Freddo e ansia
Gentile staff di Medicitalia,
sono un ragazzo di 26 anni, da quanto dicono le analisi del sangue (fatte a Marzo), tutto è perfetto, tiroide compresa. Sono inoltre donatore AVIS, quindi costantemente sotto controllo. Ho fatto recenttemente una visita preoperatoria (per una tonsillectomia), e anche lì pare che tutto sia ok, perlomeno fisicamente.
Ho però alcuni problemi che non ho veramente idea a cosa collegarli: ho quasi sempre freddo, o meglio, brividi di freddo. Non sempre anche mani e piedi sono freddi, ma i brividi rimangono. Ieri sera, 24 giugno con almeno 20 gradi, mi sembrava di ibernare. Tremavo nel letto nonostante fossi vestito e coperto abbondantemente, ma fisicamente stavo bene. Non avevo mal di testa, nausea o altri sintomi, ma solo freddo e agitazione. Questo mi capita abbastanza spesso e non è ricollegabile ad alimentazione, sono sempre abbastanza corretto. Faccio però pressochè niente attività fisica. Sono una persona molto ansiosa, (ero seguito fino a un po’ di tempo fa da uno psicologo). Pensate che questo costante freddo sia legato all’ansia/stress/agitazione? E’ il caso di fare altri esami del sangue? Ogni volta questo stato fisico nasce a seguito di miei pensieri o paranoie mentali, difficilmente si manifesta improvvisamente. Altre volte mi capita di svegliarmi nel cuore della notte e tremare, la cosa comincia davvero a spaventarmi. Sono sempre in allerta per paura che possa ricapitarmi, la sera sta diventando un’impresa addormentarmi e quel poco che dormo, dormo male (questo già da un bel pezzo…). Di giorno sono perennemente stanco e svogliato, lavoro da anni come impiegato davanti a un computer 10 ore al giorno.
Chiedo una vostra opinione, o perlomeno un suggerimento a chi rivolgermi. Qualunque consiglio sarà ben accetto.
Grazie davvero.
sono un ragazzo di 26 anni, da quanto dicono le analisi del sangue (fatte a Marzo), tutto è perfetto, tiroide compresa. Sono inoltre donatore AVIS, quindi costantemente sotto controllo. Ho fatto recenttemente una visita preoperatoria (per una tonsillectomia), e anche lì pare che tutto sia ok, perlomeno fisicamente.
Ho però alcuni problemi che non ho veramente idea a cosa collegarli: ho quasi sempre freddo, o meglio, brividi di freddo. Non sempre anche mani e piedi sono freddi, ma i brividi rimangono. Ieri sera, 24 giugno con almeno 20 gradi, mi sembrava di ibernare. Tremavo nel letto nonostante fossi vestito e coperto abbondantemente, ma fisicamente stavo bene. Non avevo mal di testa, nausea o altri sintomi, ma solo freddo e agitazione. Questo mi capita abbastanza spesso e non è ricollegabile ad alimentazione, sono sempre abbastanza corretto. Faccio però pressochè niente attività fisica. Sono una persona molto ansiosa, (ero seguito fino a un po’ di tempo fa da uno psicologo). Pensate che questo costante freddo sia legato all’ansia/stress/agitazione? E’ il caso di fare altri esami del sangue? Ogni volta questo stato fisico nasce a seguito di miei pensieri o paranoie mentali, difficilmente si manifesta improvvisamente. Altre volte mi capita di svegliarmi nel cuore della notte e tremare, la cosa comincia davvero a spaventarmi. Sono sempre in allerta per paura che possa ricapitarmi, la sera sta diventando un’impresa addormentarmi e quel poco che dormo, dormo male (questo già da un bel pezzo…). Di giorno sono perennemente stanco e svogliato, lavoro da anni come impiegato davanti a un computer 10 ore al giorno.
Chiedo una vostra opinione, o perlomeno un suggerimento a chi rivolgermi. Qualunque consiglio sarà ben accetto.
Grazie davvero.
[#1]
Gentile Utente,
ben ritrovato.
La prima domanda è: come mai ora non è più seguito da uno psicologo?
