Matrimonio in difficolta'
Mi chiamo Elena ho 26 anni e abito in provincia di Belluno, sono sposata da 2 anni.
Ci siamo fidanzati da ragazzini io avevo 15 anni e lui 16, una storia quindi che dura da 11 anni.
Purtroppo la vita con noi non è stata molto buona, in questi anni abbiamo dovuto affrontare tante cose brutte che ci hanno fatto crescere e maturare.
Io vengo da un'infanzia non molto felice, mio padre è stato dipendente da psicofarmaci fino a quando io avevo 13 anni e poi ha avuto una ricaduta quando io avevo 16 anni, ora per fortuna sta meglio... ma per noi non sono stati anni facili, ringrazierò per tutta la vita mia mamma che ha avuto la forza di superare tutto e di stare vicino a noi figlie e a mio padre, trascurando lei stessa.Mio marito viene da un'infanzia altrettanto brutta, nel senso che suo padre era alcolizzato e poi è morto proprio a causa dell'alcool quando lui aveva 17 anni, a differenza della mia storia lui ha avuto anche la sfortuna di avere una mamma che non si è curata tanto di lui, lasciandolo anche talvolta solo.Due anni fa io ho deciso di sposarmi, anche se mio marito avrebbe preferito una convivenza, alla fine anche lui si è convinto e ci siamo sposati.
Io con lui sono sempre stata protettiva e penso di averlo sempre messo al primo posto nelle priorità della mia vita, questa cosa da quando ci siamo sposati si è amplificata nel senso che io volevo che lui potesse avere tutto quello che a casa sua non aveva mai avuto.
Nel frattempo io mi sono caricata di altri impegni che prima di sposarmi non avevo,nell'ambito del volontariato, imegni amministrativi e sovracarico di impegni lavorativi.
A inizio dicembre ho iniziato ad avere qualche problema di salute,tachicardia continua, insonnia, sudorazione, perdita di perso...all'inizio pensavo fosse solo stress, ma poi vedendo che i sintomi non si attenuavano mi sono rivolta al mio medico di base (verso metà febbraio) il quale mi ha mandato a fare una serie di accertamenti e ho così scoperto di soffrire di ipertiroidismo.
Sono stata messa a riposo per una paio di settimane,durante questo periodo mi sono sentita un po' abbandonata da mio marito, non mi chiedeva come stavo,non si ricordava mai quando dovevo fare le visite e di conseguenza non mi chiedeva mai come erano andate,ecc...pensava solo a lavorare a ad andare in giro con i suoi amici (tornando anche qualche volta con un bicchiere in più).
Non so se per fortuna, per sfortuna o semplicemente per destino in questo periodo mi sono affezionata ad un ragazzo.
All'inizio pensavo che la cosa non fosse grave e ne ho parlato con mio marito, ma ora mi sono resa conto di essere innamorata dell'altra persona..e mi faccio prendere da attacchi di panico e di ansia in quanto non so cosa fare...non voglio far soffrire mio marito, ma mi rendo conto che ora come ora lo sto prendendo in giro!! Mi sveglio spesso di notte dopo aver fatto incubi proprio su questo tema, inoltre ho una gran paura di affrontare la cosa... grazie!!
Ci siamo fidanzati da ragazzini io avevo 15 anni e lui 16, una storia quindi che dura da 11 anni.
Purtroppo la vita con noi non è stata molto buona, in questi anni abbiamo dovuto affrontare tante cose brutte che ci hanno fatto crescere e maturare.
Io vengo da un'infanzia non molto felice, mio padre è stato dipendente da psicofarmaci fino a quando io avevo 13 anni e poi ha avuto una ricaduta quando io avevo 16 anni, ora per fortuna sta meglio... ma per noi non sono stati anni facili, ringrazierò per tutta la vita mia mamma che ha avuto la forza di superare tutto e di stare vicino a noi figlie e a mio padre, trascurando lei stessa.Mio marito viene da un'infanzia altrettanto brutta, nel senso che suo padre era alcolizzato e poi è morto proprio a causa dell'alcool quando lui aveva 17 anni, a differenza della mia storia lui ha avuto anche la sfortuna di avere una mamma che non si è curata tanto di lui, lasciandolo anche talvolta solo.Due anni fa io ho deciso di sposarmi, anche se mio marito avrebbe preferito una convivenza, alla fine anche lui si è convinto e ci siamo sposati.
Io con lui sono sempre stata protettiva e penso di averlo sempre messo al primo posto nelle priorità della mia vita, questa cosa da quando ci siamo sposati si è amplificata nel senso che io volevo che lui potesse avere tutto quello che a casa sua non aveva mai avuto.
Nel frattempo io mi sono caricata di altri impegni che prima di sposarmi non avevo,nell'ambito del volontariato, imegni amministrativi e sovracarico di impegni lavorativi.
