Ansia per un viaggio
Salve a tutti.
Sono una ragazza appena maggiorenne; non ho mai avuto grandi problemi di nessun genere, anzi. Sono abbastanza indipendente ed autonoma, ho molti amici, sono molto legata alla mia famiglia. Ma da sempre ho questo problema che non sono mai riuscita a superare, e che mi fa soffrire tantissimo. Paura di partire da sola. La prima volta che sono partita da sola è stato quando avevo 8 anni con gli scout: ho avuto tantissima nostalgia, piangevo tutti i giorni e alla fine i miei erano dovuti venirmi a prendere prima della fine della vacanza. Non so, forse la paura che ho tuttora è dovuta a questo episodio, probabilmente a quell'età io personalmente non ero ancora pronta a partire da sola e ho avuto una specie di leggero "trauma" che mi è rimasto fino ad adesso. Ma io non ne posso più. A me piace viaggiare, vedere posti nuovi, e ho sempre pensato che prima o poi questo problema mi sarebbe passato. E invece, ho 18 anni e sono punto e a capo! Tra una decina di giorni dovrò partire per due settimane da sola in un college in Inghilterra: il bello è che sono io che ho voluto a tutti i costi questa vacanza! In realtà, pensavo che sarei partita con la mia migliore amica,quindi ero abbastanza tranquilla, ma questa all'ultimo momento ha avuto dei problemi e non potrà partire, e parto quindi con un'altra amica, con cui però non mi trovo benissimo, con lei mi sento in soggezzione. Ormai il viaggio è pagato, non posso più disdire, ma è da ormai due settimane che ho un'ansia terrificante: la mattina mi sveglio e al pensiero del viaggio mi si chiude lo stomaco. Non riesco a mangiare, non riesco a pensare ad altro. Perchè, perchè? Sono anche già partita per due settimane da sola due anni fa, sono andata in gite scolastiche.
Dovrei essere contentissima come tutte le persone normali, ma ho la testa affollata solamente da pensieri terribili: quando sono fuori non riesco a dormire, e già il primo giorno dovrò trovarmi alle 4 del mattino in aeroporto. Sicuramente anche la notte dopo non dormirò, e starò malissimo. E se non dormo per 14 notti? Per l'ansia ho già lo stomaco chiuso, e non credo che lì si risolverà la situazione. Non dormirò, non mangerò...cosa può succedermi?
E l'ansia e la nostalgia acuta, gli attacchi di panico? Non aspetterò altro che tornare, il tempo mi sembrerà eterno. Nelle gite scolastiche mi sono capitate tutte queste cose, ma verso gli ultimi giorni passavano e anche trascorrendo una o due notti in bianco e altre dove non dormivo molto erano comunque massimo 6 giorni, quindi non c'era problema. Ma ora, 15 giorni...è l'eternità per me! Ho paura di morire. Vi ripeto, non posso rinunciare a partire. E' pericoloso partire in queste condizioni? Di solito dopo i primi giorni lì alla fine l'ansia passa, riesco a dormire meglio, a mangiare qualcosa, ma questa volta ho come il presentimento che non sarà così, perchè non mi era mai capitato di trovarmi addirittura così agitata prima di un viaggio. Vi ringrazio per chi ha letto questo sfogo:)
Sono una ragazza appena maggiorenne; non ho mai avuto grandi problemi di nessun genere, anzi. Sono abbastanza indipendente ed autonoma, ho molti amici, sono molto legata alla mia famiglia. Ma da sempre ho questo problema che non sono mai riuscita a superare, e che mi fa soffrire tantissimo. Paura di partire da sola. La prima volta che sono partita da sola è stato quando avevo 8 anni con gli scout: ho avuto tantissima nostalgia, piangevo tutti i giorni e alla fine i miei erano dovuti venirmi a prendere prima della fine della vacanza. Non so, forse la paura che ho tuttora è dovuta a questo episodio, probabilmente a quell'età io personalmente non ero ancora pronta a partire da sola e ho avuto una specie di leggero "trauma" che mi è rimasto fino ad adesso. Ma io non ne posso più. A me piace viaggiare, vedere posti nuovi, e ho sempre pensato che prima o poi questo problema mi sarebbe passato. E invece, ho 18 anni e sono punto e a capo! Tra una decina di giorni dovrò partire per due settimane da sola in un college in Inghilterra: il bello è che sono io che ho voluto a tutti i costi questa vacanza! In realtà, pensavo che sarei partita con la mia migliore amica,quindi ero abbastanza tranquilla, ma questa all'ultimo momento ha avuto dei problemi e non potrà partire, e parto quindi con un'altra amica, con cui però non mi trovo benissimo, con lei mi sento in soggezzione. Ormai il viaggio è pagato, non posso più disdire, ma è da ormai due settimane che ho un'ansia terrificante: la mattina mi sveglio e al pensiero del viaggio mi si chiude lo stomaco. Non riesco a mangiare, non riesco a pensare ad altro. Perchè, perchè? Sono anche già partita per due settimane da sola due anni fa, sono andata in gite scolastiche.
Dovrei essere contentissima come tutte le persone normali, ma ho la testa affollata solamente da pensieri terribili: quando sono fuori non riesco a dormire, e già il primo giorno dovrò trovarmi alle 4 del mattino in aeroporto. Sicuramente anche la notte dopo non dormirò, e starò malissimo. E se non dormo per 14 notti? Per l'ansia ho già lo stomaco chiuso, e non credo che lì si risolverà la situazione. Non dormirò, non mangerò...cosa può succedermi?
