,e quindi in qualche modo volerli mettere in atto"
Gent.le sig.na,
ho letto anche la sua precedente richiesta di consulto e cito questo passaggio perché credo sia cruciale allora le chiedo è sicura che accettare le sue ossessioni si traduca automaticamente nella scelta di metterle in atto?
Finora rifiutandole è riuscita a diminuirne la presenza e l'intensità?
I sintomi sono solo i modi con i quali lei sta esprimendo il suo disagio per questo è fondamentale avere a disposizione uno spazio all'interno della relazione terapeutica in cui lei possa con l'aiuto dello psicologo individuare i significati dei suoi pensieri ossessivi, imponendosi di controllarli da sola purtroppo non farà altro che rinforzarli.
Se ha instaurato un rapporto di fiducia con la psicologa forse vale la pena aspettare qualche giorno e riprendere i contatti con lei.
Cordialmente
Gent.le sig.na,
ho letto anche la sua precedente richiesta di consulto e cito questo passaggio perché credo sia cruciale allora le chiedo è sicura che accettare le sue ossessioni si traduca automaticamente nella scelta di metterle in atto?
Finora rifiutandole è riuscita a diminuirne la presenza e l'intensità?
I sintomi sono solo i modi con i quali lei sta esprimendo il suo disagio per questo è fondamentale avere a disposizione uno spazio all'interno della relazione terapeutica in cui lei possa con l'aiuto dello psicologo individuare i significati dei suoi pensieri ossessivi, imponendosi di controllarli da sola purtroppo non farà altro che rinforzarli.
Se ha instaurato un rapporto di fiducia con la psicologa forse vale la pena aspettare qualche giorno e riprendere i contatti con lei.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#9]
Ex utente
Gentilissimi dottori,
la situazione è sempre uguale..il mio cervello è sempre fissato su questa cosa,e provo sempre quella fastidiosissima sensazione di salivazione a livello della bocca,tanto che sento proprio un sensazione fisica di stanchezza a livello della bocca.Non ne posso piu'!
Non so piu' cosa fare..sto provando di tutto,ma non riesco a levarmela di dosso!Io sono ormai abituata a combattere a testa alta tutto cio',a non arrendermi e a sperare in un esito positivo,ma è dura!
Tra l'altro dalla psicologa non ci sto piu' andando perchè è inutile,non ha un approccio cognitivo-comportamentale,ma piu' analitico..e io non ho i soldi per fare tcc.Mi sto limitando a prendere i farmaci(daparox),ma francamente non vedo alcun effetto.
Ma è sicuro che è doc?Cioè,il doc puo' comprendere anche queste sensazioni fisiche?
Io poi ultimamente non riesco piu' a provare ansia,disgusto o paura di fronte a tutto cio'..come se fossi assuefatta da questi pensieri e queste sensazioni tanto che ormai non mi fanno piu' effetto.Pero' sono sempre li'!E io invece preferirei disperarmi quando li ho,perchè mi sentirei piu' normale..anche questo puo' rientrare nel doc?Puo' dipendere che ormai ne soffro da 11 anni?O sta evolevendo verso la psicosi?
Cosa devo fare?Aiuto..
la situazione è sempre uguale..il mio cervello è sempre fissato su questa cosa,e provo sempre quella fastidiosissima sensazione di salivazione a livello della bocca,tanto che sento proprio un sensazione fisica di stanchezza a livello della bocca.Non ne posso piu'!
Non so piu' cosa fare..sto provando di tutto,ma non riesco a levarmela di dosso!Io sono ormai abituata a combattere a testa alta tutto cio',a non arrendermi e a sperare in un esito positivo,ma è dura!
Tra l'altro dalla psicologa non ci sto piu' andando perchè è inutile,non ha un approccio cognitivo-comportamentale,ma piu' analitico..e io non ho i soldi per fare tcc.Mi sto limitando a prendere i farmaci(daparox),ma francamente non vedo alcun effetto.
Ma è sicuro che è doc?Cioè,il doc puo' comprendere anche queste sensazioni fisiche?
Io poi ultimamente non riesco piu' a provare ansia,disgusto o paura di fronte a tutto cio'..come se fossi assuefatta da questi pensieri e queste sensazioni tanto che ormai non mi fanno piu' effetto.Pero' sono sempre li'!E io invece preferirei disperarmi quando li ho,perchè mi sentirei piu' normale..anche questo puo' rientrare nel doc?Puo' dipendere che ormai ne soffro da 11 anni?O sta evolevendo verso la psicosi?
Cosa devo fare?Aiuto..
[#10]
Gentile utente
con una diagnosi di questo tipo solitamente vengono prescritte delle terapie di cui fa un vago cenno in un post.