A inizio dicembre ho iniziato ad avere qualche problema di salute,tachicardia continua, insonnia, sudorazione, perdita di perso...all'inizio pensavo fosse solo stress, ma poi vedendo che i sintomi non si attenuavano mi sono rivolta al mio medico di base (verso metà febbraio) il quale mi ha mandato a fare una serie di accertamenti e ho così scoperto di soffrire di ipertiroidismo.
Sono stata messa a riposo per una paio di settimane,durante questo periodo mi sono sentita un po' abbandonata da mio marito, non mi chiedeva come stavo,non si ricordava mai quando dovevo fare le visite e di conseguenza non mi chiedeva mai come erano andate,ecc...pensava solo a lavorare a ad andare in giro con i suoi amici (tornando anche qualche volta con un bicchiere in più).
Non so se per fortuna, per sfortuna o semplicemente per destino in questo periodo mi sono affezionata ad un ragazzo.
All'inizio pensavo che la cosa non fosse grave e ne ho parlato con mio marito, ma ora mi sono resa conto di essere innamorata dell'altra persona..e mi faccio prendere da attacchi di panico e di ansia in quanto non so cosa fare...non voglio far soffrire mio marito, ma mi rendo conto che ora come ora lo sto prendendo in giro!! Mi sveglio spesso di notte dopo aver fatto incubi proprio su questo tema, inoltre ho una gran paura di affrontare la cosa... grazie!!
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Gentile utente, è duro doverlo dire, ma quando due persone provenienti entrambe da situazioni familiari problematiche si mettono insieme, è difficile che la loro relazione scorra liscia e tranquilla, senza intoppi. Non basta l'amore, a guarire certe ferite, l'amore di per sé non è terapeutico.
E se nel frattempo si è innamorata di un'altra persona, è possibile che il suo matrimonio fosse già compromesso da tempo, e che rivolgere l'attenzione altrove ne sia stata solo la conseguenza. Non dice però qual è stata la reazione di suo marito quando gliel'ha detto.
Ad ogni modo ritengo ci sia materiale ampiamente sufficiente per giustificare il ricorso allo psicologo/psicoterapeuta. Per se stessa, innanzitutto. Se poi ritenete che anche il vostro matrimonio sia da salvare, per entrambi.
Cordiali saluti
E se nel frattempo si è innamorata di un'altra persona, è possibile che il suo matrimonio fosse già compromesso da tempo, e che rivolgere l'attenzione altrove ne sia stata solo la conseguenza. Non dice però qual è stata la reazione di suo marito quando gliel'ha detto.
Ad ogni modo ritengo ci sia materiale ampiamente sufficiente per giustificare il ricorso allo psicologo/psicoterapeuta. Per se stessa, innanzitutto. Se poi ritenete che anche il vostro matrimonio sia da salvare, per entrambi.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Gentile dottor Santonocito, sto già andando da una psicologa da circa un mese, ma non riesco a trarne nessun beneficio, ad ogni seduta non fa altro che ripetermi che ho una situazione difficile... e io questo lo so già...inoltre secondo la mia psicologa fino adesso mi sono comportata con mio marito come mia mamma ha fatto con mio papà, ovvero l'ho sempre visto come una persona da proteggere e a cui dare tutto mettendo da parte me stessa...
Mio marito è stato informato solo dei primi messaggi che mi sono scambiata con questo ragazzo e della mia debolezza nel rispondere a questi messaggi, inizilmente lui è stato comprensivo ed ha ammesso di aver sbagliato nei miai confronti, io però non ho mai ammesso di essere innamorata di un altro,secondo me mio marito ora si trova in una fase che vede come stanno le cose ma fa finta di non vedere.
gentile dottoressa Pizzonia,
La mia domanda è: "come fare per avere un po' di chiarezza dentro di me??" in alcuni momenti penso che dovrei tentare un recupero del mio matrimonio, in altri penso che dovrei lasciar perdere.... ho una tale confusione in testa che mi porta a continui stati d'ansia.
Mio marito è stato informato solo dei primi messaggi che mi sono scambiata con questo ragazzo e della mia debolezza nel rispondere a questi messaggi, inizilmente lui è stato comprensivo ed ha ammesso di aver sbagliato nei miai confronti, io però non ho mai ammesso di essere innamorata di un altro,secondo me mio marito ora si trova in una fase che vede come stanno le cose ma fa finta di non vedere.
gentile dottoressa Pizzonia,
La mia domanda è: "come fare per avere un po' di chiarezza dentro di me??" in alcuni momenti penso che dovrei tentare un recupero del mio matrimonio, in altri penso che dovrei lasciar perdere.... ho una tale confusione in testa che mi porta a continui stati d'ansia.
[#4]
>>> come fare per avere un po' di chiarezza dentro di me??
>>>
Il modo corretto per farlo, quando non ci si riesce da soli, può consistere proprio nell'aiuto psicologico. La collega dalla quale sta andando le ha dato una possibile interpretazione delle cause del suo problema attuale, eppure sente di non averne tratto alcun beneficio.
