Relazione di coppia

Buongiorno a tutti...
Volevo chiedere un consulto su una cosa che sto vivendo .. e che mi fa ammattire o meglio cercare una soluzione mi fa ammattire...
Dunque un mesetto fa una mia collega fidanzata premetto che lei è venuta in italia a 18anni per lui ed è per questo che è diffidente negli uomini ,(convive) ma in rotta e molto in crisi con il suo ragazzo mi ha detto che le sarebbe piaciuto conoscermi meglio ... allora abbiamo iniziato a uscire in compagnia per poi a fine serata stare soli piano piano è scoppiata l attrazione tra noi baci carezze sembriamo proprio una coppia ieri è uscito il discorso che entrambi vogliamo fare l amore insieme... ma che per ora non è possibile... io cmq continuo a chiederle di lasciarlo ma non per stare con me ma perchè la vedo infelice vedo che ne soffre... ieri subito detto che voleva fare l amore.. mi ha detto io non voglio che tu ti prenda e ne soffra... e cosi io ... ma ormai sembriamo davvero una coppia e insieme sta benissimo lei mi dice non so cosa provo però mi piaci tantissimo... io so che è confusa e so che ha bisogno di tempo infatti non insisto e lascio i suoi spazi però sentirsi dire magari non è giusto dopo una particolare carezza oppure sentire un rifiuto quando gli chiedi di uscire da soli fa un pò male ma tutto il resto compensa in felicità... che fare='? grazie mille per il tempo dedicatomi buona giornata
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, lei cosa chiede a questo rapporto?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazzo, che fare? nulla, entrare nell'ottica di idee che, come si suol dire : è un classico.

la ragazza infelice con il proprio ragazzo, comincia a provare qualcosa per un altro ma, nello stesso tempo, è divorata dai sensi di colpa.
Questo tipo di scelte sono imprevedibili, e chi ci va di mezzo è il terzo che non può far altro che porsi come cuscinetto di chi ancora non sa decidere.
NON le do un consiglio sul da farsi ma solo la metto in guardia da una sofferenza personale.
Spesso un anima in pena si lascia traghettare fino ad un certo punto, e il traghettatore è costretto a tornarsene da solo dall'altra parte deluso e ferito.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Utente
Utente
grazie per le risposte.. direi che io in questo rapporto ovviamente ci credo perchè sto bene ovviamente ho questo piccolo dettaglio della convivenza so che tutto ciò può portare a una possibile sofferenza ma mi sento pronto a rischiare perchè per lei provo davvero tanto ... e solo che non so se il mio comportamento è giusto e devo solo pazientare oppure se sto facendo una cavolata enorme
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentiel ragazzo la pazienza sicuramente sarà utile ma sta rischiando di cadere in una trappola, quella del naufrago che aspetta una nave che potrebbe non arrivare mai. La differenza è che il naufrago non ha scelta lei si.
saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Le relazioni si costruiscono in due quindi bisogna distinguere il proprio coinvolgimento e le proprie aspettative e cercare di capire se c'è uno spazio relazionale condiviso e alimentato anche dall'altro.
Lei si chiede se deve sopportare la situazione ancora per un po' nella speranza che la sua "pazienza" venga ricompensata
ma si è chiesto se sta rispettando i suoi sentimenti e i suoi bisogni?
Il mio è un invito alla riflessione non un rimprovero naturalmente.
Cordiali saluti

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it