Può cortesemente esplicitare i suoi trattamenti farmacologici e/o psicoterapeutici per far capire meglio la situazione?
con una diagnosi di questo tipo solitamente vengono prescritte delle terapie di cui fa un vago cenno in un post.
Può cortesemente esplicitare i suoi trattamenti farmacologici e/o psicoterapeutici per far capire meglio la situazione?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#11]
Ex utente
Gentile dottore,
prendo il Daparox da 20 mg da circa un mese,sto arrivando gradualmente alla dose massima di due compresse al giorno come prescrittomi dalla psichatra.Il fatto di arrivarci gradualmente l'ho deciso io perchè gia' in passato l'avevo preso(poi non per volere mio l'ho dovuto smettere per qualche giorno,e quindi ho dovuto reiniziare tutto da capo)e mi ricordo che seguendo le indicazioni della psichiatra ed arrivando nel giro di 10 giorni a due compresse ho avvertito tantissimi effetti collaterali.Quindi questa volta ho deciso di fare una cosa piu' graduale,e sembra che stia andando bene,nel senso che non avverto nessun effetto collaterale..ora sono a una compressa e mezzo alla sera.
Cosa ne pensa?
prendo il Daparox da 20 mg da circa un mese,sto arrivando gradualmente alla dose massima di due compresse al giorno come prescrittomi dalla psichatra.Il fatto di arrivarci gradualmente l'ho deciso io perchè gia' in passato l'avevo preso(poi non per volere mio l'ho dovuto smettere per qualche giorno,e quindi ho dovuto reiniziare tutto da capo)e mi ricordo che seguendo le indicazioni della psichiatra ed arrivando nel giro di 10 giorni a due compresse ho avvertito tantissimi effetti collaterali.Quindi questa volta ho deciso di fare una cosa piu' graduale,e sembra che stia andando bene,nel senso che non avverto nessun effetto collaterale..ora sono a una compressa e mezzo alla sera.
Cosa ne pensa?
[#12]
Gentile utente,
Daparox a parte (40 mg non è la dose massima in assoluto comunque) e cipralex (che è anche un antiossessivo, ma a che dose ?), quali terapie ha provato per arrivare a pensare di essere un caso "resistente" ?
Daparox a parte (40 mg non è la dose massima in assoluto comunque) e cipralex (che è anche un antiossessivo, ma a che dose ?), quali terapie ha provato per arrivare a pensare di essere un caso "resistente" ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#13]
Ex utente
Buonasera dottor Pacini,
io finora ho usato solo questi due farmaci,con risultati davvero modesti.Il cipralex non ricordo a che dose lo prendevo perchè si tratta dell'anno scorso,comuque l'ho smesso appunto perchè non sentivo effetti dopo vari mesi!Per quanto riguarda la psicoterapia sono andata prima da uno psichiatra per circa un anno,poi non mi trovavo bene e sono andata da una psicologa della usl e due psichiatri sempre della usl,l'ultima dei quali mi ha appunto diagnosticato il doc e mi ha prescritto il Daparox.Solo che sia il primo psichiatra che questa psicologa hanno un approccio che non mi aiuta,nel senso che non è mirato per le ossessioni,ma si occupa di cio' che sta intorno alle ossessioni,ad es il vissuto familiare.Io invece vorrei fare qualcosa di piu' mirato,tipo tcc,ma come ho gia' detto non ho disponibilita' economiche al momento,e non so come fare...so solo che sento che è inutile andare da questa psicologa!
io finora ho usato solo questi due farmaci,con risultati davvero modesti.Il cipralex non ricordo a che dose lo prendevo perchè si tratta dell'anno scorso,comuque l'ho smesso appunto perchè non sentivo effetti dopo vari mesi!Per quanto riguarda la psicoterapia sono andata prima da uno psichiatra per circa un anno,poi non mi trovavo bene e sono andata da una psicologa della usl e due psichiatri sempre della usl,l'ultima dei quali mi ha appunto diagnosticato il doc e mi ha prescritto il Daparox.Solo che sia il primo psichiatra che questa psicologa hanno un approccio che non mi aiuta,nel senso che non è mirato per le ossessioni,ma si occupa di cio' che sta intorno alle ossessioni,ad es il vissuto familiare.Io invece vorrei fare qualcosa di piu' mirato,tipo tcc,ma come ho gia' detto non ho disponibilita' economiche al momento,e non so come fare...so solo che sento che è inutile andare da questa psicologa!
[#14]
Ha utilizzato due farmaci simili. Dopo la diagnosi ha eseguito una terapia sola anti-doc concepita come tale, cioè con una dose di 40 mg come primo obiettivo.
