Test depressione

Buongiorno, cortesemente desidero sapere se ci sono test specifici per stabilire quale tipo di depressione può affliggere una persona, in caso affermativo a chi posso rivolgermi e quali centri o meno eseguono tali test. Ringraziando per la cortese attenzione si porgono Distinti Saluti.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza ogni test deve essere accompagnato da una valutazione clinica senza la quale non avrebbe un grande valore. Lasci che sia il clinico (psicoterapeuta o psichiatra) a stabilire di che depressione si tratti ed eventualmente sarà lui a sentire l'esigenza di approfondire o meno con qualche test per stabilirne, sotto l'aspetto quantitativo, la gravità o meno.

Può tranquillamente rivolgersi presso la Asl.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.na,
capisco che possa essere rassicurante avere una valutazione diagnostica ma questo è un approccio che relega la persona in una posizione di sudditanza e di passività nei confronti dello specialista.
I tests psicodiagnostici non sono necessari a priori,se bastasse dire ad una persona che si tratta di una depressione lieve per ottenere un cambiamento, sarebbe come non riconoscere quella persona come degna di considerazione, perché quello che conta è il risultato del test.
Purtroppo conoscendo la situazione delle Asl della sua zona di residenza non mi sento di consigliarla come prima alternativa.
Ho letto le sue precedenti richieste di consulto ma non è chiaro se l'ultima ha qualche relazione con le precedenti, in ogni caso un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta le consentirebbe di approfondire la sua richiesta ed individuale le modalità terapeutiche più aderenti alle sue esigenze.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Gentilissimi dottori, vi ringrazio per la celerità nelle risposte, ho posto il quesito di cui sopra in relazione allo stato ansioso-depressivo che accompagna mia madre da circa quindici mesi. Inizialmente è stata seguita da un neurologo della Asl, non ottenendo enormi risultati con la cura assegnata attualmente viene seguita da uno psichiatra privatamente. Inizialmente le sono stati prescritti solo ansiolitici ma con il passare dei giorni constatando un umore sempre più ballerino e tendente alla tristezza le è stato associato un antidepressivo a dosaggi minimi, da circa due mesi. Il suo umore sembra lievemente migliorato, negli ultimi mesi accusava insonnia, apatia, stanchezza e crisi di pianto, quest'ultime sono scomparse. Attualmente presenta sonnolenza e stanchezza fisica che la porta a riposarsi spesso durante la giornata mentre la notte, nonostante assuma un induttore del sonno a basso dosaggio, non prende sonno facilmente e tende a dormire durante le prime ore del mattino. Mi chiedo se sia il caso che venga affiancata anche da uno psicologo, inoltre da figlia preoccupata mi domando se la cura stia dando i suoi frutti o ci sia ancora tanto da lavorare e pazientare. Grazie di nuovo per l'attenzione. Distinti Saluti.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, il problema è quindi quello di una eventuale rivalutazione della terapia che sta effettuando
Ma questa deve essere rivista dallo psichiatra che la segue, oppure da un altro.
Sicuramente l'associazione con una psicoterapia può essere sicuramente utile.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Considerando il miglioramento della sintomatologia e l'alterazione del ciclo sonno-veglia sarebbe opportuno parlarne con lo psichiatra in modo che possa valutare eventuali modifiche della terapia farmacologica.
L'integrazione con una psicoterapia si rende necessaria per
dare a sua madre l'opportunità di attivare un processo di cambiamento attraverso una relazione terapeutica.
La invito a leggere l'articolo
"Perché iniziare una psicoterapia?"
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Concludo sottolineando che l'obiettivo dovrebbe essere quello di responsabilizzare sua madre a rivolgersi ad uno specialista non per ricevere soluzioni/ consigli ma per iniziare a mettersi in discussione, in psicoterapia il coinvolgimento attivo della persona è fondamentale.
La relazione terapeuta è uno spazio protetto nel quale poter condividere la propria sofferenza per trovare nuove chiavi di lettura e individuare le risorse personali.
Cordialmente