Un certo nervosismo

Buongiorno. Sono un ragazzo di 27 anni. Vi scrivo per esporvi questo problema. Negli ultimi quattro mesi, diversi problemi fisici hanno accompagnato le mie giornate. Dolori alle ossa, giramenti di testa, perenne stanchezza ed altro. A tutti questi problemi, si sono aggiunti problemi causati da una maledetta ansia(sono abbastanza ansioso di mio) che perennemente mi accompagnato nel corso dei tre mesi. Il problema maggiore che sentivo, nelle fasi di maggior nervosismo, era quasi un senso di distacco dalla realtà. Mi chiedevo: "ma dove sono?", "che faccio?", "che sto dicendo?", "perchè sto preoccupato così tanto?" ed altre domande. Lo scorso week-end, per fortuna, ho potuto mettere fine alle mie preoccupazioni: la causa dei miei malanni è stata accertata. Dopo avere eseguito analisi di ogni tipo, dalle risonanze(anche al cervello) ai prelievi, dopo aver fatto anche visite cardiache, mi sono state rilevate due piccole ernie al collo, da curare. Ora che mi son tranquillizzato riguardo le cause dei disturbi, devo dire che mi sento meglio: non ho più vertigini, sento meno dolori. Mi è rimasto, però, un certo nervosismo di fondo, che mi impedisce di prendere sonno tanto facilmente, un senso latente di preoccupazione e un po' di tachicardia. Ma il punto è un altro: quel senso di separazione dalla realtà, da me stesso, ancora ogni tanto mi ritorna e mi tormenta. Ho letto su internet e ho sentito parlare di derealizzazione, depersonalizzazione, che possono essere figlie di una fase di stress. Ora domando: <<accertato che fisicamente non posso avere nulla, perchè controllato da capo a piedi, ritenete che il mio problema sia questo?>>, <<se si, c'è un modo per farlo passare oppure devo ricorrere ad uno psicologo>>. Ringrazio anticipatamente per la risposta. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la strada da percorrere e' quella di rivolgersi ad uno psichiatra che possa valutare tale condizione ed indirizzarla al meglio.


Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie per la risposta. Provvederò a rivolgermi ad uno specialista di fiducia. L'unica domanda alla quale avrei preferito aver risposta è questa: dopo il periodo buio che ho passato, la condizione di cui le ho parlato(difficoltà nel dormire, derealizzazione presunta, lieve tachicardia, pensieri negativi) può essere una naturale conseguenza? Lo chiedo perchè, conoscendomi, mi basta poco per farmi tornare di nuovo l'ansia. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la valutazione clinica di persona e' certamente la forma piu' adatta per poter comprendere il rapporto causa/effetto dei sintomi descritti.
Inoltre, lei stesso si riferisce un soggetto ansioso e, pertanto, una risposta che possa scatenare la sua ansia e' molto piu' frequente e probabile attraverso il consulto online.
Meglio avere la rassicurazione di una persona da vicino che possa comprendere anche tutte le sfaccettature delle sue problematiche.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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