Il dubbio sull'inguaribilità non ha ragione di essere discusso come contenuto, se emerge come dubbio essenziale.
Esistono diverse altre opzioni farmacologiche per il doc, ed esiste la possibilità di utilizzare medicine in associazione.
Le psicoterapie è bene che siano scelte secondo la loro speicificità, ovvero capire bene su cosa possono agire, in che tempi e se sono o meno indicate per il disturbo.
Non c'è quindi un terapeuta TCC "pubblico" ?
Il dubbio sull'inguaribilità non ha ragione di essere discusso come contenuto, se emerge come dubbio essenziale.
Esistono diverse altre opzioni farmacologiche per il doc, ed esiste la possibilità di utilizzare medicine in associazione.
Le psicoterapie è bene che siano scelte secondo la loro speicificità, ovvero capire bene su cosa possono agire, in che tempi e se sono o meno indicate per il disturbo.
Non c'è quindi un terapeuta TCC "pubblico" ?
[#15]
Ex utente
Ho provato a cercare su internet,e pare che la mia citta' sia una delle poche in italia dove non c'è nessuno che fa tcc.L'alternativa sarebbe spostarmi da una citta' all'altra ogni settimana,ma la vedo dura..oppure qua c'è la t. breve strategica.Per il doc va bene?Al limite se riesco a mettere un po' di soldi da parte posso provare a farla se mi dice che è indicata...
E per i farmaci quindi lei dice di continuare la terapia cosi' come prescritta dalla psichiatra o dovrei proporle di rivederla?La faccio da un mese e ancora niente effetti signficativi!Pero' è anche vero che non ho ancora raggiunto la dose massima di 2 compresse..una volta raggiunta per quanto devo continuarla prima di capire se su di me ha effetto?
La ringrazio.
E per i farmaci quindi lei dice di continuare la terapia cosi' come prescritta dalla psichiatra o dovrei proporle di rivederla?La faccio da un mese e ancora niente effetti signficativi!Pero' è anche vero che non ho ancora raggiunto la dose massima di 2 compresse..una volta raggiunta per quanto devo continuarla prima di capire se su di me ha effetto?
La ringrazio.
[#16]
Gentile utente,
Il commento sulla terapia non è una indicazione sul da farsi. Le faccio solo presente che al momento lei riferisce una terapia sicuramente impostata come anti-doc, che sarà valutata dallo psichiatra in un tempo di 4-12 settimane.
Se non funonasse a dovere ci sono altre alternative.
Per l'indicazione della psicoterapia, che migliora i risultati quando aggiunta alla farmacoterapia, le rispondono gli psicologi.
Il commento sulla terapia non è una indicazione sul da farsi. Le faccio solo presente che al momento lei riferisce una terapia sicuramente impostata come anti-doc, che sarà valutata dallo psichiatra in un tempo di 4-12 settimane.
Se non funonasse a dovere ci sono altre alternative.
Per l'indicazione della psicoterapia, che migliora i risultati quando aggiunta alla farmacoterapia, le rispondono gli psicologi.
[#18]
Ha utilizzato due farmaci simili. Dopo la diagnosi ha eseguito una terapia sola anti-doc concepita come tale, cioè con una dose di 40 mg come primo obiettivo.
Il dubbio sull'inguaribilità non ha ragione di essere discusso come contenuto, se emerge come dubbio essenziale.
Esistono diverse altre opzioni farmacologiche per il doc, ed esiste la possibilità di utilizzare medicine in associazione.
Le psicoterapie è bene che siano scelte secondo la loro speicificità, ovvero capire bene su cosa possono agire, in che tempi e se sono o meno indicate per il disturbo.
Non c'è quindi un terapeuta TCC "pubblico" ?
Il dubbio sull'inguaribilità non ha ragione di essere discusso come contenuto, se emerge come dubbio essenziale.
Esistono diverse altre opzioni farmacologiche per il doc, ed esiste la possibilità di utilizzare medicine in associazione.
Le psicoterapie è bene che siano scelte secondo la loro speicificità, ovvero capire bene su cosa possono agire, in che tempi e se sono o meno indicate per il disturbo.
Non c'è quindi un terapeuta TCC "pubblico" ?
[#19]
Ex utente
Gentili dottori,
in questi giorn ho notato anche una diminuizione dell'insight.Ho letto in internet che si chiama cosi' quando c'è poca consapevolezza della malattia.Io razionalmente so di avere una malattia(infatti lo sto scrivendo)pero' mi sento come se non fossi bene in grado di rendermi conto dell'assurdita' dei pensieri che faccio.A cosa è dovuto secondo voi?Ripeto,mentalmente so di soffrire di un disturbo,ma a livello di sensazioni sento che questi pensieri non mi provocano nulla,come se stessi arrivando a considerarli normali!Mi sforzo di guardarli sotto la giusta luce,di esserne spaventata e disgustata,ma sono troppo poco lucida!
