Mobbing?
Buongiorno,
Cerchero' di essere breve e sintetico.
Sono militare e durante una discussione con un mio superiore il quale mi ha dato del bugiardo piu' volte e insinua che mi son fatto rilasciare giorni di malattia dall'ospedale militare (si parla di 40 gg) per una distorsione alla caviglia procuratami durante il servizio.
Non riuscendo a esprimermi e sentendomi inpotente, dato il suo comportamento agressivo e molto accesso (gridava)mi son sentito mancare e mi son seduto,subito dopo perdevo conoscenza per circa 20 sec e con contrazioni degli arti (riportato da lui)all'arrivo del dirigente sanitario della caserma e dopo essermi ripreso urlava TU SEI EPILETTICO NON SEI IDONEO AL SERVIZIO MILITARE DEVI ESSERE CONGEDATO davanti ad altri miei colleghi non le dico come mi son sentito e come tuttora mi sento anche dopo che c'é stato un accertamento da parte del neurochilurgo e che io non sia epilettico ma e' stato dovuto allo stress e al nervosismo dimenticavo di dirle che ci son stati dei precedenti in passatto con lui e degli asti che vanno avanti da anni.
ora le mie domande son due:
-e' da considerarsi mobbing?
-come mi dovrei comportare?son molto combattuto da questa scelta non posso lasciar correre come se tutto non sia successo e son anche che se andro avanti cmq ne paghero' le conseguenze essendo militare e sapendo che poi verro preso ancora di piu' di mira.....
la riangrazio anticipatamente per la la risposta
buona giornata
Cerchero' di essere breve e sintetico.
Sono militare e durante una discussione con un mio superiore il quale mi ha dato del bugiardo piu' volte e insinua che mi son fatto rilasciare giorni di malattia dall'ospedale militare (si parla di 40 gg) per una distorsione alla caviglia procuratami durante il servizio.
Non riuscendo a esprimermi e sentendomi inpotente, dato il suo comportamento agressivo e molto accesso (gridava)mi son sentito mancare e mi son seduto,subito dopo perdevo conoscenza per circa 20 sec e con contrazioni degli arti (riportato da lui)all'arrivo del dirigente sanitario della caserma e dopo essermi ripreso urlava TU SEI EPILETTICO NON SEI IDONEO AL SERVIZIO MILITARE DEVI ESSERE CONGEDATO davanti ad altri miei colleghi non le dico come mi son sentito e come tuttora mi sento anche dopo che c'é stato un accertamento da parte del neurochilurgo e che io non sia epilettico ma e' stato dovuto allo stress e al nervosismo dimenticavo di dirle che ci son stati dei precedenti in passatto con lui e degli asti che vanno avanti da anni.
ora le mie domande son due:
-e' da considerarsi mobbing?
-come mi dovrei comportare?son molto combattuto da questa scelta non posso lasciar correre come se tutto non sia successo e son anche che se andro avanti cmq ne paghero' le conseguenze essendo militare e sapendo che poi verro preso ancora di piu' di mira.....
la riangrazio anticipatamente per la la risposta
buona giornata
[#1]
Gent.le utente,
intanto mi sembra utile citare la definizione di mobbing stabilita dalla Corte di Cassazione:
"comportamento del datore di lavoro (o del superiore gerarchico, del lavoratore a pari livello gerarchico o addirittura subordinato), il quale, con una condotta sistematica e protratta nel tempo e che si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili, pone in essere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica nei confronti del lavoratore nell'ambiente di lavoro. Da ciò può conseguire la mortificazione morale e l'emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del complesso della sua personalità (Corte di Cass., Sentenza n. 3875/09).
Pertanto il reato di mobbing non si configura dopo un singolo episodio e anche se accenna ad attriti con il suo superiore iniziati in precedenza potrebbe essere difficile dimostrare la continuità di tale comportamento.
Inoltre negli ambienti militari credo che la parola di un superiore non sia considerata alla stregua di un subordinato, e condivido con lei che la cosa possa rivelarsi controproducente per lei.
"Non riuscendo a esprimermi e sentendomi impotente"
E' importante che lei si chieda cosa le procurava questa sensazione di impotenza dato che non era stato lei a quantificare i giorni di riposo necessari ma il medico, che potrebbe essere coinvolto in un incontro di chiarimento tra lei e il suo superiore.
In ogni caso se lei ritiene opportuno procedere le consiglio di rivolgersi sia ad un legale che abbia esperienza in casi di mobbing per avere un parere, sia ad uno psicologo per avere una consulenza, anche in questo caso occorre scegliere uno specialista con esperienza specifica in questo campo.
Cordialmente
intanto mi sembra utile citare la definizione di mobbing stabilita dalla Corte di Cassazione:
"comportamento del datore di lavoro (o del superiore gerarchico, del lavoratore a pari livello gerarchico o addirittura subordinato), il quale, con una condotta sistematica e protratta nel tempo e che si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili, pone in essere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica nei confronti del lavoratore nell'ambiente di lavoro. Da ciò può conseguire la mortificazione morale e l'emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del complesso della sua personalità (Corte di Cass., Sentenza n. 3875/09).
