O fondamentalmente dalla depressione non si guarisce mai

Gentili dottori,
il mio fidanzato è in terapia da diversi anni (almeno 7) presso uno psichiatra....premetto che ha avuto due lutti importanti (prima il migliore amico e poi la madre a distanza di due anni) ma che andava dal medico ancor prima di questi eventi. E'stato curato con antidepressivi (SSRI) ma ultimamente non stava assumendo alcun farmaco, finchè l'ingresso nel mondo lavorativo dopo la laurea non gli ha causato nuovi episodi depressivi; attualmente prende lo xanax. Lui dice che ha bisogno dell'aiuto del medico, e io ovviamente gli credo. Mi chiedo però se sia normale che dopo tutti questi anni lui abbia ancora delle ricadute anche importanti, in parole povere....è possibile che non sia stato trattato nel modo giusto? o fondamentalmente dalla depressione non si guarisce mai? io non so se lo aiuto nel modo giusto, mi sembra che qualsiasi cosa dica o faccia non sortisca effetto, e questo ovviamente causa malessere anche a me perché mi sento del tutto impotente davanti a questa malattia.
Grazie,
saluti
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Dr.ssa Maddalena Mancioli Psicologo, Psicoterapeuta 39 4
Gentile Utente,
il suo ragazzo è in cura farmacologica presso uno Psichiatra da diversi anni ma ha mai provato ad effetuare una Psicoterapia?
Di solito (ma ovviamente dipende dalla scelta del professionista)il medico Psichiatra, anche se Psicoterapeuta se con un paziente si occupa dei farmaci, non effettua una Psicoterapia. In questo caso, sebbene la terapia medicinale sia importantissima per la stabilizzazione dell'umore e il superamento di una fase critica, sarebbe utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta in modo che il problema venga gestito nella sua globalità. Il suo ragazzo avrebbe così modo di effettuare un percorso di crescita personale e autoconoscenza che gli possa far scoprire modi alternativi di costruire la realtà e le esperienze, al posto di quelli utilizzati fino ad adesso che lo hanno portato ad una storia di sintomi depressivi ricorrenti.

Saluti

Dr.ssa Maddalena Mancioli
www.studiopsicologiamancioli.com

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Utente
Utente
No, non si è mai rivolto ad uno psicoterapeuta....io so che parla abbastanza con il suo medico, ma non so che tipo di discorsi facciano, perché lui non mi racconta niente delle visite e quando io chiedo rimane sempre molto evasivo....posso provare a consigliargli di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ma sinceramente non sono molto ottimista, sia perché sono anni che va dallo stesso medico e non so se ha il "coraggio" di cambiare, sia perché, in modo decisamente prevenuto a parer mio, non si fida di figure professionali diverse da quella del medico....
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Dr.ssa Maddalena Mancioli Psicologo, Psicoterapeuta 39 4
Il parlare, anche con un medico specialista è ben diverso dal fare una Psicoterapia. Come le dicevo se lo Psichitra lo segue farmacologicamente, probabilmente si occuperà della sfera medica e sintomatica aggiustando e valutando la terapia farmacologica ma non andando ad indagare con lui la propria sfera interiore, i propri limiti e le proprie risorse al fine di migliorare il proprio benessere interiore e di riacquisire autonomia nel fronteggiare le situazioni difficili.
In realtà non si tratterebbe di cambiare professionista ma semplicemente di affiancarlo per una lavoro di "equipe", in modo che figure professionali diverse possano interagire costruttivamente, ognuno secondo le proprie competenze nell'interesse del suo ragazzo.
Per quanto riguarda il pregiudizio su figure diverse da quello del medico, le posso dire che la professione di psicoterapeuta è regolamentata da un apposito ordine professionale: posso ottenere l'abilitazione all'esercizio della professione SOLO i laureati in Medicina e Psicologia che abbiano conseguito la rispettiva abilitazione alla professione e abbiano continuato la loro formazione presso scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR.
Naturalmente, affinchè un percorso psicoterapeutico sia efficace, è necessaria la volontà del paziente ad intraprenderlo...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, da ciò che dice, il suo ragazzo potrebbe non soffrire solo di depressione, ma anche di altro. Lo Xanax è un ansiolitico - che oltretutto non dovrebbe essere preso per lunghi periodi.

Il fatto che dopo 7 anni ancora senta il bisogno di andare dallo psichiatra, potrebbe indicare due cose: o che soffre di un disturbo che non può essere risolto in tempi rapidi, oppure che per lui è più importante avere una figura di riferimento dalla quale dipendere, piuttosto che superare il problema.

È possibile che senza una psicoterapia vera e propria non riesca a fare progressi, e comunque dalla depressione certo che si può uscire. Tutto sta, come dicevo, a vedere se si tratta solo di quello.

Se il suo ragazzo non si fida degli psicologi/psicoterapeuti, potrebbe fargli fare una nuova valutazione del disturbo da un altro psichiatra. Se poi fosse quest'ultimo a suggerirgli una psicoterapia, potrebbe accettarla più di buon grado.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le vostre risposte.
Dott.Santonocito, secondo me fondamentalmente per lui è più importante avere una figura importante da cui dipendere. Lo xanax lo prende perché da quando ha iniziato a lavorare è sempre in preda all'ansia, si sente inadeguato e dice che non è capace di fare ciò che gli viene chiesto e che anche quel poco che dice di saper fare non gli riesce perché, quando è sotto pressione, si blocca, e a quel punto, siano pure le 9 del mattino, non fa davvero più nulla. Ora capite che, se può essere normale che in un primo periodo ci si senta sotto pressione e gravati di nuove responsabilità, non è forse normale che dopo quasi 2 anni la situazione a lavoro sia ancora questa. Io gli ho detto che se dovesse decidere di cercare un altro lavoro nessuno lo biasimerebbe...ma secondo me il problema non è "questo" lavoro...ma qualsiasi lavoro lui decida di fare...Per tutti questi motivi io dubito del suo medico.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Come le dicevo, ottenere un secondo parere da un diverso professionista potrebbe aiutare a capire.

Cordiali saluti