Anoressia nervosa,identità smarrita
salve...scrivo perchè la mia situazione continua ormai da tanto tempo e non ho le possibilità economiche per pagarmi delle sedute e ho paura di chiedere ai miei di farmi fare delle visite perchè sono sicura,non avendo già molta stima di me,che mi considererebbero in malo modo...come una povera figlia scema,della serie proprio "a noi doveva capitare".A 14 anni,grassa e goffa decido di non mangiare più per alcuni mesi..da 70kg scendo a 57...per poi stabilizzarmi con il tempo a 63 kg, fino ai 19 anni.A 18 anni conosco un ragazzo che dopo il liceo intraprende la carriera militare in accademia e comincia a plagiarmi e a modificarmi dicendomi che,essendo un ufficiale ha bisogno di una ragazza perfetta vicino a se.Per 4 anni da allora fino all'ottobre scorso,ho fatto digiuni su digiuni x dimagrire ancora,ho subito plagi di ogni genere:devi curarti di più,devi dimagrire,ti vesti come una zingara, sei troppo impulsiva x stare con me e parli a sproposito mettendomi in imbarazzo davanti a miei colleghi,io sono qualcuno nella società tu non sei nessuno,non studi,devi impegnarti di più,non sei autonoma,devi cambiare taglio di capelli e modo di vestire,non puoi contraddirmi(ho cercato di fare qualsiasi cosa per cambiare)...ora mi ritrovo senza me stessa e a ragionare ancora con le idee che mi ha inculcato nonostante ci siamo lasciati.In particolare riesco a sentirmi bene solo quando non mangio..è così che negli ultimi 2 mesi sono passata da 60 kg a 52..ora però non ho più il ciclo e in una settimana facendo delle abbuffate enormi che continuano ogni giorno sono tornata a 60kg,forse anche qualcosa in più.La cosa che mi spaventa è che in mezz'ora riesco a mangiare di tutto e anche se sono piena continuo a mangiare fino a sentire dolore allo stomaco per quanto è dilatato. Posso dire che nella mia vita non ricordo un periodo in cui ho fatto pasti normali,senza non esagerare un pò nelle dosi..il cibo è un pensiero fisso,e anche la considerazione che di me hanno gli altri,non ho più comportamenti spontanei con la gente,esco pochissimo e non ho amici ma solo conoscenti.Sono disperata per aver ripreso questi kg e so che da domani sarà ancora tutto da capo,per poi risentirmi di nuovo male..continuo a chiedermi perchè non posso essere come le altre,mi sento diversa e insensata... è difficile da spiegare qui tutto quello che c'è dentro la mia testa..vorrei essere normale felice di me stessa ma non mi stimo per niente..ho 22 anni e non trovo alcun senso alla mia vita,è un continuo rincorrere qualcosa che non sono io ma quello che altri vogliono che io sia...in questo momento ho tanto mal di stomaco perchè anche stasera ho ingurgitato tutto quello che ho trovato in cucina..so che forse nessuno leggerà mai queste cose però se qualcuno ci fosse davvero dall'altra parte ti prego dimmi qualcosa...ho bisogno di dire tante cose,di parlare con qualcuno di quella che sono veramente ed è sepolta dentro il mio cervello da qualche parte....grazie
[#1]
Gentile ragazza, da quello che dice si evince che il problema legato all'alimentazone sia piuttosto serio e, purtroppo, l'idea di un aiuto specialistico non può non essere presa in considerazione. Comprendo la difficoltà economica ma anche il servizio pubblico può darle qualche risposta (asl, consultorio)
inoltre anche il suo timore di chiedere aiuto ai suoi genitori deve essere superato e, anche se ci saranno reazioni che lei teme, è comunque un passo quello di renderli consapevoli e coinvolgerli nel suo problema. Nn è una situazione che può essere gestita da sola. Cominci con loro.
saluti
inoltre anche il suo timore di chiedere aiuto ai suoi genitori deve essere superato e, anche se ci saranno reazioni che lei teme, è comunque un passo quello di renderli consapevoli e coinvolgerli nel suo problema. Nn è una situazione che può essere gestita da sola. Cominci con loro.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gent.le sig.na,
quello che mi ha colpito di più della sua mail è il profondo
senso di solitudine che emerge dalle sue parole, una solitudine che sembra conseguenza di un isolamento che lei ha scelto e che ora è diventato una gabbia.
