3 domande generali
Salve ,
posso porvi 3 domande cosi in generale senza entrare nello specifico , e senza diagnosi???, ma una discernazione psicologica su tali argomenti.
1) può un disturbo distimico divenire depressione bipolare??
2)Quali ptrebbero essere le cause che inducono una donna ad non avere amicizie femminili, ma solo maschili??
3) Secondo voi quanto puo incidere un disturbo depressivo e un disturbo dell apprendimento sul conseguimento della laurea??
grazie
posso porvi 3 domande cosi in generale senza entrare nello specifico , e senza diagnosi???, ma una discernazione psicologica su tali argomenti.
1) può un disturbo distimico divenire depressione bipolare??
2)Quali ptrebbero essere le cause che inducono una donna ad non avere amicizie femminili, ma solo maschili??
3) Secondo voi quanto puo incidere un disturbo depressivo e un disturbo dell apprendimento sul conseguimento della laurea??
grazie
[#1]
Psicologo
Gentile utente,
le domande che pone sono molto complesse, e sarebbe molto difficile sviscerarne il contenuto in questa sede.
Avendo ben chiaro questo punto, posso dirLe che un disturbo dell'umore è una patologia potenzialmente molto grave ed invalidante, che può compromettere in modo marcato la vita di tutti i giorni di un individuo.
Credo sia indispensabile, dopo una diagnosi operata da un professionista, che la persona che soffre di un disturbo dell'umore sia seguita in modo costante da uno psicoterapeuta e da uno psichiatra in modo da poter gestire, tramite una psicoterapia e l'ausilio di farmaci specifici, questa patologia favorendo una maggiore comprensione del proprio vissuto e di ciò che ha portato il paziente a sviluppare questo quadro.
Per quanto riguarda le amicizie, Le dico sinceramente che risponderLe è difficile, i motivi per i quali si preferisce la compagnia di alcune persone invece che di altre sono i più disparati e dipendono moltissimo dalle nostre caratteristiche personali e dal contesto di vita.
Buona giornata!
le domande che pone sono molto complesse, e sarebbe molto difficile sviscerarne il contenuto in questa sede.
Avendo ben chiaro questo punto, posso dirLe che un disturbo dell'umore è una patologia potenzialmente molto grave ed invalidante, che può compromettere in modo marcato la vita di tutti i giorni di un individuo.
Credo sia indispensabile, dopo una diagnosi operata da un professionista, che la persona che soffre di un disturbo dell'umore sia seguita in modo costante da uno psicoterapeuta e da uno psichiatra in modo da poter gestire, tramite una psicoterapia e l'ausilio di farmaci specifici, questa patologia favorendo una maggiore comprensione del proprio vissuto e di ciò che ha portato il paziente a sviluppare questo quadro.
Per quanto riguarda le amicizie, Le dico sinceramente che risponderLe è difficile, i motivi per i quali si preferisce la compagnia di alcune persone invece che di altre sono i più disparati e dipendono moltissimo dalle nostre caratteristiche personali e dal contesto di vita.
Buona giornata!
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta che immagino sino rivolte alla 2 e 3 mia domanda !!la 1 pero è molto "tecnica".
Se un professionosta da come diagnosi un disturbo distimico ... con il passare degli anni la diagnosi puo modificarsi in un disturbo bipolare???La questione sorge dal fatto che sono a conoscenza che il disturbo distimico sia "cronico" quindi persistente nel tempo .. secondo questo .. come puo tramutarsi in depressione dipolare che a quanto so io è ampiamente curabile???
Possono coesistere entrambe le patologie??Immagino ci siano scuole di pensiero diverse vorrei sapere solo l' OPINIONE PERSONALE E PROFESSIONALE DI CHI LEGGE IL QUESITO
GRAZIE
Se un professionosta da come diagnosi un disturbo distimico ... con il passare degli anni la diagnosi puo modificarsi in un disturbo bipolare???La questione sorge dal fatto che sono a conoscenza che il disturbo distimico sia "cronico" quindi persistente nel tempo .. secondo questo .. come puo tramutarsi in depressione dipolare che a quanto so io è ampiamente curabile???
