Difficoltà di erezione dopo aver avuto la prostatite
buongiorno,sono una ragazza di 22 anni e mi trovo in un momento particolare con il mio ragazzo. Circa cinque mesi fa ha preso la prostatite e da allora nonostante sembra sia passata dagli esami, spesso non riesce ad arrivare all'erezione. non capisco cosa stia succedendo perchè una sera riusciamo a fare l'amore splendidamente mentre la sera dopo rimane tutto immobile....cosa devo fare???anche perchè lui non riesce ad esprimersi e ad esternare i suoi sentimenti e io mi sento sempre più angosciata perchè ho paura di perderlo anche se lui dice di amarmi....cosa devo fare????è da 3 anni che siamo insieme ed ha sempre avuto tantissima voglia di fare l'amore invece da quando ha preso la prostatite è cambiato tutto...lui dice che la voglia c'è ma che ha paura di non riuscire e allora un pò gli passa, non so proprio che fare...potete darmi qualche consiglio???
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Gentile Utente,
il suo ragazzo è seguito da un andrologo? Sarebbe infatti lo specialista di riferimento in questo particolare contesto: una volta che l'andrologo escluda con certezza l'influenza della patologia medica sull'erezione ci si può concentrare sulle (normali) reazioni psicologiche.
Per quanto riguarda Lei che ci scrive: cerchi il più possibile di non farsi prendere dall'ansia e dal senso di frustrazione quando non riuscite ad avere un rapporto, così non rischia di influenzare troppo negativamente le aspettative del ragazzo.
Potreste comunque contattare uno psicologo esperto di sessuologia, giusto per avere un chiarimento.
il suo ragazzo è seguito da un andrologo? Sarebbe infatti lo specialista di riferimento in questo particolare contesto: una volta che l'andrologo escluda con certezza l'influenza della patologia medica sull'erezione ci si può concentrare sulle (normali) reazioni psicologiche.
Per quanto riguarda Lei che ci scrive: cerchi il più possibile di non farsi prendere dall'ansia e dal senso di frustrazione quando non riuscite ad avere un rapporto, così non rischia di influenzare troppo negativamente le aspettative del ragazzo.
Potreste comunque contattare uno psicologo esperto di sessuologia, giusto per avere un chiarimento.
[#2]
Utente
No attualmente non è sotto ad un andrologo, è stato solo più volte da un urologo che però non gli ha riferito di rivolgersi a tale persona. L'urologo gli ha semplicemente detto che la prostatite è guarita e che il suo problema di erezione è dovuto al fatto che la prostata ha una memoria e che quindi adesso ha memoria del dolore provato e quindi non permette una corretta erezione.La ringrazio quindi per questa dritta così proveremo anche questa strada per sistemare la situazione....speriamo di riuscire nell'intento perchè è proprio un periodaccio.....la ringrazio ancora.
[#4]
Gentile ragazza, come l'urologo ha fatto presente al suo ragazzo, la prostatite può dare delle difficoltà d'erezione. Ora però il rischio è che entrambi vi concentriate troppo su questa difficoltà, ingigantendola psicologicamente senza motivo.
Quindi non vi ci fissate, accettatela semplicemente ancora per un po' di tempo. In fondo, prostatite o non prostatite, la sessualità non è un meccanismo infallibile che DEVE funzionare ogni volta che lo si desidera! Soprattutto, non commettete l'errore di sforzarvi di riuscire, ciascuno a modo proprio, perché così rendereste solo più reale il problema. Cercate anche di non far pesare su di lui la situazione più del necessario.
Se fra un po' le cose non si normalizzeranno, sarà opportuno sentire nuovamente l'urologo e subito a ruota uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Quindi non vi ci fissate, accettatela semplicemente ancora per un po' di tempo. In fondo, prostatite o non prostatite, la sessualità non è un meccanismo infallibile che DEVE funzionare ogni volta che lo si desidera! Soprattutto, non commettete l'errore di sforzarvi di riuscire, ciascuno a modo proprio, perché così rendereste solo più reale il problema. Cercate anche di non far pesare su di lui la situazione più del necessario.
Se fra un po' le cose non si normalizzeranno, sarà opportuno sentire nuovamente l'urologo e subito a ruota uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Utente
Certo infatti io cerco sempre di non appesantire il mio ragazzo anzi, lo rassicuro il più possibile, il problema casomai è che nesuno rassicura me, ma già le vostre parole mi son state utili e di conforto. Il problema è che noi poveri inesperti non sappiamo niente di queste "malattie" e quindi vaghiamo nell'ignoranza e non riusciamo a capire quello che sta succedendo. Forse è questo che ci fa entrare nel panico, ed è per questo che vi ringrazio per avrmi ascoltata e per avermi dato alcune spiegazioni importanti....
[#6]
>>> Il problema è che noi poveri inesperti non sappiamo niente di queste "malattie"
>>>
Sì, ma se mi permette una battuta, ci sono inesperti ansiosi e inesperti non ansiosi :)
Nel vostro caso, probabilmente un po' ansiosi lo siete entrambi ed è per questo che vi state preoccupando più del necessario.
Aspettate il decorso naturale della prostatite, il più tranquillamente possibile. Se nel frattempo ci sarà qualche rapporto in modo spontaneo, bene, altrimenti aspettate lo stesso. Senza farvene per questo un problema.
Cordiali saluti
>>>
Sì, ma se mi permette una battuta, ci sono inesperti ansiosi e inesperti non ansiosi :)
Nel vostro caso, probabilmente un po' ansiosi lo siete entrambi ed è per questo che vi state preoccupando più del necessario.
Aspettate il decorso naturale della prostatite, il più tranquillamente possibile. Se nel frattempo ci sarà qualche rapporto in modo spontaneo, bene, altrimenti aspettate lo stesso. Senza farvene per questo un problema.
Cordiali saluti
[#7]
"il problema casomai è che nesuno rassicura me"
Gentile Utente,
in realtà le rassicurazioni dovrebbero essere reciproche, ed arrivare dal partner, senza bisogno di ricercarle all'esterno.
Cercate di incoraggiarvi a vicenda e di sentirvi il più possibile "complici", soprattutto rispetto alla sessualità, ma anche in altri ambiti.
Vedrà che le cose miglioreranno prima che ve lo aspettiate.
Gentile Utente,
in realtà le rassicurazioni dovrebbero essere reciproche, ed arrivare dal partner, senza bisogno di ricercarle all'esterno.
Cercate di incoraggiarvi a vicenda e di sentirvi il più possibile "complici", soprattutto rispetto alla sessualità, ma anche in altri ambiti.
Vedrà che le cose miglioreranno prima che ve lo aspettiate.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.9k visite dal 21/06/2010.
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