Insoddisfazione, depressione

Salve a tutti..Ho 22 anni e scrivo perchè non sappiamo più cosa pensare circa gli atteggiamenti di mia sorella. Mia sorella ha 29 anni,all'apparenza è una bella ragazza,intelligente,educata,simpatica,socievole..Ma in realtà da qualche anno a questa parte la sua situazione psicologica è molto precaria..Io non so se gli atteggiamenti che assume adesso siano dovuti al fatto che dai 14 ai 20 anni è stata legata ad un ragazzo ossessivo,geloso,che le impediva di vivere la sua adolescenza,fatto sta che adesso i suoi comportamenti ci stanno facendo preoccupare..Qualche anno dopo essersi lasciata con il ragazzo descritto precedentemente ha vissuto una storia d'amore appassionata di ben 5 anni conclusa per vari motivi legati a insoddisfazioni caratteriali reciproche;questa storia finita le ha portato crisi depressive e ha iniziato a sentirsi continuamente insoddisfatta.Dopo un po' ha conosciuto un nuovo ragazzo,e dopo un fidanzamento di un anno e mezzo e un aborto,per amore vero o presunto hanno deciso di sposarsi.Il tutto nel 2008.Inizialmente la situazione sembrava tranquilla..Poi è andata degenerando..Ieri abbiamo avuto in casa la rivelazione finale delle sue insoddisfazioni..Si sente una fallita nella vita,sostiene di essere morta nel giorno del suo aborto,che ormai lei non è + viva e andrà sempre peggiorando.Ogni qualvolta ha raggiunto un obiettivo,non è contenta.Voleva una casa diversa,l'ha avuta e non è contenta.Ha voluto la laurea,l'ha ottenuta con ottimi voti e non è contenta.Asserisce di volere una sua indipendenza nel matrimonio,indipendenza non condivisa dal marito..Vuole uscire con degli amici conosciuti da poco,senza neanche presentarli a lui che,avendo già di per se un carattere alquanto pesante,diventa geloso e petulante.Non si occupa della casa,quando lo fa è relativo e le pesa.Pensa solo a se stessa,non cura più il rapporto di coppia,affermando di non provare un'attrazione per lui,addirittura si sente mortificata,urtata dalle parole del marito e di quelle della suocera che la tratta come un'estranea che le ha rubato il figlio.Alle loro parole si sente inetta,stupida,ignorante e inutile,non solo x gli atteggiamenti che dicono che abbia,ma anche perchè non vuole figli per adesso.Ieri abbiamo cercato di farle capire che se non si trova con il marito,può sempre separarsi,la nostra casa è aperta ma prima di farlo deve pensare bene ai suoi sentimenti,sostiene di non sapere che fare,che provare,si sente confusa..Noi le abbiamo detto anche che per quanti difetti possa avere il marito,crediamo sia comprensibile la sua insofferenza circa il suo atteggiamento di strafottenza nei confronti del mantenimento di una casa e di queste libertà che lei vuole avere senza neanche farlo partecipe di queste amicizie nuove.Ha iniziato a sbraitare,ad urlare,a sbattere tutto a terra,quasi a diventare violenta..Finchè poi è quasi andata in trance..Senza parlare..Stando ferma sul letto..Ma stamattina,tutto come se niente fosse..Non sappiamo cosa fare..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, è difficile consigliarle cosa fare, come in ogni caso dove a chiedere aiuto non sia l'interessato ma qualcuno che gli è vicino. La richiesta d'aiuto, perché possa seguire un aiuto efficace, dev'essere dell'interessato. Ove questo non avvenga si parte già in svantaggio.
Potrebbe essere che sua sorella, effettivamente, non abbia ancora superato il trauma dell'aborto, che si sia depressa e che il suo atteggiamento sia peggiorato per questo. Ma come si fa a dirlo?
La cosa migliore sarebbe che si convincesse a fare almeno un consulto diagnostico, ma è probabile che non sia d'accordo, proprio perché, come ho detto, gli aiuti proposti dall'esterno spesso vengono respinti.
Forse, se tutti iniziaste a farle presente che dovrebbe farsi vedere, potrebbe servire a qualcosa.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Poco fa abbiamo deciso di riparlare con calma,senza alterarci troppo...Lei continua a sostenere di non sbagliare a comportarsi così, non si sente capita,pensa di essere diversa,pensa che siamo noi a non accettarla per quello che è,lei non ce la fa più a sostenere la maschera della moglie perfetta e della figlia perfetta...Noi le abbiamo spiegatoce non è così,che vogliamo la sua felicità e che per quanto riguarda il rapporto matrimoniale, non può non rifletterci bene, perché se si decide di andare avanti con questo grande passo,non può più tornare indietro e secondo noi ha bisogno di un aiuto, per capire se il suo problema è legato alla vita di coppia o ad un trauma personale.Solo trovando risposte alle sue domande può prendere una decisione serena.
Nella speranza che il marito accolga questa nostra proposta,ha deciso di accettare a sottoporsi ad un consulto,ma non sappiamo bene se rivolgerci ad uno psicologo o ad uno psichiatra.Cosa mi consiglia?Cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La felicità non si può dare dall'esterno, si può solo prenderla quando si è pronti.
Se ha accettato di fare un consulto, potete dirle di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta o a uno psichiatra. Se ci sarà bisogno dell'invio a un altro professionista, entrambi sapranno indirizzarvi.
Se il marito accetta, potrà essere d'aiuto, ma anche se non accetta andrà benissimo che sua sorella si sottoponga al consulto da sola.

Cordiali saluti