Dimenticare un ragazzo

7 mesi fa mi sono lasciata con il ragazzo con cui stavo da 3 anni e mezzo,e che conosco da 10 anni.Ho passato una vita con il mio gruppo di amici di cui lui faceva parte e da cui inevitabilmente mi sono allontanata,quindi immaginatevi come ci si sente a dover affrontare una doppia perdita.Ho deciso io di lasciarlo perchè ho capito di aver bisogno di una persona più attenta ai miei bisogni,meno superficiale e l'ho trovato in un altro ragazzo,conosciuto successivamente,con cui purtroppo sono in stand by,perchè non riesco a dimenticare questo amore.E' stato il mio grande amore.Mi manca molto e non riesco ad affrontare questo senso di perdita,non so se mi manca lui o un bel contorno di cui faceva parte.So che dovrei evitare di sentirlo e vederlo il più possibile,ma a volte non trovo motivi per andare avanti e ricado nella telefonata.Mi ripeto che stare male è normale,io poi ho un carattere tale per cui soffro molto il distacco.Possibile sia davvero questo il motivo?aver condiviso una vita ed essere mangiati dal senso di perdita,possono essere davvero la causa di questo mio andare a rilento?Sette mesi sono lunghi e io a volte mi sento crollare davanti a tutto questo,davanti a lui che mi dice che cambierà ed io che continuo a non fidarmi.E' tutto nelle mie mani ed io ho una forte paura di svegliarmi e capire di aver sbagliato tutto,ma che sia troppo tardi.Nessuno ti dice quale sia la scelta giusta,ma questi alti e bassi continui possono essere una spia d'allarme,oppure devo solo farmi forza un altro pò?
Oggi ho perso di vista l'obbiettivo.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Lei ha fatto una scelta "di testa" derivante dal rispetto dei suoi bisogni affettivi, ma i sentimenti hanno tempi diversi ...sono loro a ribellarsi alla sua decisione di dimenticare, forse si tratta di accettare che questa persona
ha fatto parte della sua storia e di decidere se il rapporto di fiducia che vi legava sia definitivamente compromesso, oppure no.
I nostri sentimenti hanno bisogno di essere ascoltati, non di essere messi a tacere senza per questo perdere il contatto con la realtà evitando di alimentare aspettative illusorie.
Coridalmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie della risposta.
Io non ero felice,ecco perchè l'ho lasciato.So' che la scelta è stata giusta,ero davvero soffocata.
Sentivo di essere l'unica a remare e vedevo che lui non capiva i miei disagi,anche se provavo a comunicarglieli.
Ma nonostante ciò,continua a fare male e non capisco come uscirne.
Io credo che il rapporto sia compromesso,è il mi cuore che non vuole accettarlo.
E mi guardo intorno vedendo che tutti vanno avanti,è demoralizzante in giorni come questo.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara Utente

Come lei stessa scrive, ha subìto una "doppia perdita". La prima perdita, quella del fidanzato, è stata una perdita voluta, una scelta che considera giusta e sulla quale non mi sembra sia disposta a tornare indetro.
La seconda perdita, quella del gruppo di amici, non era prevista nè voluta, è stata una conseguenza della scelta di chiudere con il fidanzato.
Lei scrive "non so se mi manca lui o un bel contorno di cui faceva parte", ma poi di fatto in molti punti del suo messaggio fa capire di essere più propensa, anche se forse non del tutto consapevolmente, per la seconda possibilità. Sbaglio?
E' assolutamente comprensibile che, di fronte a questa dopia perdita, lei stia vivendo un momento di smarrimento, di confusione, e di sofferenza. Se ritiene che sia troppo demoralizzante lo stare ferma, mentre "tutti vanno avanti", provi ad affrontare il problema con uno psicologo, ma non si aspetti di sentirsi dire se ha fatto o no la scelta giusta: la risposta a questa domanda lei la sa già.

I miei migliori auguri
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dr.ssa Spera,
la ringrazio per la risposta.
Sa credo che l'unica cosa che mi serve non sia sapere se la scelta sia giusta o sbagliata,come dice lei,quello già lo conosco,ma essere confortata sul fatto che il dolore,anche molto forte e anche se si è stati la parte che ha deciso per la rottura,sia normale.
Probabilmente a volte scordo i motivi che mi hanno portato a quella decisione ed idealizzo il mio rapporto,anche perchè ancora non posso immaginarmi felice con qualcun'altro.

E' davvero questione di forza di volontà.

Secondo lei,quando si sente che si sta 'guarendo'?Da cosa si capisce?
Credo che le indicazioni temporali siano totalmente inutili,dato che variano da persona a persona.Ma ci saranno dei 'sintomi' che ti fanno capire che stai andando avanti,anche se lentissimamente.

Grazie in anticipo.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Il dolore è assolutamente normale anche per chi ha preso la decisione della fine del rapporto, anzi è forse maggiore per chi decide rispetto a chi subisce proprio perchè si è continuamente tentati di tornare indietro, di ripensarci, di provare un'ultima volta.
Come capire se si sta "guarendo"? Le sembrerà forse banale, ma quando smetterà di porsi questa domanda, sarà perchè avrà trovato la risposta.

Cordiali saluti