Indifferenza umana
ciao amici medici, perchè noi esseri umani sia i cattivi che i meno cattivi, quando parli ad essi di un tuo problema ti rispondono "cè gente peggio" oppure "io che ci posso fare" facendoti così smettere di confidarti con loro, mentre anche giorni dopo questa stessa persona che non ti ha ascoltato viene vicino a te ponendoti anche un problema meno grave del tuo pretendendo di essere ascoltate?
1) cosa scatta nelle nostre menti, quando una persona ci parla di un suo problema e noi per non ascoltarla ci diamo risposte indifferenti come quelle citate prima da me?
2)cosa scatta nelle nostre menti, quando giorni dopo andiamo dalla stessa persona che non abbiamo ascoltato, pretendendo che ascolti un nostro problema meno grave del suo?
rispondete vi prego
1) cosa scatta nelle nostre menti, quando una persona ci parla di un suo problema e noi per non ascoltarla ci diamo risposte indifferenti come quelle citate prima da me?
2)cosa scatta nelle nostre menti, quando giorni dopo andiamo dalla stessa persona che non abbiamo ascoltato, pretendendo che ascolti un nostro problema meno grave del suo?
rispondete vi prego
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, giusto un paio di considerazioni "sparse" in merito alle sue domande:
- qualificare gli altri come "cattivi" o "meno cattivi" potrebbe indicare che lei ha avuto esperienze interpersonali che l'hanno profondamente deluso, e ne ha ricavato l'idea che l'essere umano è fondamentalmente malvagio, o perlomeno indifferente agli altri. In genere, la "delusione" deriva da una precedente "illusione", ovvero da un punto di vista non realistico, magari del tipo "bianco o nero". Questo modo di pensare, anche se semplifica il nostro modo di vedere il mondo, in genere si paga, in termini di flessibilità e possibilità di adattare il nostro punto di vista alla complessità delle situazioni
- i problemi, le questioni che ci attanagliano, le nostre difficoltà, tranne in casi estremi (e a volte neppure in quelli), sono "fatti" molto complessi: la loro gravità dipende da molti fattori
- tra i fattori cui accennavo non vanno trascurati il significato particolare che rivestono per ognuno di noi (ad esempio, un insuccesso scolastico può essere vissuto come una catastrofe da alcuni o come un fatto di poca importanza da altri), la nostra capacità di rialzarci dopo una caduta, il supporto che percepiamo dagli altri, l'importanza che diamo alle parole delle persone, il nostro ruolo nel complicare i problemi con i nostri tentativi di risolverli
- per questi motivi, il modo in cui valutiamo e percepiamo la gravità dei problemi varia enormemente da persona a persona; in genere, è più facile ingigantire le proprie difficoltà e minimizzare quelle degli altri, perchè le conseguenze temute per noi sono di solito peggiori di quelle che (a volte con maggiore lucidità) riusciamo a vedere per gli altri.
Cordialmente
- qualificare gli altri come "cattivi" o "meno cattivi" potrebbe indicare che lei ha avuto esperienze interpersonali che l'hanno profondamente deluso, e ne ha ricavato l'idea che l'essere umano è fondamentalmente malvagio, o perlomeno indifferente agli altri. In genere, la "delusione" deriva da una precedente "illusione", ovvero da un punto di vista non realistico, magari del tipo "bianco o nero". Questo modo di pensare, anche se semplifica il nostro modo di vedere il mondo, in genere si paga, in termini di flessibilità e possibilità di adattare il nostro punto di vista alla complessità delle situazioni
- i problemi, le questioni che ci attanagliano, le nostre difficoltà, tranne in casi estremi (e a volte neppure in quelli), sono "fatti" molto complessi: la loro gravità dipende da molti fattori
- tra i fattori cui accennavo non vanno trascurati il significato particolare che rivestono per ognuno di noi (ad esempio, un insuccesso scolastico può essere vissuto come una catastrofe da alcuni o come un fatto di poca importanza da altri), la nostra capacità di rialzarci dopo una caduta, il supporto che percepiamo dagli altri, l'importanza che diamo alle parole delle persone, il nostro ruolo nel complicare i problemi con i nostri tentativi di risolverli
- per questi motivi, il modo in cui valutiamo e percepiamo la gravità dei problemi varia enormemente da persona a persona; in genere, è più facile ingigantire le proprie difficoltà e minimizzare quelle degli altri, perchè le conseguenze temute per noi sono di solito peggiori di quelle che (a volte con maggiore lucidità) riusciamo a vedere per gli altri.
Cordialmente
[#4]
Utente
espongo questo quesito online, perchè se non espongo il questito ad uno psicologo che capisce la psicologia umana a chi chiedo conferme sulle mie osservazioni della psiche umana? ultima cosa, riguardo alla mia domanda, a detto che non preferisce fare generalizzazioni, provi a parlare di un suo problema a 5 persone e vedrà che 3/5 reagirà come le ho detto io e non la ascolterà,
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
ne personale ne professionale, diciamo che osservando i comportamenti di alcune persone e confrontandoli con quelli altrui, sto imparando a vedere come ragiona la mente umana, e devo dire che su alcune cose, come il questito della mia domanda ragionano tutte allo stesso modo. è un pò mi sta appassionando conoscere la complessa e malsana psiche umana.
saluti
saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.3k visite dal 26/06/2010.
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