Difficoltà psicologiche
Gentili Medici, sono qui per chiedervi un aiuto su una cosa ben precisa. Non voglio dilungarmii molto, spiegherò la situazione in breve. Ho avuto una vita un po' travagliata e solo ora (ho 19 anni) dopo tanti conflitti interiori mi sono decisa a chiedere un aiuto esterno. Sono riuscita a capire e ad accettare gran parte delle mie esperienze ma c'è qualcosa che è più difficile da superare. Ovvero il famigerato vuoto affettivo lasciato da una madre che a sua volta avrebbe bisogno di aiuto. Arrivando al punto: quali sono quelle cose che aiutano a stabilizzarsi emotivamente così da non subire più quei momenti di sconforto totale? So che non siete l'oracolo ma anche una piccola risposta per me sarebbe oro. Ci sto provando con tutta me stessa a lasciare il passato alle spalle ma c'è prima questa questione da risolvere. Quali cartelli devo seguire per imboccare la strada giusta? Come posso rafforzare il mio carattere per riuscire finalmente ad andare avanti senza ricadere nel vuoto? C'è qualcosa in particolare, una specie di perla di saggezza a cui poter far riferimento? So che è una richiesta strana ma sarei infinitamente grata se mi rispondeste. Grazie mille
[#1]
Dr. Daniel Bulla †
Psicologo, Psicoterapeuta
3.6k 187
Gentile Utente,
più che strana la Sua richiesta è vaga, come lo sono del resto tutte quelle che arrivano qui.
Dovrebbe secondo me riflettere sulla possibilità effettiva di "lasciarsi tutto alle spalle".
Se ciò significa dimenticare i rapporti importanti, nel bene e nel male, con i Suoi famigliari, beh allora questo potrebbe essere un obiettivo irraggiungibile.
Quindi "dimenticare" nel vero senso della parola no, ma ridare un significato a quanto è successo invece si!
Un buon modo per "rileggere" tutti questi "significati" emotivi è legato alla psicoterapia, che appunto trattasi di un lavoro di "rilettura" e di "riattribuzione" di significati emotivi a quanto succede nella nostra vita.
Un ultimo suggerimento: forse Lei soffre per colpa della rabbia che prova. Inizi a riconoscere questa rabbia, vedrà che qualcosa succederà.
più che strana la Sua richiesta è vaga, come lo sono del resto tutte quelle che arrivano qui.
Dovrebbe secondo me riflettere sulla possibilità effettiva di "lasciarsi tutto alle spalle".
Se ciò significa dimenticare i rapporti importanti, nel bene e nel male, con i Suoi famigliari, beh allora questo potrebbe essere un obiettivo irraggiungibile.
Quindi "dimenticare" nel vero senso della parola no, ma ridare un significato a quanto è successo invece si!
Un buon modo per "rileggere" tutti questi "significati" emotivi è legato alla psicoterapia, che appunto trattasi di un lavoro di "rilettura" e di "riattribuzione" di significati emotivi a quanto succede nella nostra vita.
Un ultimo suggerimento: forse Lei soffre per colpa della rabbia che prova. Inizi a riconoscere questa rabbia, vedrà che qualcosa succederà.
[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito
Psicologo, Psicoterapeuta
16.3k 372
Gentile ragazza, se non ci sono patologie particolari, una delle cose che più aiutano a stabilizzarsi emotivamente è il tempo. Crescendo, maturando e facendo esperienza s'impara a prendere le cose con più distacco e a non sentirsi coinvolti in tutto in prima persona. In altre parole, s'impara a essere meno egocentrici.
Fare esperienza è anche la cosa più importante per rafforzare il carattere. Affrontare gradatamente ciò che c'infastidisce è un ottimo modo per annullarne il potere.
Lei dice di essersi decisa a cercare aiuto. Se si riferisce a questa richiesta di consulto, però, è troppo poco. Da qui non si può fare niente di risolutivo. Non esistono le perle di saggezza che, da sole, risolvono il problema, quella della pillola magica è un'illusione diffusa. Se invece ha già iniziato a frequentare uno psicologo/psicoterapeuta, ciò potrebbe senz'altro aiutarla a procedere più spedita.
Cordiali saluti
Fare esperienza è anche la cosa più importante per rafforzare il carattere. Affrontare gradatamente ciò che c'infastidisce è un ottimo modo per annullarne il potere.
Lei dice di essersi decisa a cercare aiuto. Se si riferisce a questa richiesta di consulto, però, è troppo poco. Da qui non si può fare niente di risolutivo. Non esistono le perle di saggezza che, da sole, risolvono il problema, quella della pillola magica è un'illusione diffusa. Se invece ha già iniziato a frequentare uno psicologo/psicoterapeuta, ciò potrebbe senz'altro aiutarla a procedere più spedita.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Dr Daniel Bulla no non ho deciso di dimenticare...tutte le brutte esperienze l'ho rielaborate abbastanza, l'unica cosa che mi continua a destabilizzare e' l'insicurezza e la perdita totale di fiducia in cui ogni tanto cado per colpa del mio vuoto affettivo. Non sto a spiegare nei dettagli e` solo che mia madre e` stata assente e non proprio un punto di riferimento...
