Alla mia ragazza fa schifo fare l'amore
Salve,
sono quasi due anni che sto con la mia ragazza(23 anni entrambi). Ci troviamo molto bene insieme.Siamo una coppia che parla molto e di tutto. Lei è ancora vergine, io ho avuto solo esperienze di petting, anche molto spinto. Da quasi un anno e mezzo provo a chiederle di fare l'amore. lei non mi dice di no ma ha sempre voluto rimandare per diverse ragioni. In compenso ci masturbiamo a vicenda e la cosa sembra piacerle. A volte è più lei che insiste per farlo che io!!! Insomma non sono il ragazzo che insiste e pensa solo a quello...anzi! Più di una volta ha detto che vorrebbe fare l'amore con me, ma il pensiero dell'atto le fa letteralmente schifo. Tutte le volte che ci pensa o che le capita di vedere una scena in un film si schifa. Io ho provato a dirle che i film sono finti, che non c'è amore. Che se accadrà tra noi sarà una cosa naturale e fatta perchè ci amiamo. Che è più o meno lo stesso di quando facciamo petting insieme. Pensavo che abituarla a stare nudi insieme a farci le coccole potesse aiutarla e abituarla. A lei la voglia di farlo rimane, ma se ci pensa le fa schifo al punto da bloccarsi. Scusate se sono un po' esplicito ma è per farvi capire: durante il petting spesso l'ho accarezzata anche dentro con le dita, ma lei si irrigidisce e ovviamente dopo un po' le da fastidio. Io faccio tutto il possibile per metterla a suo agio, la faccio rilassare, sono delicatissimo, ecc in altri momenti ne parliamo, le dico che non c'è fretta e che se non vuole non siamo obbligati a farlo. La rassicuro molto sul suo aspetto fisico (non è bellissima-neanche brutta-,ma io glielo dico lo stesso per darle fiducia in se stessa). Le dico che sei lei non volesse fare l'amore con me la rispetterei e l'amerei allo stesso modo (cosa vera e lei lo sa). In sintesi il problema è quindi questo. Ora a me viene da chiedermi:
Cosa posso fare per aiutarla? Cosa posso dirle? Come comportarmi? Devo smettere di fare petting con lei?
Il prossimo mese andremo in vacanza insieme per qualche giorno e pensavamo di provare a farlo ma ora sono venuti dei dubbi a me...non so neanche se sia giusto che io la spinga a farlo a questo punto. E se poi ci dovessimo lasciare dopo averlo fatto, (o anche senza che ci lasciamo) non rischio di traumatizzarla ancora di più? Che ricolleghi la cosa a me, al dolore e non voglia più farlo?
Grazie mille e scusate per la lunghezza
sono quasi due anni che sto con la mia ragazza(23 anni entrambi). Ci troviamo molto bene insieme.Siamo una coppia che parla molto e di tutto. Lei è ancora vergine, io ho avuto solo esperienze di petting, anche molto spinto. Da quasi un anno e mezzo provo a chiederle di fare l'amore. lei non mi dice di no ma ha sempre voluto rimandare per diverse ragioni. In compenso ci masturbiamo a vicenda e la cosa sembra piacerle. A volte è più lei che insiste per farlo che io!!! Insomma non sono il ragazzo che insiste e pensa solo a quello...anzi! Più di una volta ha detto che vorrebbe fare l'amore con me, ma il pensiero dell'atto le fa letteralmente schifo. Tutte le volte che ci pensa o che le capita di vedere una scena in un film si schifa. Io ho provato a dirle che i film sono finti, che non c'è amore. Che se accadrà tra noi sarà una cosa naturale e fatta perchè ci amiamo. Che è più o meno lo stesso di quando facciamo petting insieme. Pensavo che abituarla a stare nudi insieme a farci le coccole potesse aiutarla e abituarla. A lei la voglia di farlo rimane, ma se ci pensa le fa schifo al punto da bloccarsi. Scusate se sono un po' esplicito ma è per farvi capire: durante il petting spesso l'ho accarezzata anche dentro con le dita, ma lei si irrigidisce e ovviamente dopo un po' le da fastidio. Io faccio tutto il possibile per metterla a suo agio, la faccio rilassare, sono delicatissimo, ecc in altri momenti ne parliamo, le dico che non c'è fretta e che se non vuole non siamo obbligati a farlo. La rassicuro molto sul suo aspetto fisico (non è bellissima-neanche brutta-,ma io glielo dico lo stesso per darle fiducia in se stessa). Le dico che sei lei non volesse fare l'amore con me la rispetterei e l'amerei allo stesso modo (cosa vera e lei lo sa). In sintesi il problema è quindi questo. Ora a me viene da chiedermi:
Cosa posso fare per aiutarla? Cosa posso dirle? Come comportarmi? Devo smettere di fare petting con lei?
