Richiesta forse assurda-gravidanza

Salve, sono al 5°mese di gravidanza e premesso che è stata una gravidanza voluta e cercata sono cinque mesi che sto male. Nausee,vomito, giramenti,mal di denti e ora si è aggiunta la pressione a 50-80 che non vuole proprio alzarsi (sono in maternità a rischio). MI trovo spesso sdraiata sul divano senza nemmeno riuscire ad alzarmi per prepararmi un piatto di pasta, mi sento apatica e tutto cio mi rende molto insicura e piena di paura. Il problema è il mio compagno che, supportato da tutta la sua famiglia, non fa che farmi sentire inadeguata e inutile. Scambia il mio malessere per voglia di riposarmi e di far niente e continua a ripetermi che una volta nato il bambino io non sarò in grado di far nulla, che è stufo di farmi da cameriere e che son capace solo di piangere e star sul divano.Non capisce quanto sia frustrante per me essere in casa senza riuscire a muovere un dito e sentirmi completamente inutile. Questo continuo essere tartassata da queste parole mi annienta..mi sono venute paure assurde, ho persino paura di uscire di casa per il terrore di star male, paura di non essere adeguata, penso che una volta nato il bimbo non sarò in grado di far niente.Vengo continuamente giudicata da tutti loro. tanto che da due giorni mi sono allontanata e da due giorni sto molto meglio.
Chiedo a qualcuno se ha per caso voglia e tempo di aiutarmi a spiegare con parole sicuramente piu adeguate e credibili delle mie, al mio compagno, che la gravidanza può essere un periodo molto difficile per una donna e che il suo continuo denigrarmi anzichè appoggiarmi e rassicurarmi mi sta solo annientando.Mi sento in trappola circondata da parenti (suoi) e spesso mi ritrovo a pensare che non avrei dovuto avere questo bambino..ma tutto e solo perchè mi sento soffocare da loro, ho bisogno di respirare, bisogno di qualcuno che mi aiuti a spiegare cosa vuole dire per una donna la gravidanza,anche il solo fatto di vedersi ingrassare senza speranza, di trovarsi brutte davanti allo specchio. non so come dirlo io.
Grazie a chiunque saprà darmi una mano!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile signora le parole autorevoli di un medico potranno sicuramente essere di aiuto e far meglio comprendere la situazione a suo marito ma, da parte sua, ci dovrà almeno essere lo sforzo di crerare quella condizione in cui insieme a suo marito ci si debba trovare di fronte ad uno specialista.
Lo faccia parlare con il suo ginecologo e se questo non dovesse bastare una cosulenza di coppia potrebbe essere necessaria.
Può cominciare con il rivolgersi lei ad uno psicologo (darà quindi a suo marito l'idea che sta comindo a fare qualcosa per sè e per attivarsi) dopo di chè coinvolga lui evidenziando la necessità del suo aiuto.
NON rimanga sola in questo processo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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