Dubbio ossessivo?
Salve da un pò di giorni mi è sorto un dubbio ossessivo per cui non riesco a trovare una risposta!Ho paura di non voler essere una donna,ho 18 anni e mi sono sempre sentita donna e felice di esserlo,però un giorno mi è sorto il dubbio:sei felice di essere donna?da cosa capisci di sentirti donna?Magari mi sento un uomo e non lo so?Ma in 18 anni non me ne sarei accorta?
[#1]
Cara Ragazza,
le confusioni sull'identità sessuale, hanno radici antiche e, spesso emergono sin dall'infanzia.
Cercherò di esserLe d'aiuto, in maniera scientifica.
L’identità di genere, è un concetto legato allo sviluppo dell’identità nella sua globalità, che comprende aspetti biologici,psicologici, ambientali e culturali.
Sia la donna, che l’uomo, acquisiscono la certezza della propria identità sessuale, prevalentemente durante l’adolescenza, dalle prime esperienze sessuate in relazione all’altro sesso.
Quando si parla di identità sessuale, è bene chiarire alcuni punti:
1-Genere, si riferisce al sesso cromosomico, cioè gonadico ed ormonale
2-Ruolo di genere, si riferisce alla stereotipo socio culturale che i genitori, associano al figlio dalla nascita
3-Identità di genere è la consapevolezza dall’individuo del proprio sesso e, l’accettazione intra psichica dello stesso.
L’identità di genere, ha inizio con la conoscenza e la percezione di appartenere ad un sesso e non ad un altro.
Tale consapevolezza, si realizza intorno ai 18 mesi, età in cui si sviluppa il concetto di sé ed il bambino si percepisce maschio o femmina, come essere altro, rispetto al corpo della madre.
Rifletta ancora, alla luce di quanto ha letto, forse è un momento di stress o di stanchezza.
Eventualmente consulti un sessuologo clinico.
Auguri.
www.valeriarandone.it
le confusioni sull'identità sessuale, hanno radici antiche e, spesso emergono sin dall'infanzia.
Cercherò di esserLe d'aiuto, in maniera scientifica.
L’identità di genere, è un concetto legato allo sviluppo dell’identità nella sua globalità, che comprende aspetti biologici,psicologici, ambientali e culturali.
Sia la donna, che l’uomo, acquisiscono la certezza della propria identità sessuale, prevalentemente durante l’adolescenza, dalle prime esperienze sessuate in relazione all’altro sesso.
Quando si parla di identità sessuale, è bene chiarire alcuni punti:
1-Genere, si riferisce al sesso cromosomico, cioè gonadico ed ormonale
2-Ruolo di genere, si riferisce alla stereotipo socio culturale che i genitori, associano al figlio dalla nascita
3-Identità di genere è la consapevolezza dall’individuo del proprio sesso e, l’accettazione intra psichica dello stesso.
L’identità di genere, ha inizio con la conoscenza e la percezione di appartenere ad un sesso e non ad un altro.
Tale consapevolezza, si realizza intorno ai 18 mesi, età in cui si sviluppa il concetto di sé ed il bambino si percepisce maschio o femmina, come essere altro, rispetto al corpo della madre.
Rifletta ancora, alla luce di quanto ha letto, forse è un momento di stress o di stanchezza.
Eventualmente consulti un sessuologo clinico.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Grazie della risposta,ci sono dei fattori che però mi inducono a pensare che sia uno dei miei soliti Doc visto che ne soffro in modo più o meno cronico...Oltretutto non è un malessere che parte da un rapporto con il mio corpo,ma il malessere credo derivi dal fatto di non avere certezze nel sentirmi donna,nel non avere prove e la paura di poter volere essere uomo,ma tutto deriva da dubbi e paure più che da un desiderio.Cosa ne pensa?
[#3]
Da quì darle un mio parere sarebbe inutile, con il rischio di essere superficiale, le ho spiegato un pò come funziona l'identità sessuale. Potrebbe essere, così come potrebbe nascondere altri disagi.
Consulti un sessuologo clinico, che sia anche psicoterapeuta, l'aiuterà a fare chiarezza.