Il prossimo mese andremo in vacanza insieme per qualche giorno e pensavamo di provare a farlo ma ora sono venuti dei dubbi a me...non so neanche se sia giusto che io la spinga a farlo a questo punto. E se poi ci dovessimo lasciare dopo averlo fatto, (o anche senza che ci lasciamo) non rischio di traumatizzarla ancora di più? Che ricolleghi la cosa a me, al dolore e non voglia più farlo?
Grazie mille e scusate per la lunghezza
[#1]
Gentile lettore,
la fatidica e faticosa prima volta, in special modo per le donne, è associata ad un investimento emozionale elevato. L'imene, rappresente simbolicamente una barriera, tra il passato da adolescente ed il futuro da donna.
Proveniamo, inoltre, da una totale assenza di educazione sessuale ed emozionale, che nutre falsi miti e credenze non esattamente correlati alla vita sessuale.
Spesso, la religiosità, si interseca con le paure e, l'assetto familiare, non aiuta a lasciarsi andare. Consiglierei alla sua ragazza, di chiedere qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, ad un sessuologo clinico, per decodificare, paure, sentimenti inadeguali e confusività circa la sua sessualità.
Vedrà, che anche lei si sentirà alleggerito.
Auguri
www.valeriarandone.it
la fatidica e faticosa prima volta, in special modo per le donne, è associata ad un investimento emozionale elevato. L'imene, rappresente simbolicamente una barriera, tra il passato da adolescente ed il futuro da donna.
Proveniamo, inoltre, da una totale assenza di educazione sessuale ed emozionale, che nutre falsi miti e credenze non esattamente correlati alla vita sessuale.
Spesso, la religiosità, si interseca con le paure e, l'assetto familiare, non aiuta a lasciarsi andare. Consiglierei alla sua ragazza, di chiedere qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, ad un sessuologo clinico, per decodificare, paure, sentimenti inadeguali e confusività circa la sua sessualità.
Vedrà, che anche lei si sentirà alleggerito.
Auguri
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la gentile risposta. Non credo che dipenda dalla religiosità, visto che la sua famiglia non lo è per niente. Anzi, temo sia stato un entrare in contatto troppo presto con il tema "sesso" sia in televisione che in famiglia.
Come posso provare a convincerla a farsi aiutare? nel frattempo come mi consiglia di comportarmi?
Grazie mille ancora!
Come posso provare a convincerla a farsi aiutare? nel frattempo come mi consiglia di comportarmi?
Grazie mille ancora!
[#4]
Gentile ragazzo, le false redenze o i falsi miti verso la sessualità non dipendono da fattori religiosi ma da un tipo di educazione ricevuta. Quest'ultima non deve essere stata necessariamente rigida ma sicuramente intrisa di qualche idea fasulla che ha potuto portare a queste conseguenze
(..) A lei la voglia di farlo rimane, ma se ci pensa le fa schifo al punto da bloccarsi (..)
in questa occasione l'opportunità di un intervento psicologico non deve essere scartata.
(..) A lei la voglia di farlo rimane, ma se ci pensa le fa schifo al punto da bloccarsi (..)
in questa occasione l'opportunità di un intervento psicologico non deve essere scartata.
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#5]
Gentile utente, per capire se si tratta di vaginismo o altro è necessaria la fatidica visita specialistica. Il vaginismo è associato (anche) a dolore fisico, mentre nel caso della sua ragazza da quanto capisco sembrerebbe trattarsi più di un blocco psicologico.
Un buon primo passo potrebbe essere il suggerimento di parlarne con la sua ginecologa. Se necessario, poi la dottoressa potrebbe tentare di persuaderla a fare anche un consulto con uno psicologo.
Ma bisogna innanzitutto vedere se anche la ragazza vive la cosa come un problema. Perché se il problema è solo suo (di lei che ci scrive) sarà difficile convincerla (la sua ragazza) a farsene carico.
Cordiali saluti
Un buon primo passo potrebbe essere il suggerimento di parlarne con la sua ginecologa. Se necessario, poi la dottoressa potrebbe tentare di persuaderla a fare anche un consulto con uno psicologo.
Ma bisogna innanzitutto vedere se anche la ragazza vive la cosa come un problema. Perché se il problema è solo suo (di lei che ci scrive) sarà difficile convincerla (la sua ragazza) a farsene carico.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 15.9k visite dal 05/06/2010.
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