Lo psicologo,a cui devo molto,mi ha parlato

Buongiorno Dottori,
ho 25 anni e mesi fa’ ho scritto la mia storia. Grazie alle Vostre risposte ho deciso di iniziare un percorso.
Lo Psicologo,a cui devo molto,mi ha parlato di paura dell'abbandono,di paura di vivere la serenità,di sado-masochismo in quanto tento di boicottare il rapporto con il mio fidanzato tirando fuori un'infinita rabbia(arrivo a lasciarlo,chiudere il telefono per poi vedere sostanzialmente se mi cerca,sentendomi forte e dicendo “puoi fare a meno di lui”)..e subito dopo vivere un dolore fortissimo,il terrore di averlo perso. L'ansia è così forte,rimugino tutto il giorno ripetendo nella mia testa le stesse cose e dovendo mettere in atto formule magiche,pensando che non facendole possa essere lasciata o possa accadermi qualcosa di brutto..è come se mi dicessi: ‘ la volta che sto tranquilla è la volta che si trova un’altra ragazza,del resto con tutti i problemi che gli tiro fuori’. Ovviamente questo mi toglie tempo per svolgere una vita normale. Vivo ormai apaticamente,in funzione dei miei pensieri.
Da qui la diagnosi di ossessiva-compulsiva.
Ho sempre detto allo Psicologo di non volere parlare del mio passato perchè mi farebbe male. Senza contare che vivo ancora in casa e quindi continuo a vivere determinati schemi,ancorata a un passato fatto di dolore,di incomprensioni,di silenzi,di mancanza di affetto.
Secondo Voi dovrei rielaborare il passato per poter migliorarmi ancora?o la rabbia e il dolore crescerebbero?
Non prendo alcun farmaco. La scelta terapeutica varia da soggetto a soggetto,vero?
Dopo 5 mesi di terapia,1 volta a settimana,i miei pensieri sono diminuiti ma continuo con minore intensità ad attuare lo stesso loop negativo alternando periodi di relativo benessere..Finalmente ora per alcuni giorni penso ad altro,studio..ma ogni evento nuovo mi spaventa perché può di nuovo farmi precipitare in quel vortice di pensieri. Ieri per esempio lui è arrivato a dirmi che gli ho rotto con queste storie;immaginavo che prima o poi sarebbe successo..e ora il prossimo passo è che si trovi un’altra ragazza,come avevo previsto. Da una parte lo spero così non sarei pazza,dall’altra sarebbe tutta colpa mia..del resto è cambiato per colpa mia,tutte le cose che avevo predetto si stanno avverando. Ho un attacco d’ansia,piango,non riesco a stare ferma.
Speravo che dopo qualche mese potesse finire la terapia..So che nel mio disturbo sono frequenti le ‘ricadute’.
Cordialmente
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Nei DOC ci sono vari tipi di intervento, alcuni prediligono le prescrizioni o il lavoro sui problemi sintomatici, altri invece prediligono un'approfondimento di tipo "storico", generalmente lavorando su rapporti e relazioni passate e modelli di attaccamento. Ovviamente sono stato estremamente sintetico.

Da quel che scrive noto due cose che mi colpiscono.

La prima è che sta migliorando. Dunque se sta migliorando per quale motivo non dare fiducia al professionista cui si è affidata? Da quel che ho capito la sua psicologa predilige un genere di trattamento dove i sintomi tendono a ridursi progressivamente, nel tempo.

La seconda cosa è che sembra non aver manifestato alla sua psicologa questi dubbi. Per quale motivo se predilige una terapia più breve non ne parla con la sua psicologa, la quale potrebbe sia conoscere metodi brevi che indirizzarla verso un'altro professionista che pratica terapia breve?

In ogni caso sarebbe importante che esponesse tutti questi dubbi alla sua psicologa, questi momenti nella terapia sono importanti, aiutano a crescere ed hanno un certo valore terapeutico. Credo che troverebbe più proficuo fare una seduta su queste cose anziché bypassare la professionista. Capita, a volte, ma non è detto che sia il suo caso, che quando le cose finalmente cambiano, non si sa come affrontarle, questo genera insicurezza, paura, dubbi, che possono condurre ad una certa sfiducia verso se stessi e verso chi ci segue.

Altra cosa sarebbe stata se non avesse avuto alcun miglioramento, e fosse qui su medicitalia ad accusare la sua professionista di chiacchierare senza risultati o qualcosa del genere. In tal caso sarebbe opportuno prendere in considerazione l'idea di cambiare professionista.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le sig.na
fare i conti con le proprie paure e le proprie resistenze fa parte del percorso psicoterapeutico è un passaggio obbligato che le consentirà di avviare un processo di cambiamento.

"immaginavo che prima o poi sarebbe successo..e ora il prossimo passo è che si trovi un’altra ragazza,come avevo previsto. Da una parte lo spero così non sarei pazza,dall’altra sarebbe tutta colpa mia."


Come vede si è costruita una trappola che non ammette vie di fuga, è proprio sicura che lei non abbia altra scelta tra il sentirsi pazza o il sentirsi in colpa?

Ha mai sentito parlare della profezia che si autoavvera?
Lei ha bisogno di liberarsi del suo "sabotatore interno" e di riconquistare il suo potere personale, ma per farlo deve affrontare un percorso fatto anche di "curve" e con il sostegno del suo terapeuta.
La sua personalità non coincide con il disturbo ossessivo compulsivo, se si concentra solo su questo rischia di penalizzare la sua ricchezza interiore.
Coridlamente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte..
Come Vi ho detto devo molto al terapeuta a cui mi rivolgo e non ho mai pensato di cambiarlo.
Volevo solo qualche parola che mi indirizzasse e mi facesse uscire da questo stato d'ansia che ho. Comunque chiedere altri pareri penso sia lecito.
Buona giornata
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le sig.na
certo che è lecito tenendo sempre ben presente le limitazioni di una consulenza a distanza che non rende paragonabili i due interventi, qui al massimo possiamo offrirle degli spunti di riflessione che se riterrà utile lei riprenderà in seduta.
In bocca al lupo.