Auguri di cuore
Consulti un sessuologo clinico, che sia anche psicoterapeuta, l'aiuterà a fare chiarezza.
Auguri di cuore
[#4]
Gentile utente
>>il malessere credo derivi dal fatto di non avere certezze >>
uno dei problemi fondamentali per chi soffre di ossessioni è proprio la ricerca continua ed esaperata di rassicurazioni e di "prove" per arrivare alla certezza che la situazione temuta non si verifichi. Questa modalità di pensiero non fa altro che generare ulteriori dubbi e determinare la ricerca di ulteriori rassicurazioni, in un circolo vizioso che si autoalimenta.
Solo grazie all'intervento di uno specialista e di una terapia mirata è possibile superare questo tipo di problematica.
Le faccio i miei migliori auguri
>>il malessere credo derivi dal fatto di non avere certezze >>
uno dei problemi fondamentali per chi soffre di ossessioni è proprio la ricerca continua ed esaperata di rassicurazioni e di "prove" per arrivare alla certezza che la situazione temuta non si verifichi. Questa modalità di pensiero non fa altro che generare ulteriori dubbi e determinare la ricerca di ulteriori rassicurazioni, in un circolo vizioso che si autoalimenta.
Solo grazie all'intervento di uno specialista e di una terapia mirata è possibile superare questo tipo di problematica.
Le faccio i miei migliori auguri
Dr.ssa Cristina Polese
Psicologa Psicoterapeuta
www.MilanoPsicologo.it
[#5]
Gentile ragazza, ben ritrovata. Sembra che la sua "vecchia" ossessione sull'identità di genere non se ne sia ancora andata da sola. Ha consultato uno specialista come le avevo suggerito di fare?
Le ossessioni come queste non se ne vanno ricevendo delle risposte. Dare risposte ai suoi dubbi è come mettere un potente fertilizzante su una pianta. Le ossessioni si nutrono di risposte, e non è cercando risposte che le farà andar via, anzi le farà crescere.
In una persona predisposta, basta un minimo dubbio, ad esempio sul proprio aspetto fisico, oppure un periodo di astinenza per scatenare pensieri circolari difficili da eliminare.
Potrebbe essere che la sua giovane età abbia qualcosa a che vedere con i suoi dubbi, ma potrebbe benissimo esserci la necessità di un intervento specialistico.
Nel dubbio (è proprio il caso di dirlo) io almeno un consulto di valutazione lo farei.
Cordiali saluti
Le ossessioni come queste non se ne vanno ricevendo delle risposte. Dare risposte ai suoi dubbi è come mettere un potente fertilizzante su una pianta. Le ossessioni si nutrono di risposte, e non è cercando risposte che le farà andar via, anzi le farà crescere.
In una persona predisposta, basta un minimo dubbio, ad esempio sul proprio aspetto fisico, oppure un periodo di astinenza per scatenare pensieri circolari difficili da eliminare.
Potrebbe essere che la sua giovane età abbia qualcosa a che vedere con i suoi dubbi, ma potrebbe benissimo esserci la necessità di un intervento specialistico.
Nel dubbio (è proprio il caso di dirlo) io almeno un consulto di valutazione lo farei.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Ex utente
Grazie per le risposte,comunque sono sempre più convinta che sia Doc,perchè il pensiero di essere un uomo razionalmente non mi affascina per niente e così come il pensiero di comportarmi come un uomo...Mi piace il mio corpo e mi piace comportarmi da donna,ma allo stesso tempo ho paura di sentirmi un uomo lo stesso,oppure che magari lo nascondo a me stessa,che anche se accetto il mio corpo e il mio comportamento non mi sento donna o che addirittura mi voglio convincere che mi piace essere donna quando non è così!Insomma una serie di pensieri che non so quanto abbiano di logico,però rimango dell'opinione che se non mi sentissi donna,già tutto questo si sarebbe manifestato prima e non con un dubbio improvviso e inoltre avrei avuto più certezze,mentre l'idea di poter essere uomo non mi piace e anzi spero di non volerlo!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.7k visite dal 07/06/2010.
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