Poco sesso, siamo intellettuali!

Ho 44 anni, mio marito 49 e siamo sposati da 17.

Caratterialmente agli antipodi, abbiamo fortemente voluto che la nostra unione funzionasse e ci siamo impegnati per trovare un nostro equilibrio, pur negli alti e bassi di qualsiasi coppia.
Ci vogliamo molto bene e ci stimiamo reciprocamente, tra noi c'è collaborazione, rispetto e affetto.
Mio marito è molto impegnato con il lavoro ma riesce ugualmente ad essere presente in famiglia e si occupa con sollecitudine di me, di nostra figlia 15enne e di sua madre anziana e non più autosufficiente.

Il sesso tra noi è sempre stato piuttosto tranquillo: rapporti poco frequenti e tutto sommato tradizionali (le poche "variazioni sul tema" le ho sempre proposte io, in questo campo più curiosa e "giocherellona" di lui).

Da un paio d'anni a questa parte, però, le cose sono drasticamente peggiorate: mio marito non lo farebbe MAI e se non fossi io a insistere saremmo da un pezzo solo fratello e sorella.

La motivazione ufficiale è che "è stanco".
In effetti mio marito lavora molto e in più si è iscritto all'università per prendere una seconda laurea, quindi i pochi momenti liberi dal lavoro e dalle incombenze familiari (che si riducono praticamente alle ore serali) li passa chino sui libri.
Non ci sono dubbi sul fatto che per lui il massimo dell'appagamento consista nel leggere e nello studiare e ha ampiamente dimostrato che ad una sessione di coccole con me preferisce un bel match con un testo di storia antica.

Io sono molto frustrata perchè quasi sempre i miei approcci risultano vani e finisco per andare a letto da sola con i miei bei pigiamini sexy comprati apposta per lui.
Questo per dire che mi ci metto d'impegno! Eppure solo raramente riesco a risvegliare il suo interesse.
Preciso che, quando poi ci si mette, tutto funziona bene: ha regolari erezioni e i rapporti sono completi e soddisfacenti per entrambi.

Sono sicura al 100% che non ha un'altra donna, fisicamente io non sono certo da buttar via e in mille modi lui mi dimostra comunque quanto mi vuole bene: come mai questo scarso desiderio?
Gliene ho parlato infinite volte, ma lui ribatte che mi ama e gli piaccio... solo non ha voglia di fare l'amore, cosa c'è di male?

Io non dico che ci sia qualcosa di male, ma... le mie amiche parlano di mariti insaziabili e di sesso rovente anche dopo vent'anni di matrimonio... e noi??

E io??
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Signora,
ha detto a Suo marito che ci avrebbe scritto?

Le chiedo questo perchè la comunicazione in questi casi è fondamentale: non è "hai un problema" ma "abbiamo un problema", e quindi INSIEME cerchiamo la strategia migliore per il "nostro" problema.

Una di queste strategie potrebbe essere quella di accompagnare Suo marito a fare una bella visita andrologica per capire se vi siano o meno problemi ormonali, spesso causa del calo di desiderio.

Oppure una seconda strategia potrebbe essere quella di accompagnare Suo marito ad una visita psicologica di coppia, per capire, in uno spazio protetto, come influisce questa situazioni su di voi.

Eviterei il più possibile la strategia individuale, come forse questa richiesta in solitaria.

Ma magari mi sbaglio, e siete entrambi dietro il video a leggere la mia risposta...

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Dr.ssa Elisa Salvan Psicologo 10 1
Gentile Signora, è comprensibile il suo stato in questo periodo ma la comunicazione con suo marito è il primo punto da cui partire. A volte è indispensabile parlare all'altro del problema che si sta affrontando e dei sentimenti che si vivono in questa situazione: gli altri non ci possono leggere nel pensiero e a volte fanno fatica a capire quello che sta provando l'altro! Io vi consiglierei, parlandone prima con il partner, una terapia di coppia che possa permettervi di scoprire anche nuovi canali e modi comunicativi e possa essere d'aiuto9 anche sul versate sessuale. Sono situazioni che esistono più di quanto si creda e spesso l'affrontarle insieme è risolutivo in modo completo del problema! Non molli, ne parli a suo marito e pensate alla possibilità di affrontare insieme questo vostro momento difficile.
In bocca al lupo!

