Difficile rapporto con genitori

Salve , vi contatto perchè avrei bisogno di un parere esterno per valutare la mia situazione familiare;
ho 26 anni e 5 anni fà il peggio è cominciato ,quando ho iniziato a soffrire di problemi legati all ansia,l insonnia e allo stress, allora lavoravo in unfficio di contabilità con grandi responsabilità.Col passare dei mesi la situazione peggiorava in quanto andavo a lavoro veramente stremata dal sonno e iniziai svariate cure;Ho conosciuto nel momento piu buio della mia un ragazzo stupendo che nonostante tutte lemie problematiche mi ama tantissimo e mi fa sentire al sicuro, e in accordo con lui circa 4 anni fa abbiamo deciso di andare a convivere, lui si occupava e si occupa tutt ora di me, in tutto per tutto nonostante abbia la mia stessa età, e in accordo ho deciso di abbandonare il lavoro per potermi curare e stare un po lontano dallo stress; Da quel momento in poi i miei genitori, (con cui ho sempre avuto un difficile rapporto) , hanno inziato a ripetermi continuamente che dovevo cercarmi un lavoro, nonostante il mio ragazzo non mi abbia mai fatto mancare nulla, e questa è diventata una vera e propria ossessione;io in questo tempo trascorso con lui ho apprezzato tantissimo cosa vuol dire avere i propri tempi,dedicarmi a discipline artistiche, cucire,leggere, e loro mi hanno sempre fatto sentire in colpa del fatto che avessi deciso di fare una vita del genere come la chiamino loro.Purtoppo la mia ansia con gli anni non è affatto migliorata, mentre il rapporto con il mio lui è diventato sempre piu bello.
Purtoppo un anno fa la famiglia del mio lui in seguito alla crisi ha cambiato totalmente tenore di vita , e hanno deciso di vendere la nostra casa(che era di sua proprietà) e siamo andati in affitto per un anno, eravamo veramente sereni, magari non avevamo molto,in quanto il mio ragazzo ha cambiato diversi lavori, ma pur sempre lavorando e prendendosi cura di me.finchè abbiamo dovuto lasciare la casa in affitto in quanto sarebbe stata affittata alla sorella della donna che ce l affittava in quanto aveva ottenuto il trasferimento di lavoro nella ns. città, quindi ci siamo ritrovati io e il mio ragazzo senza una casa, in quanto in una settimana abbiamo dovuto traslocare e per entrare in una nuova casa in affitto servivano ben 3500 di caparra e mensilità che noi al momento non avevamo in quanto è stata una situazione imprevista allora ho chiesto ai mieigenitori se mi anticipavano i soldi della caparara per entrare nella nuova csa,loro hanno deciso di testa loro di regalarmi adirittura una casa, una cosache non mi sarei mai aspettatta da loro, e prea dall euforia ho accettato, mi sembravav un bel gesto,ecosi è successo.Ora mio babbo con fa altro ke costrengrmi a lavorare,non rispetattando le scelte fatte da me e ilmio compagno, al punto di costringermi a fare un colloquio per un lavoro tramite loro amici.sto male mi angosciano, l ansia aumenta, ma nn socome fare,sono adulta dovrei decidere io per la miavita e ho forti sensi di colpa aiuto
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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile utente,
esistono diverse motivazioni capaci di suscitare la sensazione oggettiva di ansia, leggendo quanto scritto mi sembra che le sue difficoltà possano essere in qualche modo legate alle aspettative.
Sia a lavoro che in famiglia, sembrerebbe che lei si senta in difficoltà ogni qual volta non riesce a soddisfare le aspettative che gli altri nutrono nei suoi riguardi.
Questo potrebbe a sua volta essere responsabile dei sensi di colpa che derivano dal mancato raggiungimento di questi standard.
La sua relazione amorosa si differenza dalle altre in quanto probabilmente la fa sentire a suo agio e quindi anche capace di esprimersi per quello che sente e che desidera fare. La dimostrazione di ciò deriva dalla constatazione che all'interno di questo ambito lei non è ansiosa anzi tutto il contrario.
La domanda che le rivolgo è di capire quanto sia importante per Lei non cercare di deludere gli altri e in particolare i suoi genitori.

Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottoressa Signa,la ringrazio tanto per la tempestiva risposta,penso che lei abbia colpito nel segno, la mia inadeguatezza è sempre derivata dalle aspettative dei miei familiari, mia mammma soffre di depressione da molto tempo, e forse questo ha fatto si che io non le potessi mai dire di no;io sono cosciente di tutto questo ma nonostante tutto loro su di me hanno un influenza devistante, vorrei sapere da lei dottoressa come si fà a non sentirsi cosi male e a sentirmi una donna, perchè sono una donna ormai, e non vorrei che mi dicessero cosa devo e non devo fare, molto volte ho parlato a loro di queste cose, avendo un effetto del tutto contrario, anche il mio compagno non sà come comportarsi ormai, perchè soffre a vedermi soffrire ma sà che solo parole pesanti o scomode potrebbero liberarmi da qwuesta soluzione, e non vorrebbe che si complicasse ancora di piu la situazione se si mettesse in mezzo.
E' come se loro non volessero accettare che mi sono ammalata, sanno che prendo medicinali ormai da molti anni, ma nonostante cio mia mamma vorrebbe vedermi come prima, non sovrappeso, attiva , indipendente, ipercurata, ma a me di queste cose non me ne importa nulla, tutto quello che cercavo l ho trovato.
Come se non bastasse ho percepito da diversi discorsi che i miei genitori attribuiscono la mia depressione e ansia al mio ragazzo, dicendo che mi da delle abitudini sbagliate, e non pensando che magari la prima volta che mi sono sentita veramente amata e mi sono rilassata è venuto tutto lo schifo a galla dei problemi della mia infanzia.non è giusto tutto cio!
Secondo lei ho fatto bene a farmi comprare la casa?non avrei mai pensato che ci fossero dei ricatti morali dietro, pensavo l avessere fatto per la mia tranquillità.
E come fare a fargli capire che ormai non sono piu una bambina?E' vero purtoppo soffro di questi disturbi, ma non mi va di passare come un caso clinico solo perchè ho i miei interessi all intern delle mure domestiche...

La rigrazio
[#3]
Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile utente,
comprendo la sua sofferenza e il suo stato d'animo; in generale penso che le potrebbe giovare molto intraprendere un percorso di tipo psicoterapeutico per darle l'opportunità di esprimersi secondo le sue esigenze.
Ritengo che forse le continue richieste da parte dei suoi genitori, in particolare di sua madre, possono essere riconducibili ad una preoccupazione di sua madre che avendo un trascorso di tipo depressivo in qualche modo potrebbe essere preoccupata per lei circa e la possibilità a sua volta che lei sviluppi una sintomatologia simile a quella di sua madre.
Probabilmente i suoi familiari le hanno fatto il regalo della casa non per ricattarla moralmente ma perchè le volevano fare questo dono.
Leggendo quanto scrive, mi sembra di capire che la sua incapacità nel gestire le sue emozioni e la difficoltà di affermare con chiarezza e convinzione le proprie idee abbia nel tempo portato come conseguenza l'aumento di peso.
In qualche modo, il cibo potrebbe essere stato per lei un rifugio per evitare la sofferenza, l'ansia che la circondavano.
Riuscire a esprimere le proprie emozioni attraverso lo sviluppo di capacità assertive ossia con convinzione, senza porsi in modo aggressivo o passivo potrebbe esserle utile anche per alleviarle l'ansia.
infine vorrei semplicemente dirle che non esistono giudizi se non quelli che diamo a noi stessi. Siamo noi i giudici di noi stessi! Agisca per quello che sente per se e non per quello che gli altri si aspettano da lei.

un saluto
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