Dr Giuseppe Santonocito so che questa richiesta non e` sufficiente sto aspettando di tornare in Italia per consultare uno psicologo ma allo stesso tempo ho poca fiducia dopo aver sentito tante esperienze non soddisfacenti da "professionisti" non realmente professionisti..e anche se so che ci sono un saco di psicologi bravi ho paura di finire nelle mani sbagliate, soprattutto perche` io non sono un'esperta e forse non me ne potrei neanche rendere conto.
Il mio problema e` la fame di affetto che non mi permette di vivere bene, sto cercando le energie dentro di me ma queste ultime vanno e vengono...e quando vanno per me e` insopportabilmente nero tutto quanto.
Grazie mille per i consigli e per la veloce risposta :) :)
PS. e` vero prima soffrivo per la rabbia...ma ora "solo" di insicurezza..
Dr Giuseppe Santonocito so che questa richiesta non e` sufficiente sto aspettando di tornare in Italia per consultare uno psicologo ma allo stesso tempo ho poca fiducia dopo aver sentito tante esperienze non soddisfacenti da "professionisti" non realmente professionisti..e anche se so che ci sono un saco di psicologi bravi ho paura di finire nelle mani sbagliate, soprattutto perche` io non sono un'esperta e forse non me ne potrei neanche rendere conto.
Il mio problema e` la fame di affetto che non mi permette di vivere bene, sto cercando le energie dentro di me ma queste ultime vanno e vengono...e quando vanno per me e` insopportabilmente nero tutto quanto.
Grazie mille per i consigli e per la veloce risposta :) :)
PS. e` vero prima soffrivo per la rabbia...ma ora "solo" di insicurezza..
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito
Psicologo, Psicoterapeuta
16.3k 372
Per curare la fame d'affetto, trovare una persona che ci dà da mangiare non è sufficiente. All'inizio ci si sente al settimo cielo, ma poi, siccome l'amore di per sé non è terapeutico, alla lunga si rischia di far pagare a questa persona le colpe di qualcun'altro.
Perciò, curare prima le sue ferite, è importante perché i rapporti con le altre persone - di amicizia, affettivi o relazionali - possano scorrere nella migliore delle maniere.
Per quanto riguarda la scelta di un terapeuta, è vero, non sempre si riesce a trovare quello giusto al primo colpo. Tuttavia, la preoccupa di più il rischio di sbagliare, oppure la prospettiva di rimanere con il suo problema? Pensi questo.
Può informarsi preventivamente in diversi modi, abbiamo pubblicato vari articoli nella sezione MinForma sulla scelta di un terapeuta. Faccia telefonate, parli con i professionisti e ponga loro domande. Anche da una semplice telefonata si può capire molto. Poi fissi una prima seduta, che le servirà per capire se ciò che il collega ha da offrirle le piace. E poi decida se continuare oppure no, non è obbligata.
Cordiali saluti
Perciò, curare prima le sue ferite, è importante perché i rapporti con le altre persone - di amicizia, affettivi o relazionali - possano scorrere nella migliore delle maniere.
Per quanto riguarda la scelta di un terapeuta, è vero, non sempre si riesce a trovare quello giusto al primo colpo. Tuttavia, la preoccupa di più il rischio di sbagliare, oppure la prospettiva di rimanere con il suo problema? Pensi questo.
Può informarsi preventivamente in diversi modi, abbiamo pubblicato vari articoli nella sezione MinForma sulla scelta di un terapeuta. Faccia telefonate, parli con i professionisti e ponga loro domande. Anche da una semplice telefonata si può capire molto. Poi fissi una prima seduta, che le servirà per capire se ciò che il collega ha da offrirle le piace. E poi decida se continuare oppure no, non è obbligata.
Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla †
Psicologo, Psicoterapeuta
3.6k 187
Gentile Utente,
se da sola in passato è riuscita a rielaborare contenuti dolorosi provi a pensare a quanti benefici potrebbero arrivare da un lavoro in team con uno psicologo, persona esterna in grado di vedere più obiettivamente gli aspetti problematici da affrontare.
Se dovesse accorgersi di essere finita "nelle mani sbagliate" non dovrà far altro che cambiare professionista. Non può non curarsi per paura di questo rischio.
se da sola in passato è riuscita a rielaborare contenuti dolorosi provi a pensare a quanti benefici potrebbero arrivare da un lavoro in team con uno psicologo, persona esterna in grado di vedere più obiettivamente gli aspetti problematici da affrontare.
Se dovesse accorgersi di essere finita "nelle mani sbagliate" non dovrà far altro che cambiare professionista. Non può non curarsi per paura di questo rischio.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 16/06/2010.
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