Paura di prendere decisioni
Salve, sono una ragazza di 29 anni, sposata da due e con un problema che ha sempre caratterizzato la mia vita: ho paura dei cambiamenti e quindi non riesco mai a prendere decisioni in modo sereno. Ho cominciato ad avere questo problema quando dovevo scegliere l'indirizzo di studi da frequentare. Alla fine visto che ero brava in lettere ho frequentato il liceo classico perchè mi son fatta consigliare dalla mia professoressa. Col senno di poi credo di aver preso la decisione sbagliata perchè questa scelta mi ha portato all'università e mi sono laureata in scienze dell'Educazione pur sapendo che nella mia città non avrei trovato lavoro. Comunque mi sono impegnata e ho ottenuto il massimo dei voti. Dopo la laurea e dopo 11 anni di fidanzamento ho finalmente preso la decisione di sposarmi (devo dire che è stata una delle decisioni più facili della mia vita perchè sono sicura dell'amore che ci lega e il fatto che siamo stati fidanzati tutti questi anni non è dipeso da me ma da altre situazioni come la mancanza di lavoro e della casa). Da quando sono sposata però è emerso un altro triplice problema: non lavoro, non guido e ho paura di diventare madre. Ho preso senza problemi la patente non tanto per necessità ma per far compagnia a mia cugina. Infatti io mi spostavo con i mezzi pubblici ma mi son detta in futuro mi può servire. Ho sempre avuto paura di guidare e non ho mai fatto nulla per migliorarmi perchè potevo supplire a questo mio handicap. Quando mi sono sposata però mi sono trasferita in un paese dove non ci sono mezzi pubblici e mi son detta che la necessità mi avrebbe portato ad affrontare e vincere la paura di guidare ma così non è stato. Per 9 mesi ho svolto un lavoretto al municipio e potevo andarci a piedi. Avevo trovato un pò di fiducia in me ma poi è finito e sono ripiombata nella solitudine di casa mia adagiandomi in questa situazione e accentandola. La verità è che io per star "bene" devo crearmi un equilibrio stabile. Basta che si verifichi un cambiamento o è necessario che questo si verifichi che io entro in crisi. Da un anno mio marito mi chiede di mettere su famiglia. Il suo desiderio di paternità è più che legittimo dal momento che son passati due anni di matrimonio. Io non è che non lo voglia un bambino, anzi...ma penso che se non supero questo problema della guida poi con un bambino sarà impossibile perchè poi avrò anche la responsabilità di un'altra vita. Penso che una madre che non guida non possa accompagnare il bambino a scuola o in palestra e l'idea di dare ad altri questo compito mi infastidisce. Sta di fatto che da un lato lavoro su me stessa e cerco di convincermi ma dall'altro non faccio nulla e lascio correre perchè ho paura di affrontare le cose. Mio marito devo dire non mi aiuta perchè pensa che io dovrei rinunciare a guidare in quanto dice che non son portata alla guida, sono troppo distratta e farei meglio ad ammettere a me stessa che non sono perfetta. Ho bisogno dello psicologo?
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>>> Ho bisogno dello psicologo?
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Gentile signora, questo solo lei può dirlo. Lei dice "sto lavorando su me stessa", ma se farlo da sola le costa fatica e non produce risultati, l'aiuto professionale può rivelarsi decisivo. Ma dev'essere lei a prendere questa decisione.
Dal suo racconto appare che le cose delle quali è già fortemente sicura, come dell'amore che l'ha portata a sposarsi, non sono un problema. Lo sono tutte le altre, perché la sua ansia è maggiore rispetto all'interesse o all'importanza che esse hanno per lei.
Cordiali saluti
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Gentile signora, questo solo lei può dirlo. Lei dice "sto lavorando su me stessa", ma se farlo da sola le costa fatica e non produce risultati, l'aiuto professionale può rivelarsi decisivo. Ma dev'essere lei a prendere questa decisione.
Dal suo racconto appare che le cose delle quali è già fortemente sicura, come dell'amore che l'ha portata a sposarsi, non sono un problema. Lo sono tutte le altre, perché la sua ansia è maggiore rispetto all'interesse o all'importanza che esse hanno per lei.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gentile Signora,
credo che lei abbia bisogno dello psicoterapeuta, che possa lavorare per e con lei, al fine di rinforzare il suo apparato psichico. Sono certa, che una volta trovato il professionista consono alle sua necessità, trarrà grande giovamento da una psicotarapia, in termini personali e familiari.
Auguri.
www.valeriarandone.it
credo che lei abbia bisogno dello psicoterapeuta, che possa lavorare per e con lei, al fine di rinforzare il suo apparato psichico. Sono certa, che una volta trovato il professionista consono alle sua necessità, trarrà grande giovamento da una psicotarapia, in termini personali e familiari.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 28/06/2010.
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