Riconquistare

Gentili Dottori, ormai vi segue da un bel pò e mi complimento con tutti voi, anche se sinceramente non mi sarei aspettato che un giorno mi sarei trovato al punto di scrivervi.
Ho vissuto una storia di 3 anni con una ragazza conosciuta casualmente come dipendente del bar di mio zio, abbiamo iniziato con delle battutine finchè lei non mi ha espresso chiaramente l'intenzione di volermi al suo fianco, premetto che entrambi eravamo impegnati. Dopo essere usciti un paio di sere insieme abbiamo deciso di lasciare i nostri partener e iniziare una storia insieme. Diciamo che per me non è stato facile in quanto mio suocero era per me come un padre e le famiglie avevano ottimi rapporti, ma con mille difficoltà ho superato questo difficile periodo e mi sono ritrovato a vivere una storia piena d'amore, lei all'epoca 19 anni ed io 25.
Per due anni una storia cari dottori unica.
Una sera la mia ragazza aveva appena ritirato la nuova macchina e passa a prendermi per andare a fare un giro inaugurale, ad una curva usciamo di strada e ci ribbaltiamo, andiamo al pronto soccorso, tutto bene, ma a me mi invitano a restare perchè da una radiografia alla cervicale risulta la trachea deviata e quindi si supne un nodulo alla tiroide, da questo momento iniziano i problemi.
Mi faccio carico delle spese della macchina della mia ragazza e risolto quel problema, iniziano i miei mille controlli per la tiroide, che mi hanno portato a un tiroidectomia totale ad agosto 2009.
Da febbraio cioè dalla sera dell'incidente fino ad agosto, un periodo da incubo, agoaspirato, scinigrafia, e poi i vari consulti e l'ansia e lo stress che saliva sempre di più hanno preso il sopravvento su tutto. In contemporanea, a marzo mio zio il titolare del bar si separa con la moglie e confida a noi famigliari di aver accumulato debbiti er circa 400000 euro. La disperazione e i pianti di mia madre alle stelle, costretta a prendere pillole per la pressione e imbottirsi di lexotan. A Gennaio, il bar di mio zio dove lavorava la mia ex fallisce, anche se in condizioni pessime decido di rilevarlo per poter permettere a lei di lavorare in quanto in casa sua vivono in condizioni precarie. Naturalmente iniziano le responsabilitù della nuova attività che mio zio aveva mandato alla rovina, quindi scadenze, sospesi di mio zio da pagare, la terapia con eutirox che non riuscivamo ancora a stabilizare e che quindi mi dava vari disturbi, problemi allo stomaco che mi hanno portato a limitarmi al massimo nel mangiare. Una serie di situazoni che mi hanno caricato di ansia e stress, che ho iniziato a scaricare sulla mia ragazza con atteggiamenti pessimi, a volte anche violenti e a trascurarla, finche lei non ha iniziato ad aver paura di questi miei modi di fare ed ha raccontato tutto a casa. In seguito al suo racconto suo padre e venuto a casa mia e ha consegnato in mano dei miei le chiavi del bar invitandoli a farmi curare e a girare lontano da sua figlia. Io la amo e sono pentito, sto male un consiglio per recuper
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le utente la situazione che lei descrive è molto complessa e non riguarda solo il rapporto di coppia ma anche i rapporti con le rispettive famiglie di origine.
E' evidente che l'incidente è stato un evento "spartiacque" che ha avuto delle ricadute a macchia d'olio nelle vostre vite ma che ha rappresentato una "prova" per entrambi che sembra avervi legato ancora di più ma anche sbilanciato il vostro rapporto perché lei è diventato il datore di lavoro della sua fidanzata.
Sembra che lei abbia intenzione di mettersi in discussione
per affrontare in modo costruttivo questa situazione e difendere il suo rapporto di coppia.
Ebbene parta da qui, faccia in modo di parlare direttamente alla sua fidanzata cercando di farle capire le sue intenzioni e si assuma le responsabilità dei suoi errori,inoltre potrebbe proporle di iniziare insieme una terapia di coppia. In questo caso potreste usufruire di un contesto protetto all'interno del quale affrontare i nodi della vostra relazione e verificare se ci sono le condizioni favorevoli ad una ristrutturazione della medesima.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Gentile Dott.se, la ringrazio per la celerità, purtroppo per motivi i spazio non ho avuto modo di raccontarle il seguito. Con oggi sono 2 settimane che non ho nessun contatto, sono disperato, non mangio da 4 giorni, ho chiuso la mia attivit provocando danni non indifferenti, non ho più la forza nemmeno di alzarmi dal letto, i miei sono disperati, hanno contattato un suo collega psicologo, ma non mi sento in forza per alzarmi e andare da lui, qualsiasi cosa ingerisco la rimetto dopo poco. Ho bisogno di chiarire questa situazione altrimenti non so come anfrà a finire, il pensiero ormai mi accompagna anche nei sogni o meglio incubi. Avevo pensato anche di convincere i miei ad andare a parlare a casa della mia ex per mettere il tutto in chiaro, per cercare di aprire uno spiraglio di luce in questa stanza buia in cui mi ritrovo. Il medico di famiglia mi ha dato lo xanax e la sertralina, ma sinceramente sono contrario a questi farmaci, mi danno solo sonnolenza, ma il problema resta sempre fisso nella mia mente. Io personalmente nello stato in cui mi trovo e nellasituazione che si è creata non mi sento di andare a bussare alla porta, e anche se lo decidessi di farlo non mi sento nelle condizioni fisiche anche perchè sono coscente chenon avrà nessun effetto. Una situazione come giustamente ha detto lei complessa.
Non sono mai stato una persona cattiva, anzi mi conoscono tutti come la persona più dolce e brava che esista, tali comportamenti negativi sono scaturiti da un lungo periodo di forte stress che ho accumulato e all fine sono esploso con atteggiamenti violenti e tanta irrascibilità. Ho trascrato è trattato male una ragazza che non lo meritiva, l'ho delusa e spaventata. Mi creda Dottoressa, mi sembra un incubo del quale vorrei svegliarmi. I miei sono disperati, l'attivitò chiusa, i fornitori da pagare, i clienti che si stanno perdendo. Io non mi sento di reagire e resto quasi indifferente a queste situazioni. Mio padre cerca di tirarmi dal letto anche con la forza e ieri c'è riuscito, avevo fatto la doccia e mi stavo vestendo per andare dallo psicologo, quando tutto ad un tratto mi è venuto un forte capogire e un senso di soffocamento e debolezza che mi hanno spinto a tornare a letto. Mio padre mia ha dato un ultimatum di un altro giorno e poi chiude l'attività prima che fallisca. Ho bisogno di una soluzione, se lei fosse accanto a me so che riuscirei a superare tutto. Mi manca e mill pensieri mi affliggono, tipo vederla con un altro.... In quanto so che molti le vanno dietro e questo mi fa stare ancora peggio. Non riesco a rintracciarla in nessun modo, in questo periodo o rottoanche con le sue amiche facendo scenate di gelosia, in poche parole Dottoressa tra ipertiroidismo e forte stress ho combinato quello che non mi sarei mai aspettato e che oggi mi fa stare malissimo.
No riesco a vivere. So solo che lei sta cercando di dimenticarmi e lo so per certodato che è arrivata a lasciare anche il lavoro nella situazione economica in cui si trova pur di allontanarsi da me, ma non voglio perderla per niente al mondo io la amo ancora anzi di più. Ho bisogno di una strategia, una soluzione a questa situazione che non auguro a nessuno.
Scusi ancora il disturbo Dottoressa e grazie mille