Blocco con il partner causto dal parto
Salve dottori...ho già chiesto un consulto per mio zio...Ma serve anche a me.
Ho un problema,che mi sta causando non pochi problemi con il mio partner.Circa sei mesi fa ho dato alla luce il mio adorato bambino(il primo).Il parto è stato lungo e molto doloroso ed ora non riesco ad avere rapporti con il mio compagno.Il solo pensiero mi terrorizza.Ho paura del dolore(soprattutto),che mio figlio ci veda,non riesco proprio a lasciarmi andare.Ci ho provato in tutti i modi,ma per me è uno sforzo enorme!!Non so più cosa fare e il mio partner sta iniziando a stancarsi...Ma non è per lui che voglio sbloccarmi è per me,mi manca l'intesa con il mio partner.grazie della risposta.
Ho un problema,che mi sta causando non pochi problemi con il mio partner.Circa sei mesi fa ho dato alla luce il mio adorato bambino(il primo).Il parto è stato lungo e molto doloroso ed ora non riesco ad avere rapporti con il mio compagno.Il solo pensiero mi terrorizza.Ho paura del dolore(soprattutto),che mio figlio ci veda,non riesco proprio a lasciarmi andare.Ci ho provato in tutti i modi,ma per me è uno sforzo enorme!!Non so più cosa fare e il mio partner sta iniziando a stancarsi...Ma non è per lui che voglio sbloccarmi è per me,mi manca l'intesa con il mio partner.grazie della risposta.
[#1]
Cara Signora,
il passaggio da due a tre, non è un percorso semplice, sia un termini di dinamiche, che emozionali, la nascita di un figlio modifica profondamente l'assetto familiare.
Il desiderio sessuale femminile, ha caratteristiche differenti da quello maschile, segue altri percorsi ed una tappa complessa è il dopo parto. Subentrano spesso sensi di colpa per il piacere, tempi ridotti per la sessualità e poco spazio mentale per l'erotismo.
Di solito, con il passare del tempo, con la riorganizzazione degli spazi familiari e personali, dovrebbe tornare tutto come prima, a meno che in passato non ci siano stati altri problemi, di cui non ha mamoria e chiarezza. Eventualmente consulti un sessuologo clinico, il quale lavorerà per e con voi, al fine di vivificare uil desiderio sopito.
Auguri.
www.valeriarandone.it
il passaggio da due a tre, non è un percorso semplice, sia un termini di dinamiche, che emozionali, la nascita di un figlio modifica profondamente l'assetto familiare.
Il desiderio sessuale femminile, ha caratteristiche differenti da quello maschile, segue altri percorsi ed una tappa complessa è il dopo parto. Subentrano spesso sensi di colpa per il piacere, tempi ridotti per la sessualità e poco spazio mentale per l'erotismo.
Di solito, con il passare del tempo, con la riorganizzazione degli spazi familiari e personali, dovrebbe tornare tutto come prima, a meno che in passato non ci siano stati altri problemi, di cui non ha mamoria e chiarezza. Eventualmente consulti un sessuologo clinico, il quale lavorerà per e con voi, al fine di vivificare uil desiderio sopito.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Signora, nei primi mesi dopo un parto (specialmente se lungo e doloroso)può essere fisiologico un abbassamento del desiderio e dell'attività sessuale.
Mi sembra sia diventato però per voi un problema per due ordini di ragioni:
- non mi sembra sia una scelta libera quella che lei fa, bensì dettata dal fatto che l'idea di avere un rapporto sessuale "la terrorizza": la soluzione che ha trovato a questo problema (ovvero l'evitamento del rapporto sessuale) da una parte la rassicura blandamente, dall'altra non le consente di mettere in discussione le sue aspettative negative;
- la situazione che si sta strutturando intorno a questa difficoltà (ad esempio, le idee legate al timore che vostro figlio vi veda) contribuisce a creare e mantenere uno stato di tensione conflittuale col suo partner che risulta incompatibile con la possibilità di "lasciarsi andare".
In particolare, mi ha colpito la frase in chiusura, quando dice che le manca "l'intesa" col suo partner. Tale aspetto forse merita un maggiore approfondimento: suggerisco un aiuto da parte di un professionista qualificato, che potrebbe supportarvi per evitare che si consolidi una difficoltà che forse è sul nascere.
Cordiali saluti
Mi sembra sia diventato però per voi un problema per due ordini di ragioni:
- non mi sembra sia una scelta libera quella che lei fa, bensì dettata dal fatto che l'idea di avere un rapporto sessuale "la terrorizza": la soluzione che ha trovato a questo problema (ovvero l'evitamento del rapporto sessuale) da una parte la rassicura blandamente, dall'altra non le consente di mettere in discussione le sue aspettative negative;
- la situazione che si sta strutturando intorno a questa difficoltà (ad esempio, le idee legate al timore che vostro figlio vi veda) contribuisce a creare e mantenere uno stato di tensione conflittuale col suo partner che risulta incompatibile con la possibilità di "lasciarsi andare".
In particolare, mi ha colpito la frase in chiusura, quando dice che le manca "l'intesa" col suo partner. Tale aspetto forse merita un maggiore approfondimento: suggerisco un aiuto da parte di un professionista qualificato, che potrebbe supportarvi per evitare che si consolidi una difficoltà che forse è sul nascere.
Cordiali saluti
[#3]
Gentilissima,
il primo parto per una donna è sicuramente un'esperiienza forte soprattutto se è stato travagliato. Molto spesso ricominciare con un approccio meno diretto può essere d'aiuto, ma ancora più d'aiuto può essere parlarne con il proprio partner (non so se o ha già fatto!)
Per quanto riguarda il bambino che ha 6 mesi potreste trovare dei momenti da dedicare a voi, poichè è vero che siete diventati genitori ma non dimenticate che siete anche una coppia!
Cari saluti
il primo parto per una donna è sicuramente un'esperiienza forte soprattutto se è stato travagliato. Molto spesso ricominciare con un approccio meno diretto può essere d'aiuto, ma ancora più d'aiuto può essere parlarne con il proprio partner (non so se o ha già fatto!)
Per quanto riguarda il bambino che ha 6 mesi potreste trovare dei momenti da dedicare a voi, poichè è vero che siete diventati genitori ma non dimenticate che siete anche una coppia!
Cari saluti
Dr.ssa LARA PUGLISI
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 04/06/2010.
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