E la seconda: è seguito da uno psichiatra?
Le faccio queste domande perchè essendo Lei una persona molto ansiosa, da come si evince leggendo i precedenti consulti, ed avendo quindi bisogno probabilmente del doppio intervento psicologico-psichiatrico, se in questa fase non sta curando efficacemente l'ansia come possiamo escludere che questa sia la causa delle Sue reazioni fisiche?
ben ritrovato.
La prima domanda è: come mai ora non è più seguito da uno psicologo?
E la seconda: è seguito da uno psichiatra?
Le faccio queste domande perchè essendo Lei una persona molto ansiosa, da come si evince leggendo i precedenti consulti, ed avendo quindi bisogno probabilmente del doppio intervento psicologico-psichiatrico, se in questa fase non sta curando efficacemente l'ansia come possiamo escludere che questa sia la causa delle Sue reazioni fisiche?
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentila ragazzo, si presume che le analisi siano state prescritte dal medico e che dopo ci sia stato un colloquio con quest'ultimo per discutere della sua condizione fisica.
se sono state escluse cause organiche questa sua affermazione sembra piuttosto significativa
(..)Ogni volta questo stato fisico nasce a seguito di miei pensieri o paranoie mentali, difficilmente si manifesta improvvisamente (..)
sembra quindi che possa trattarsi di una reazione a pensieri negativi che le creano particolare ansia confermando, sotto certi aspetti, l'ipotesi ansiosa.
ne parli con uno psicologo.
saluti
se sono state escluse cause organiche questa sua affermazione sembra piuttosto significativa
(..)Ogni volta questo stato fisico nasce a seguito di miei pensieri o paranoie mentali, difficilmente si manifesta improvvisamente (..)
sembra quindi che possa trattarsi di una reazione a pensieri negativi che le creano particolare ansia confermando, sotto certi aspetti, l'ipotesi ansiosa.
ne parli con uno psicologo.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gentile Ragazzo,
il suo corpo parla per lei, va però ascoltato e decodificato, affinchè i disturbi neuro-vegetativi, di cui lei soffre possano essere sostituiti da un linguaggio nuovo, fatto di capacità introspettiva ed un nuovo e più funzionale dialogo tra psiche e soma.
Per fare questo è indispensabile effettuare una psicoterapia , supportata da un supporto farmacologico.
Auguri.
ww.valeriarandone.it
il suo corpo parla per lei, va però ascoltato e decodificato, affinchè i disturbi neuro-vegetativi, di cui lei soffre possano essere sostituiti da un linguaggio nuovo, fatto di capacità introspettiva ed un nuovo e più funzionale dialogo tra psiche e soma.
Per fare questo è indispensabile effettuare una psicoterapia , supportata da un supporto farmacologico.
Auguri.
ww.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile Ragazzo,
il suo corpo parla per lei, va però ascoltato e decodificato, affinchè i disturbi neuro-vegetativi, di cui lei soffre possano essere sostituiti da un linguaggio nuovo, fatto di capacità introspettiva ed un nuovo e più funzionale dialogo tra psiche e soma.
Per fare questo è indispensabile effettuare una psicoterapia , supportata da un supporto farmacologico.
Auguri.
ww.valeriarandone.it
il suo corpo parla per lei, va però ascoltato e decodificato, affinchè i disturbi neuro-vegetativi, di cui lei soffre possano essere sostituiti da un linguaggio nuovo, fatto di capacità introspettiva ed un nuovo e più funzionale dialogo tra psiche e soma.
Per fare questo è indispensabile effettuare una psicoterapia , supportata da un supporto farmacologico.
Auguri.
ww.valeriarandone.it
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
Indipendentemente dal freddo sarebbe opportuno che lei riprendesse un supporto psicologico, poichè certi sintomi da lei descritti fanno pensare alla necessità di questo. specialmente la quastione dell'ansia e delle paranoie.
questo però non dovrebbe escludere un approfondimento medico diagnostico per il quale dovrebbe chiedere al suo medico curante.
questo però non dovrebbe escludere un approfondimento medico diagnostico per il quale dovrebbe chiedere al suo medico curante.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 84.7k visite dal 25/06/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.