Pertanto il reato di mobbing non si configura dopo un singolo episodio e anche se accenna ad attriti con il suo superiore iniziati in precedenza potrebbe essere difficile dimostrare la continuità di tale comportamento.
Inoltre negli ambienti militari credo che la parola di un superiore non sia considerata alla stregua di un subordinato, e condivido con lei che la cosa possa rivelarsi controproducente per lei.
"Non riuscendo a esprimermi e sentendomi impotente"
E' importante che lei si chieda cosa le procurava questa sensazione di impotenza dato che non era stato lei a quantificare i giorni di riposo necessari ma il medico, che potrebbe essere coinvolto in un incontro di chiarimento tra lei e il suo superiore.
In ogni caso se lei ritiene opportuno procedere le consiglio di rivolgersi sia ad un legale che abbia esperienza in casi di mobbing per avere un parere, sia ad uno psicologo per avere una consulenza, anche in questo caso occorre scegliere uno specialista con esperienza specifica in questo campo.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Grazie della pronta risposta,
Mi sentivo impotente perche' sapevo di aver ragione e sapevo che cmq lui si era fatto quell'idea e quindi cmq ci sarebbero state ripercussioni sul lavoro e cmq mi si veniva affibiata l'etichetta di fannulone quando ho sempre dato il massimo in tutto.
Faccio questo lavoro perche' ci credo e non perche' non avessi lavoro a casa e tutto cio' parlo di queste situazioni, di questo accanimento verso di me e non sono solo io che dico che c'e' un accanimento verso di me mi fa stare male perche' in cuor mio non riesco e' capire cosa io debba fare per essere considerato, se pur quando sono dalla parte della ragione mi si viene dato del bugiardo e dell'approffitatore per saltare servizi e inpegni lavorativi.
buonagiornata
Mi sentivo impotente perche' sapevo di aver ragione e sapevo che cmq lui si era fatto quell'idea e quindi cmq ci sarebbero state ripercussioni sul lavoro e cmq mi si veniva affibiata l'etichetta di fannulone quando ho sempre dato il massimo in tutto.
Faccio questo lavoro perche' ci credo e non perche' non avessi lavoro a casa e tutto cio' parlo di queste situazioni, di questo accanimento verso di me e non sono solo io che dico che c'e' un accanimento verso di me mi fa stare male perche' in cuor mio non riesco e' capire cosa io debba fare per essere considerato, se pur quando sono dalla parte della ragione mi si viene dato del bugiardo e dell'approffitatore per saltare servizi e inpegni lavorativi.
buonagiornata
[#3]
Mi sembra di capire che lei abbia paura di eventuali ripercussioni sul suo lavoro ma che non siano ancora verificate, se così quindi verrebbe meno la continuità del comportamento vessatorio nei suoi confronti e quindi non possiamo parlare di mobbing.
Non escluda a priori la possibilità che questo episodio sia una parentesi si è conclusa e che non necessariamente debba avere repliche in futuro.
In questi casi l'assertività, ossia la capacità di avere un atteggiamento positivo verso sé stesso e verso gli altri e di riconoscere, rispettare ed esprimere i propri bisogni nel rispetto di quelli altrui; può essere una risorsa a suo favore.
Cordialmente
Non escluda a priori la possibilità che questo episodio sia una parentesi si è conclusa e che non necessariamente debba avere repliche in futuro.
In questi casi l'assertività, ossia la capacità di avere un atteggiamento positivo verso sé stesso e verso gli altri e di riconoscere, rispettare ed esprimere i propri bisogni nel rispetto di quelli altrui; può essere una risorsa a suo favore.
Cordialmente
[#4]
Gentile Utente,
concordo pienamente con la collega che le ha dato una risposta completa e esaustiva.
Mi permetto semplicemente di aggiungere che il reato di mobbing, nonostante oggi sia alla ribalta delle cronache, è molto difficile da individuare e soprattutto porta la vittima a sentimenti di inadeguatezza, depressione, ansia e isolamento che si protaggono nel tempo. Nella fase finale si arriva all'esclusione dal lavoro, che molto spesso, pensi bene, avviene per scelta della vittima stessa.
Valuti bene quindi se il problema per cui lei ha chiesto un consulto non sia invece ascrivibile a difficoltà relazionali e comunicative, che sono anche più probabili in un ambiente di lavoro così particoler come il suo.
Saluti
concordo pienamente con la collega che le ha dato una risposta completa e esaustiva.
Mi permetto semplicemente di aggiungere che il reato di mobbing, nonostante oggi sia alla ribalta delle cronache, è molto difficile da individuare e soprattutto porta la vittima a sentimenti di inadeguatezza, depressione, ansia e isolamento che si protaggono nel tempo. Nella fase finale si arriva all'esclusione dal lavoro, che molto spesso, pensi bene, avviene per scelta della vittima stessa.
