Desiderio omosessuale
Ho 36 anni felicemente sposato e padre di 2 bimbe, ma già da età adolescenziale avevo dei desideri omosessuali sporadici. Crescendo ho appunto conosciuto mia moglie, mi sono sposato e ho appunto una famiglia. Il desiderio era quindi quasi sparito, anche se a volte riemergeva. Sono sempre stato una persona abbastanza solitaria, non ho mai avuto amicizie particolarmente importanti (migliore amico) e la vita scolastica e sportiva mi prendeva tutto il tempo a disposizione. Nella vita lavorativa invece ho conosciuto una persona con cui sono subito andata daccordo: in poco tempo è diventato il mio riferimento (migliore amico e con lui mi confido su tutto e anche lui si trova molto bene con me e parliamo spesso anche dei suoi problemi), ci completavamo a vicenda sia come carattere che come decisioni (lui vive felicemete con la sua compagna e ha una marea di amici). Il mio pensiero omosessuale è aumentato e a volte cerco immagini su internet. Al momento il rapporto con mia moglie è un altalenante, facciamo sesso e mi piace, ma ci sono alcuni problemi di sintonia da parte mia. Per motivi di lavoro mi vedo sempre di più con il mio collega ed ultimamente il mio desiderio omosessuale è diventato quasi ossessivo: io al momento vorrei avere dei momenti intimi con il mio collega, lo sogno la notte, faccio molta fatica a reprimere questo mio desiderio. Io non desidero avere un vero e proprio rapporto con lui, vorrei però qualcosa di trasgresivo, trovarsi nudi e vedere cosa succede, magari non mi piace neanche, però il desiderio di provare è tanto, ossessivo e non riesco a reprimerlo. Non sò capire quindi se è solo un desiderio verso quella persona (il mio migliore amico) o se è bisessualità (però non sono attratto da altri e non desidero avere rapporti completi). Non sò più cosa fare e come comportarmi, stà di fatto che così è difficile andare avanti; non saprei poi con chi parlarne so non con lui visto che è il mio migliore amico, ma che reazione potrebbe avere? Non voglio rischiare di rovinare tutto. Aiutatemi a capire cosa mi sta succedendo e come fare a far sparire questo mio desiderio e vivere sereno con la mia famiglia come ho fatto fin'ora. Grazie
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Gentile Signore,
i nuclei omosessuali fanno parte della psiche di tutti, conoscerli e conoscersi, fanno parte del valore agiunto di ogni essere umano.
Più che parlare con il suo amico, le suggerirei di consultare un clinico esperto in sessuologia clinica, con cui chiarire se il suo è un desiderio represso che vuol venir fuori e trovare appagamento o, se può rimanere nell'immaginario e non destabilizzare la sua famiglia.
Auguri
ww.valeriarandone.it
i nuclei omosessuali fanno parte della psiche di tutti, conoscerli e conoscersi, fanno parte del valore agiunto di ogni essere umano.
Più che parlare con il suo amico, le suggerirei di consultare un clinico esperto in sessuologia clinica, con cui chiarire se il suo è un desiderio represso che vuol venir fuori e trovare appagamento o, se può rimanere nell'immaginario e non destabilizzare la sua famiglia.
Auguri
ww.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Sinceramente penso sia altrettanto strano e destabilizzante comunicare alla mia famiglia che vado da un clinico senza dire perchè; per questo non l'ho ancora fatto. Purtroppo fino a questo momento pensavo di conoscere abbastanza bene questo lato di me e gestirlo,reprimerlo, ma non sò se è per il momento altalenante con mia moglie o se è per l'attrazione che ho verso di lui quando lo vedo, che al momento faccio molta fatica a reprimerlo e ho pauro che sia sempre peggio, almeno fino a quando non prendo una qualsiasi decisione per cercare di liberarmi di questo peso.
[#3]
Le decisioni vanno elaborate e dopo agite, reputo meno destabilizzante una chiaccherata con un terapeuta. Nella fase in cui si trova non è semplice comprendere cosa viene prima e dopo, tra difficoltà coniugali ed attrazione per il suo amico, ma non credo importi, credo più utile un percorso chiarificatore.
[#4]
Gentile utente,
leggendo le sue parole credo realmente che la strada più serena potrebbe essere non quella di reprimere i suoi pensieri ma lasciare che questi vengano fuori in un ambiente protetto quale appunto quello terapeutico.
Sicuramente queste fantasie attivano in lei sentimenti contrastanti quale desiderio ma anche paura,poterne capire il senso e darne anche una spiegazione potrebbe sicuramente aiutarla a superare la sua difficoltà e magari anche il pensiero ossessivo che riferisce in fondo a questi desideri.
Non si tratta di arrivare ad una verità quale appunto capire se lei è omosessuale o meno quanto piuttosto cercare di affrontare questi pensieri cercando di comprenderli e dandone anche un senso.
Questo potrebbe anche servirle per richiedere una consulenza specialistica senza necessariamente avere il timore che la sua famiglia possa giudicarla per la sua scelta. Alle volte molte reazioni degli altri sono personali interpretazioni che in quanto tali non necessariamente corrispondono a realtà; per cui se lei dovesse sentirne il bisogno troverà sicuramente la possibilità di spiegare alla sua famiglie le sue ragioni.
saluti
leggendo le sue parole credo realmente che la strada più serena potrebbe essere non quella di reprimere i suoi pensieri ma lasciare che questi vengano fuori in un ambiente protetto quale appunto quello terapeutico.
Sicuramente queste fantasie attivano in lei sentimenti contrastanti quale desiderio ma anche paura,poterne capire il senso e darne anche una spiegazione potrebbe sicuramente aiutarla a superare la sua difficoltà e magari anche il pensiero ossessivo che riferisce in fondo a questi desideri.
Non si tratta di arrivare ad una verità quale appunto capire se lei è omosessuale o meno quanto piuttosto cercare di affrontare questi pensieri cercando di comprenderli e dandone anche un senso.
Questo potrebbe anche servirle per richiedere una consulenza specialistica senza necessariamente avere il timore che la sua famiglia possa giudicarla per la sua scelta. Alle volte molte reazioni degli altri sono personali interpretazioni che in quanto tali non necessariamente corrispondono a realtà; per cui se lei dovesse sentirne il bisogno troverà sicuramente la possibilità di spiegare alla sua famiglie le sue ragioni.
saluti
Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.2k visite dal 01/06/2010.
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