E ovviamente ritorna la domanda:puo' essere psicosi?Sopratutto:se soffrissi di psicosi potrei avere un comportamento normale e conforme alla realta'?Lo chiedo perchè io comunque riesco a fare una vita normale,a stare con le mie amiche,a fare le cose che tutti fanno.Infatti gli altri non si accorgono che soffro di disturbi mentali.Al massimo mi vedono timida e chiusa,ma di certo non malata di mente..
Voi cosa ne pensate?
in questi giorn ho notato anche una diminuizione dell'insight.Ho letto in internet che si chiama cosi' quando c'è poca consapevolezza della malattia.Io razionalmente so di avere una malattia(infatti lo sto scrivendo)pero' mi sento come se non fossi bene in grado di rendermi conto dell'assurdita' dei pensieri che faccio.A cosa è dovuto secondo voi?Ripeto,mentalmente so di soffrire di un disturbo,ma a livello di sensazioni sento che questi pensieri non mi provocano nulla,come se stessi arrivando a considerarli normali!Mi sforzo di guardarli sotto la giusta luce,di esserne spaventata e disgustata,ma sono troppo poco lucida!
E ovviamente ritorna la domanda:puo' essere psicosi?Sopratutto:se soffrissi di psicosi potrei avere un comportamento normale e conforme alla realta'?Lo chiedo perchè io comunque riesco a fare una vita normale,a stare con le mie amiche,a fare le cose che tutti fanno.Infatti gli altri non si accorgono che soffro di disturbi mentali.Al massimo mi vedono timida e chiusa,ma di certo non malata di mente..
Voi cosa ne pensate?
[#20]
Gentile ragazza, ne pensiamo che stiamo girando (ossessivamente) intorno al problema. Le domande e i dubbi che continua a esprimere qui rischiano di aggravarlo, perché nuove risposte aprono nuove domande. Da ora in poi, risponderle significherebbe colludere con il suo problema, e contribuire ad alimentarlo.
I suoi dubbi non sono semplicemente dubbi da soddisfare, SONO il problema.
Deve decidere di rivolgersi a un professionista di persona.
Cordiali saluti
I suoi dubbi non sono semplicemente dubbi da soddisfare, SONO il problema.
Deve decidere di rivolgersi a un professionista di persona.
Cordiali saluti
[#21]
"in questi giorn ho notato anche una diminuizione dell'insight"
Una frase priva di senso, direi che non le è utile che Lei peschi dalla rete questi termini per poi utilizzarli come materiale per ossessioni sulla malattia, la diagnosi etc. In questa maniera non ragiona neanche sul loro senso ma semplicemente diventano tramite per altre preoccupazioni.
Una frase priva di senso, direi che non le è utile che Lei peschi dalla rete questi termini per poi utilizzarli come materiale per ossessioni sulla malattia, la diagnosi etc. In questa maniera non ragiona neanche sul loro senso ma semplicemente diventano tramite per altre preoccupazioni.
[#23]
gentile signora,
credo che il suo problema sia stato centrato dai professionisti che ha incontrato; lo stesso si può dire dei colleghi che hanno gentilmente risposto.
Il DOC purtroppo è una patologia in cui il dubbio è il principale protagonista. Capisco benissimo che la sua sofferenza sta proprio nel non essere sicura di quello che sente.
In realtà i sintomi che lei descrive non sono poi così rari e gli specialisti che hanno familiarità a lavorare con soggetti con disturbo ossessivo, sono abituati a problematiche molto simili alla sua.
Mi sento di consigliarle quindi di provare a rivolgersi ad uno specialista che sia però in grado di seguirla con una certa costanza.
credo che il suo problema sia stato centrato dai professionisti che ha incontrato; lo stesso si può dire dei colleghi che hanno gentilmente risposto.
Il DOC purtroppo è una patologia in cui il dubbio è il principale protagonista. Capisco benissimo che la sua sofferenza sta proprio nel non essere sicura di quello che sente.
In realtà i sintomi che lei descrive non sono poi così rari e gli specialisti che hanno familiarità a lavorare con soggetti con disturbo ossessivo, sono abituati a problematiche molto simili alla sua.
Mi sento di consigliarle quindi di provare a rivolgersi ad uno specialista che sia però in grado di seguirla con una certa costanza.
Dr. Gaetano Gioveni
psicologo, specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 18.3k visite dal 01/07/2010.
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