Un mese è troppo poco per tirare bilanci, quindi dovrei invitarla ad aspettare di aver fatto almeno qualche altra seduta. D'altra parte, se sente che quell'approccio non la soddisfa, perché magari gradirebbe ricevere delle indicazioni su cosa fare, esattamente, per sbloccare il problema, può sempre prendere in considerazione l'ipotesi di cambiare terapeuta. Non tutti lavorano allo stesso modo, alcuni approcci prevedono tempi più lunghi e poche o nessune indicazioni, altri tempi più brevi e prescrizioni comportamentali precise.
Cordiali saluti
>>>
Il modo corretto per farlo, quando non ci si riesce da soli, può consistere proprio nell'aiuto psicologico. La collega dalla quale sta andando le ha dato una possibile interpretazione delle cause del suo problema attuale, eppure sente di non averne tratto alcun beneficio.
Un mese è troppo poco per tirare bilanci, quindi dovrei invitarla ad aspettare di aver fatto almeno qualche altra seduta. D'altra parte, se sente che quell'approccio non la soddisfa, perché magari gradirebbe ricevere delle indicazioni su cosa fare, esattamente, per sbloccare il problema, può sempre prendere in considerazione l'ipotesi di cambiare terapeuta. Non tutti lavorano allo stesso modo, alcuni approcci prevedono tempi più lunghi e poche o nessune indicazioni, altri tempi più brevi e prescrizioni comportamentali precise.
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Rieccomi....
Vi scrivo perchè la mia psicologa mi ha proposto di intrapendere una terapia di coppia con mio marito... non so a quanto possa servire e non ho la più pallida idea di cosa aspettarmi,ma voglio provarci... Ho sentito dire che in genere un professionista che ha seguito una persona individualmente indirizza la coppia a un collega, difficilmente è lo stesso medico a seguire la terapia di coppia, in quanto già "condizionato" dalla terapia individuale, me lo confermate?? Perchè da quello che ho capito,nel mio caso sarebbe la stessa psicologa a seguirci.
Intanto la situazione si fa sempre più critica io non riesco a mangiare se mangio un po' di più sforzandomi, vomito... in più mi sveglio sempre con un senso di soffocamento alla gola che mi sembra di non riuscire a respirare... vedo mio marito stare male e questo mi distrugge ma nel contempo continuo a pensare a quanto sto bene con l'altra persona e a quanto mi sta dando in questo periodo difficile. In sostanza mi sento come una bilancia con 2 piatti sui quali continuo ad aggiungere i pesi da una parte e dall'altra... rimanendo sempre in equilibrio e non riesco mai a sbilanciarmi nè da una parte nè dall'altra.... è una situazione terribile, io ho un carattere abbastanza deciso e non mi sono mai fatta prendere dal panico ma questa volta sento di non uscirne.... Grazie....
Vi scrivo perchè la mia psicologa mi ha proposto di intrapendere una terapia di coppia con mio marito... non so a quanto possa servire e non ho la più pallida idea di cosa aspettarmi,ma voglio provarci... Ho sentito dire che in genere un professionista che ha seguito una persona individualmente indirizza la coppia a un collega, difficilmente è lo stesso medico a seguire la terapia di coppia, in quanto già "condizionato" dalla terapia individuale, me lo confermate?? Perchè da quello che ho capito,nel mio caso sarebbe la stessa psicologa a seguirci.
Intanto la situazione si fa sempre più critica io non riesco a mangiare se mangio un po' di più sforzandomi, vomito... in più mi sveglio sempre con un senso di soffocamento alla gola che mi sembra di non riuscire a respirare... vedo mio marito stare male e questo mi distrugge ma nel contempo continuo a pensare a quanto sto bene con l'altra persona e a quanto mi sta dando in questo periodo difficile. In sostanza mi sento come una bilancia con 2 piatti sui quali continuo ad aggiungere i pesi da una parte e dall'altra... rimanendo sempre in equilibrio e non riesco mai a sbilanciarmi nè da una parte nè dall'altra.... è una situazione terribile, io ho un carattere abbastanza deciso e non mi sono mai fatta prendere dal panico ma questa volta sento di non uscirne.... Grazie....
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>>> Ho sentito dire che in genere un professionista che ha seguito una persona individualmente indirizza la coppia a un collega, difficilmente è lo stesso medico a seguire la terapia di coppia
>>>
Dipende dall'indirizzo del terapeuta, non c'è una regola fissa. A volte le terapie individuali possono trasformarsi in percorsi di coppia, e viceversa.
Piuttosto, mi sembra di aver capito che lei non ha ricevuto alcun beneficio dall'andare individualmente da questa psicologa. Quindi potrebbe essere opportuno cambiare soprattutto per questo.
Cordiali saluti
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Dipende dall'indirizzo del terapeuta, non c'è una regola fissa. A volte le terapie individuali possono trasformarsi in percorsi di coppia, e viceversa.
Piuttosto, mi sembra di aver capito che lei non ha ricevuto alcun beneficio dall'andare individualmente da questa psicologa. Quindi potrebbe essere opportuno cambiare soprattutto per questo.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 15/06/2010.
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Approfondimento su Insonnia
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