Valuti bene quindi se il problema per cui lei ha chiesto un consulto non sia invece ascrivibile a difficoltà relazionali e comunicative, che sono anche più probabili in un ambiente di lavoro così particoler come il suo.
Saluti
Dr.ssa Maddalena Mancioli
www.studiopsicologiamancioli.com
[#5]
>>> -e' da considerarsi mobbing?
>>>
Gentile utente, al di là delle etichette, credo sarebbe importante soffermarsi a riflettere sull'accaduto. Lei è un militare volontario, se non capisco male, quindi di carriera. Ma nella vita militare, ricevere "cazziatoni" è cosa da tutti i giorni, lei lo sa bene. E la cosa importante da ricordare, è che si possono ricevere sia a ragione, sia a torto, e a entrambi si deve essere capaci di resistere senza crollare. Altrimenti, varrebbe la pena chiedersi: "È questa la vita che voglio per me?"
Lei dice di fare il suo lavoro con passione, e io le credo. E quindi, proprio per questo, se intende continuare, dovrebbe lavorare non per dimostrare di essere stato mobbizzato, ma per imparare a essere più resiliente. Altrimenti, il prossimo superiore un po' rude che incontrerà, la farà ripiombare nella stessa situazione di scoramento.
Le dico tutto questo da ex militare.
Cordiali saluti
>>>
Gentile utente, al di là delle etichette, credo sarebbe importante soffermarsi a riflettere sull'accaduto. Lei è un militare volontario, se non capisco male, quindi di carriera. Ma nella vita militare, ricevere "cazziatoni" è cosa da tutti i giorni, lei lo sa bene. E la cosa importante da ricordare, è che si possono ricevere sia a ragione, sia a torto, e a entrambi si deve essere capaci di resistere senza crollare. Altrimenti, varrebbe la pena chiedersi: "È questa la vita che voglio per me?"
Lei dice di fare il suo lavoro con passione, e io le credo. E quindi, proprio per questo, se intende continuare, dovrebbe lavorare non per dimostrare di essere stato mobbizzato, ma per imparare a essere più resiliente. Altrimenti, il prossimo superiore un po' rude che incontrerà, la farà ripiombare nella stessa situazione di scoramento.
Le dico tutto questo da ex militare.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Utente
grazie delle vostre risposte,
nella mia vita militare di cazziatoni ne ho ricevuto mille alcuni meritati e altri un po' meno ma mai mi e' stato dato del bugiardo e del fannullone....io ho solo pensato alla salute e ripeto non ho chiesto io i giorni di malattia ma bensi' mi son stati dati da dottori e farmi rovinare il mio nome dopo tutti i sacrifici che ho fatto non ci sto....e' questo che mi fa stare male e non e' la prima volta che mi tratta a pesci in faccia poi perche'?? perche'ho dei problemi fisici che tra l'altro mi son procurato lavorando????
scusate del mio sfogo....
nella mia vita militare di cazziatoni ne ho ricevuto mille alcuni meritati e altri un po' meno ma mai mi e' stato dato del bugiardo e del fannullone....io ho solo pensato alla salute e ripeto non ho chiesto io i giorni di malattia ma bensi' mi son stati dati da dottori e farmi rovinare il mio nome dopo tutti i sacrifici che ho fatto non ci sto....e' questo che mi fa stare male e non e' la prima volta che mi tratta a pesci in faccia poi perche'?? perche'ho dei problemi fisici che tra l'altro mi son procurato lavorando????
scusate del mio sfogo....
[#7]
Gentile utente, se di cazziatoni ne ha ricevuti a migliaia, se lei sa che questo era immeritato, e se la cosa si esaurita lì, ovvero se quel superiore non ha iniziato alcun provvedimento disciplinare nei suoi confronti, credo che non abbia motivo di preoccuparsi. Ha sbagliato lui a giudicarla male.
Potrebbe consigliarsi con altri suoi colleghi con più esperienza, che magari conoscono meglio la persona in questione, per capire meglio se fa così con tutti o solo con lei. Se nemmeno questo le darà soddisfazione, potrà sempre parlarne con uno psicologo di persona.
La mia impressione è che lei sia particolarmente sensibile ai cazziatoni immeritati, ma potrei sbagliarmi dato che non la conosco.
Cordiali saluti
Potrebbe consigliarsi con altri suoi colleghi con più esperienza, che magari conoscono meglio la persona in questione, per capire meglio se fa così con tutti o solo con lei. Se nemmeno questo le darà soddisfazione, potrà sempre parlarne con uno psicologo di persona.
La mia impressione è che lei sia particolarmente sensibile ai cazziatoni immeritati, ma potrei sbagliarmi dato che non la conosco.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.4k visite dal 30/06/2010.
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