Psicologa Dr.ssa Elisa Salvan

http://sites.google.com/site/salvanelisa/

Se la mia risposta è stata utile votala positivamente

[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)e mie amiche parlano di mariti insaziabili e di sesso rovente anche dopo vent'anni di matrimonio... e noi??
(..)
Gentile signora nulla da aggiungere alle osservazione dei colleghi tranne che il confronto con gli altri non può che peggiorare dei problemi già esistenti.
gli amici, gli altri hanno sempre qualcosa di diverso e, stranamente, di più appetitoso. Il confronto con gli altri (il più delle volte meno siceri di ciò che pensiamo) rende più gravi i nostri problemi.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#4]
Utente
Utente
Gentili dottori, grazie per le vostre risposte.

Vorrei precisare di aver parlato molte volte a mio marito di questa situazione e la sua reazione è sempre stata... divertita: sorride e mi dice che sono solo ansiosa e un po' paranoica, e che parlo troppo con le mie amiche.

Insomma, per lui NON abbiamo un problema, dato che quando finalmente si decide a fare l'amore con me le cose vanno bene e non ci sono difficoltà.

Inutile dire che alla mia proposta di andare insieme da un sessuologo, o da un terapeuta di coppia, mi guarda come se fossi un alieno con tre teste che lo vuole rapire per portarlo su Marte.

Quando gli ho detto di aver chiesto un parere su questo sito ha replicato sorridendo che evidentemente ho bisogno di qualcosa che mi tenga occupata e che non c'è niente di male, se non tento di coinvolgere anche lui che invece ha fin troppo da fare.

Insomma, mi sento impotente e non so più come affrontare la situazione.

Trovarmi un amante? Fin troppo facile... se non fossi innamorata di mio marito!
[#5]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
quando Lei scrive

"Insomma, per lui NON abbiamo un problema"

sta proprio descrivendo il problema, ovvero il fatto che rispetto ad un tema centrale per la coppia, come la sessualità, voi partite da due punti di vista OPPOSTI: Lei la percepisce problematica, Suo marito no.

Già solo questa differente prospettiva denota la presenza del problema, poichè in una coppia senza problemi entrambi i partners condividono le stesse opinioni relativamente alla frequenza sessuale, ai modi, ecc.

Quindi: non esiste una Regola che possa indicarci chi di voi due ha ragione (+ sesso versus - sesso), ma dovreste prendere atto che, almeno su questo tema, partite da due frontiere opposte.

Per questo varrebbe la pena parlarne in un contesto appropriato.

Se, anche dopo queste ultime riflessioni, Suo marito dovesse rifiutare la consulenza di coppia potrebbe effettuare Lei un primo colloquio, giusto per chiarirsi le idee.
[#6]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
Gentile signora,

riassumo brevemente quelli che, da quanto scrive, mi sembrano essere i punti salienti della sua situazione, aggiungendo qualche considerazione che spero possa esserle d'aiuto.

1. Caratterialmente lei e suo marito siete agli antipodi, e, consapevoli di ciò, vi siete sempre impegnati per trovare un equilibrio nel vostro rapporto, cui tenete moltissimo.

2. Suo marito si è mostrato, da sempre, meno interessato al sesso rispetto a lei, ed i vostri rapporti sono sempre stati (mi sembra di intuire per volontà di suo marito) poco frequenti. Ciò non deve necessariamente stupire; l'interesse per il sesso varia da persona a persona, ed un minore interesse di un partner rispetto all'altro non è necessariamente da rapportare a problemi individuali o di coppia, specie se, come nel vostro caso, i rapporti (quando ci sono) sono appaganti per entrambi.

3. Col tempo la frequenza si è ulteriormente diradata, fino a far pendere la bilancia del vostro equilibrio dalla parte di suo marito.
Non è ben chiaro, dalle sue parole, se l'ulteriore calo d'interesse di suo marito sia coinciso con i suoi nuovi impegni di studente universitario. In ogni caso, qualsivoglia possano essere i motivi, hanno accentuato le differenze fra voi, fino ad arrivare ad un punto in cui l'equilibrio non è più "equilibrato" perché va a suo discapito.