I disturbi dell'alimentazione richiedono uno specifico protocollo sia per la diagnosi sia per il trattamento che non può certo essere sostituito da una consulenza on line.
Se ancora non se la sente di parlarne con i suoi genitori
(ma sarebbe bene che lo facesse dubito che cadranno dalle nuvole o si rifiutino di aiutarla), può rivolgersi al consultorio familiare della sua Asl per fare dei colloqui psicologici e ricevere informazioni sulle strutture terapeutiche da prendere in considerazione.
Non credo sia il caso di nascondere la polvere sotto il tappeto, in questo modo metterebbe in serio pericolo la sua salute psico-fisica (l'assenza del ciclo è un segnale inequivocabile da non ignorare).
Se farà lo sforzo di chiedere aiuto scoprirà che c'è sicuramente qualcuno competente e disposto a darglielo, non si neghi questa opportunità.
In bocca al lupo.
quello che mi ha colpito di più della sua mail è il profondo
senso di solitudine che emerge dalle sue parole, una solitudine che sembra conseguenza di un isolamento che lei ha scelto e che ora è diventato una gabbia.
I disturbi dell'alimentazione richiedono uno specifico protocollo sia per la diagnosi sia per il trattamento che non può certo essere sostituito da una consulenza on line.
Se ancora non se la sente di parlarne con i suoi genitori
(ma sarebbe bene che lo facesse dubito che cadranno dalle nuvole o si rifiutino di aiutarla), può rivolgersi al consultorio familiare della sua Asl per fare dei colloqui psicologici e ricevere informazioni sulle strutture terapeutiche da prendere in considerazione.
Non credo sia il caso di nascondere la polvere sotto il tappeto, in questo modo metterebbe in serio pericolo la sua salute psico-fisica (l'assenza del ciclo è un segnale inequivocabile da non ignorare).
Se farà lo sforzo di chiedere aiuto scoprirà che c'è sicuramente qualcuno competente e disposto a darglielo, non si neghi questa opportunità.
In bocca al lupo.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Ex utente
non avrei mai pensato che avreste risposto...grazie mille davvero!! voglio seguire i vostri consigli perchè mi rendo conto che sto rovinando la mia vita da tanto tempo..ma ho tanta paura,paura di non riuscire ad avere un esistenza normale nella società. Voglio chiedere un ultima cosa...riuscirò un giorno a non sentirmi più in colpa per come sono, a non chiedere più scusa anche se non sono io che sbaglio..a liberarmi da questa costruzione mentale fondata su un sentirsi sempre inadatti che mi porta a concentrarmi contemporaneamente su tanti scopi, con la voglia di raggiungerli perchè convinta che poi gli altri mi accetteranno(ma che non raggiungo mai e mi provocano stress e depressione e si ripetono all'infinito con le stesse modalità di grinta iniziale e di disprezzo x me stessa nel momento in cui sto per giungere allo scopo perchè sento che sto x mollare di nuovo)..come lo studio e contemporaneamente il lavoro,lo sport e tutto ciò che riguarda il mio aspetto esteriore in un vortice caotico e frenetico..potrò rendermi conto che c'è qualcosa di buono in me? e soprattutto come farò ad accettare i miei limiti(ho dei limiti??) sotto tutti i punti di vista, che mi provocano così tanto dolore?..vi ringrazio tantissimo di nuovo.
[#4]
La voglia di mettersi in discussione è il modo migliore di predisporsi ad un percorso di cambiamento, ma il primo passo sta nell'accettare e rispettare sé stessa.
Per questo è importante avere uno spazio protetto all'interno del rapporto con il terapeuta, dove lei possa sentirsi accettata e degna di considerazione positiva e sopratutto. non giudicata, solo così potrà imparare a non giudicare sé stessa e a rispettare i suoi bisogni, tutto questo contribuirà a restituirle fiducia in sé stessa e l'aiuterà ad esprimere le sue potenzialità non per ottenere l'approvazione degli altri ma per per realizzare le sue aspirazioni.
Cordialmente
Per questo è importante avere uno spazio protetto all'interno del rapporto con il terapeuta, dove lei possa sentirsi accettata e degna di considerazione positiva e sopratutto. non giudicata, solo così potrà imparare a non giudicare sé stessa e a rispettare i suoi bisogni, tutto questo contribuirà a restituirle fiducia in sé stessa e l'aiuterà ad esprimere le sue potenzialità non per ottenere l'approvazione degli altri ma per per realizzare le sue aspirazioni.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 19/06/2010.
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