Possono coesistere entrambe le patologie??Immagino ci siano scuole di pensiero diverse vorrei sapere solo l' OPINIONE PERSONALE E PROFESSIONALE DI CHI LEGGE IL QUESITO
GRAZIE
[#3]
Gentile utente,
1. l'evoluzione del distubo distimico ha spesso un esordio precoce ed un decorso cronico. Frequentemente in ambiente clinico le persone con un disturbo distimico hanno di solito un disturbo depressivo maggiore sovrapposto. I disturbi più frequentemente associati alla distimia, nell'adulto, sono appunto la depressione maggiore, e i disturbi di personalità.
Se la persona presenta un episodio maniacale (per es. umore particolarmente elevato, espansivo o irritabile ...) oppure un episodio misto (in cui sono presenti sia sintomi maniacali che depressivi, un episodio ipomanicale (Un periodo definito di umore persistentemente elevato, espansivo o irritabile, che dura ininterrottamente per almeno 4 giorni, e che è chiaramente diverso dall’umore non depresso abituale) ovvero sono soddisfatti i criteri per il disturbo ciclotimico (Per almeno 2 anni presenza di numerosi episodi ipomaniacali e di numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per un Episodio Depressivo Maggiore...), non si fa diagnosi di distimia. Quindi, per rispondere alla sua domanda, qualora siano presenti sintomi frequentemente associati ad un disturbo bipolare, bisognerebbe rivedere la correttezza della diagnosi di disturbo distimico. Può accadere tuttavia anche di trovarsi dinanzi ad un disturbo distimico con manifestazioni atipiche quando cioè negli ultimi 2 anni di disturbo distimico la persona presenta un risollevamento dell'umore significativo dinanzi ad eventi positivi attuali o potenziali e si rilevano al contempo altri sintomi quali aumento dell'appetito/incremento ponderale, ipersonnia, "paralisi plumbea", un quadro duraturo di ipersensibilità al rifiuto interpersonale. A dire il vero ci sono anche altre sfumature clinche e diagnostiche cui bisognerebbe tenere conto, ma le ho riportato le principali.
2) alla seconda domanda non rispondo in quanto troppo generica.
3) tutti i disturbi psicologi possono avere da lievi a gravi ripercussioni sul funzionamento sociale, lavorativo e relazionale dell'individuo. Ad es. un quadro di depressione maggiore lieve potrebbe portare ad un ritardo negli studi, un quadro di depressione maggiore grave potrebbe portarne all'abbandono.
Cordialmente
1. l'evoluzione del distubo distimico ha spesso un esordio precoce ed un decorso cronico. Frequentemente in ambiente clinico le persone con un disturbo distimico hanno di solito un disturbo depressivo maggiore sovrapposto. I disturbi più frequentemente associati alla distimia, nell'adulto, sono appunto la depressione maggiore, e i disturbi di personalità.
Se la persona presenta un episodio maniacale (per es. umore particolarmente elevato, espansivo o irritabile ...) oppure un episodio misto (in cui sono presenti sia sintomi maniacali che depressivi, un episodio ipomanicale (Un periodo definito di umore persistentemente elevato, espansivo o irritabile, che dura ininterrottamente per almeno 4 giorni, e che è chiaramente diverso dall’umore non depresso abituale) ovvero sono soddisfatti i criteri per il disturbo ciclotimico (Per almeno 2 anni presenza di numerosi episodi ipomaniacali e di numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per un Episodio Depressivo Maggiore...), non si fa diagnosi di distimia. Quindi, per rispondere alla sua domanda, qualora siano presenti sintomi frequentemente associati ad un disturbo bipolare, bisognerebbe rivedere la correttezza della diagnosi di disturbo distimico. Può accadere tuttavia anche di trovarsi dinanzi ad un disturbo distimico con manifestazioni atipiche quando cioè negli ultimi 2 anni di disturbo distimico la persona presenta un risollevamento dell'umore significativo dinanzi ad eventi positivi attuali o potenziali e si rilevano al contempo altri sintomi quali aumento dell'appetito/incremento ponderale, ipersonnia, "paralisi plumbea", un quadro duraturo di ipersensibilità al rifiuto interpersonale. A dire il vero ci sono anche altre sfumature clinche e diagnostiche cui bisognerebbe tenere conto, ma le ho riportato le principali.
2) alla seconda domanda non rispondo in quanto troppo generica.
3) tutti i disturbi psicologi possono avere da lievi a gravi ripercussioni sul funzionamento sociale, lavorativo e relazionale dell'individuo. Ad es. un quadro di depressione maggiore lieve potrebbe portare ad un ritardo negli studi, un quadro di depressione maggiore grave potrebbe portarne all'abbandono.
Cordialmente
Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 14/06/2010.
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