4. Suo marito a questo punto "bara" (forse in modo inconsapevole), rifiutandosi di riconoscere che la cosa per lei rappresenta un problema, e dicendole che è ansiosa perché non è abbastanza "occupata" in altro.

Bara nel senso che in questo modo, implicitamente, suo marito

a) non riconosce la diversità fra voi, "facendo finta" che siete uguali e che lei, come lui, in realtà desideri "essere occupata in altro"

b) minimizza ciò che invece lei desidera in realtà, cioè più attenzioni (anche e, mi sembra di capire, sopratutto sessuali) da parte di suo marito

c) così facendo, lui non si impegna a sufficienza nel cercare quell'equilibrio sul quale avete fondato il vostro rapporto: un equilibrio che consideri i bisogni e i desideri di entrambi.

5. Si ha la sensazione, leggendo le sue parole, che suo marito abbia tempo per tutto e tutti, tranne che per lei: il lavoro, la famiglia, la mamma, lo studio..... e lei?
Quanto spazio dedicate a voi stessi come coppia? Uno spazio che sia solo vostro, non quello familiare.... uno spazio non necessariamente da dedicare al sesso, ma al piacere di stare insieme. In cui magari ci sia tempo e voglia ANCHE per l'intimità sessuale.

E' chiaro che per suo marito la situazione attuale non costituisce un problema, ma è un problema per lei, ed è importante che suo marito si sforzi di capirlo e di tenerne conto senza minimizzare, scherzare o arrampicarsi sugli specchi.

Non si lasci bloccare dalla sensazione di impotenza; provi a focalizzare bene ciò che realmente desidera e si sente mancare nel rapporto con suo marito e glielo faccia capire, con delicatezza ma anche con decisione, non permettendogli di "barare" e ricordandogli che non siete uguali ed i vostri desideri hanno uguale diritto di ricevere attenzione e considerazione da entrambi.

Un ultimo pensiero: è certa che suo marito sia sereno? Esiste una qualche possibilità che viva un periodo cronicamente difficile in cui si sente oberato da troppi impegni e responsabilità verso altri (lavoro, famiglia, mamma) e abbia reagito ritagliandosi uno spazio (lo studio, ad esempio) che sia solo suo?

Cari auguri per la vostra vita matrimoniale,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#7]
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa Di Muro,

mi scuso per il ritardo con cui riscontro la sua risposta, della quale la ringrazio vivamente.

Ho molto apprezzato l'analisi puntualissima che ha saputo fare della mia situazione matrimoniale: l'ho riletta più volte e mi è servita per inquadrare con più chiarezza le mie inquietudini e il mio disagio.

Ha ragione quando dice che in questo momento la bilancia dell'equilibrio tra me e mio marito va a mio discapito.
E ha ragione quando dice che non devo rinunciare a esprimere il mio scontento e a insistere per trovare con lui una soluzione.

Purtroppo mi rendo conto che, in tutti questi anni, mi sono sempre molto "adeguata" alle sue esigenze e inclinazioni, non solo in ambito sessuale, ma anche e soprattutto relativamente agli svaghi, alle frequentazioni, alle attività del tempo libero... un po' perchè lo amo molto e mi viene spontaneo accontentarlo e gratificarlo, e un po' per quieto vivere.

In quanto alla sua ultima riflessione, penso che lei abbia ragione.
Credo che mio marito avverta come tutti il tempo che passa, con le opportunità e le occasioni che si fanno sempre più rare.
Ho notato che molte persone tendono ad affrontare questo momento e questa età, in cui si comincia a pensare che si diventerà anziani, cercando distrazioni dalla propria esistenza.
Molti uomini reagiscono in maniera "fisica", buttandosi in avventure galanti o/o sfinendosi in palestra.
Il mio intellettuale, invece, asseconda la sua natura più "spirituale" e si getta nel mondo ovattato e protetto dello studio.
Ma per tutti si tratta di una specie di momentanea "fuga" dalla realtà.

Tornando al problema per cui ho scritto, dato che ho seriamente intenzione di risolverlo, credo che chiederò anche un consulto andrologico perchè ho letto che in questi casi non è da escludere un problema di origine ormonale.

Ringrazio tutti per l'attenzione e la gentilezza delle risposte.








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