E l'ansia e la nostalgia acuta, gli attacchi di panico? Non aspetterò altro che tornare, il tempo mi sembrerà eterno. Nelle gite scolastiche mi sono capitate tutte queste cose, ma verso gli ultimi giorni passavano e anche trascorrendo una o due notti in bianco e altre dove non dormivo molto erano comunque massimo 6 giorni, quindi non c'era problema. Ma ora, 15 giorni...è l'eternità per me! Ho paura di morire. Vi ripeto, non posso rinunciare a partire. E' pericoloso partire in queste condizioni? Di solito dopo i primi giorni lì alla fine l'ansia passa, riesco a dormire meglio, a mangiare qualcosa, ma questa volta ho come il presentimento che non sarà così, perchè non mi era mai capitato di trovarmi addirittura così agitata prima di un viaggio. Vi ringrazio per chi ha letto questo sfogo:)
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Gent.le utente,
quella che lei sta vivendo è un'ansia anticipatoria per le difficoltà che potrebbe incontrare e che alimenta una sorta di autosuggestione provocata dalla concentrazione della sua attenzione su pensieri negativi, come se lei escludesse a priori che le cose possano andare diversamente.
Se i dati relativi al peso da lei inseriti sono corretti, vuol dire che lei è notevolmente sottopeso quindi la invito a non ignorare o sottovalutare la situazione, perché se a causa dell'ansia lei non riesce a mangiare la cosa potrebbe influire negativamente sulle sue condizioni fisiche.
Io credo che la cosa migliore sia sentire il suo medico di famiglia per valutare un invio ad uno specialista dei disturbi dell'alimentazione o in alternativa può recarsi al Consultorio della sua ASL per un colloquio con uno psicologo.
La prospettiva del viaggio sta facendo emergere il suo disagio ma non confonda la conseguenza con la causa.
Data la sua giovane età e le condizioni fisiche non prenderei in considerazione l'assunzione di psicofarmaci ma eventualmente solo quella di integratori che il suo medico di famiglia può consigliarle.
Credo che la decisione di partire o meno sia meglio prenderla dopo aver avuto un quadro il più possibile chiaro delle sue reali condizioni psico-fisiche.
Cordialmetne
quella che lei sta vivendo è un'ansia anticipatoria per le difficoltà che potrebbe incontrare e che alimenta una sorta di autosuggestione provocata dalla concentrazione della sua attenzione su pensieri negativi, come se lei escludesse a priori che le cose possano andare diversamente.
Se i dati relativi al peso da lei inseriti sono corretti, vuol dire che lei è notevolmente sottopeso quindi la invito a non ignorare o sottovalutare la situazione, perché se a causa dell'ansia lei non riesce a mangiare la cosa potrebbe influire negativamente sulle sue condizioni fisiche.
Io credo che la cosa migliore sia sentire il suo medico di famiglia per valutare un invio ad uno specialista dei disturbi dell'alimentazione o in alternativa può recarsi al Consultorio della sua ASL per un colloquio con uno psicologo.
La prospettiva del viaggio sta facendo emergere il suo disagio ma non confonda la conseguenza con la causa.
Data la sua giovane età e le condizioni fisiche non prenderei in considerazione l'assunzione di psicofarmaci ma eventualmente solo quella di integratori che il suo medico di famiglia può consigliarle.
Credo che la decisione di partire o meno sia meglio prenderla dopo aver avuto un quadro il più possibile chiaro delle sue reali condizioni psico-fisiche.
Cordialmetne
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile ragazza, la paura di allontanarsi da casa è uno dei sintomi d'ansia più comuni. Semplificando molto, l'ansia può derivare da due paure fondamentali: la paura che possa accaderci qualcosa di male, e la paura di non riuscire a controllare se stessi o l'ambiente.
L'ansia può essere curata bene e piuttosto velocemente, ma è necessario capire bene come si manifesta e com'è articolata, e ciò può essere fatto solo di persona. A occhio e croce, nel suo caso, la paura di perdita del controllo sembra importante.
Cordiali saluti
L'ansia può essere curata bene e piuttosto velocemente, ma è necessario capire bene come si manifesta e com'è articolata, e ciò può essere fatto solo di persona. A occhio e croce, nel suo caso, la paura di perdita del controllo sembra importante.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gent.le Utente,
prima di tutto è bene chiarire cosa intende per "paura di partire da sola", ove con sola sembra si riferisca più a senza famiglia che con nessuno. Forse il bisogno di sapere che c'è qualcuno di cui può fidarsi.
Ad esempio, per questa vacanza dice: "pensavo che sarei partita con la mia migliore amica, quindi ero abbastanza tranquilla" "un'altra amica, con cui però non mi trovo benissimo, con lei mi sento in soggezione".
Accenna a una sintomatologia a cui è bene dare un senso per il suo benessere psicofisico, non solo in vista di questo viaggio.
Saluti.
prima di tutto è bene chiarire cosa intende per "paura di partire da sola", ove con sola sembra si riferisca più a senza famiglia che con nessuno. Forse il bisogno di sapere che c'è qualcuno di cui può fidarsi.
Ad esempio, per questa vacanza dice: "pensavo che sarei partita con la mia migliore amica, quindi ero abbastanza tranquilla" "un'altra amica, con cui però non mi trovo benissimo, con lei mi sento in soggezione".
Accenna a una sintomatologia a cui è bene dare un senso per il suo benessere psicofisico, non solo in vista di questo viaggio.
Saluti.
Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.2k visite dal 20/06/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.