Necessità di controllo
Gentili medici,
sono una ragazza di 23 anni con una vita apparentemente serena; potrei essere una persona felice se non fosse per le mie insopportabili ossessioni e paure. Per stare "bene" ho bisogno di continue conferme, non riesco a tollerare i cambiamenti, anche se minimi. Ho una costante paura che il mio partner cambi i suoi sentimenti per me, che possano capitare incidenti o malattie ai miei cari, che le mie amiche non mi considerino più o ce l'abbiano con me. Durante la giornata attuo anche comportamenti compulsivi (percorro SEMPRE la stessa strada per tornare a casa, quando salgo le scale tocco SEMPRE punti specifici della ringhiera e del muro, fumo SEMPRE la sigaretta che si trova più a destra del pacchetto, quando passo dal corridoio tocco SEMPRE punti specifici del mobile e del muro, ecc.). Questi comportamenti non mi servono per sedare l'ansia bensì sono dei "rituali" che servono-secondo la mia mente-a prevenire eventuali "disgrazie" o cose simili; sono totalmente conscia che non è così, ma non riesco a smettere, non voglio smettere; ho bisogno di controllare tutto, e questi miei gesti mi danno la falsa illusione di poterlo fare. Grazie infinite a chi vorrà aiutarmi. Cordiali saluti
sono una ragazza di 23 anni con una vita apparentemente serena; potrei essere una persona felice se non fosse per le mie insopportabili ossessioni e paure. Per stare "bene" ho bisogno di continue conferme, non riesco a tollerare i cambiamenti, anche se minimi. Ho una costante paura che il mio partner cambi i suoi sentimenti per me, che possano capitare incidenti o malattie ai miei cari, che le mie amiche non mi considerino più o ce l'abbiano con me. Durante la giornata attuo anche comportamenti compulsivi (percorro SEMPRE la stessa strada per tornare a casa, quando salgo le scale tocco SEMPRE punti specifici della ringhiera e del muro, fumo SEMPRE la sigaretta che si trova più a destra del pacchetto, quando passo dal corridoio tocco SEMPRE punti specifici del mobile e del muro, ecc.). Questi comportamenti non mi servono per sedare l'ansia bensì sono dei "rituali" che servono-secondo la mia mente-a prevenire eventuali "disgrazie" o cose simili; sono totalmente conscia che non è così, ma non riesco a smettere, non voglio smettere; ho bisogno di controllare tutto, e questi miei gesti mi danno la falsa illusione di poterlo fare. Grazie infinite a chi vorrà aiutarmi. Cordiali saluti
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Gentile ragazza, da quello che racconta sembra evidente una grossa componente ossessiva che dovrebbe essere gestita tramite specialista.
ci sono interventi psicoterapeutici specifici che agiscono su questi comportamenti disfunzinali e non ci sono consigli on line che possno aiutarla se non farle comprendere la necessità di non provarci da sola. ogni tentativo errato peggiorerebbe il problema.
gli interventi di elezione sono quelli di tipo comportamentale,strategico,sistemico.
saluti
ci sono interventi psicoterapeutici specifici che agiscono su questi comportamenti disfunzinali e non ci sono consigli on line che possno aiutarla se non farle comprendere la necessità di non provarci da sola. ogni tentativo errato peggiorerebbe il problema.
gli interventi di elezione sono quelli di tipo comportamentale,strategico,sistemico.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
>>> Questi comportamenti non mi servono per sedare l'ansia bensì sono dei "rituali" che servono-secondo la mia mente-a prevenire eventuali "disgrazie" o cose simili
>>>
Gentile ragazza, i rituali preventivi servono esattamente a sedare l'ansia, attraverso l'illusione di certezza data dalla ripetitizione. Qualsiasi rito serve per rassicurare chi lo svolge.
L'ansia del'ossessivo non è evidente come quella del fobico o del panicante, ma sempre ansia è. Tant'è vero che i disturbi ossessivo/compulsivi sono classificati come disturbo d'ansia.
Se il suo problema la fa soffrire, segua il suggerimento del collega e cerchi un aiuto specialistico adeguato, prima che si aggravi ulteriormente.
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, i rituali preventivi servono esattamente a sedare l'ansia, attraverso l'illusione di certezza data dalla ripetitizione. Qualsiasi rito serve per rassicurare chi lo svolge.
L'ansia del'ossessivo non è evidente come quella del fobico o del panicante, ma sempre ansia è. Tant'è vero che i disturbi ossessivo/compulsivi sono classificati come disturbo d'ansia.
Se il suo problema la fa soffrire, segua il suggerimento del collega e cerchi un aiuto specialistico adeguato, prima che si aggravi ulteriormente.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Gentili medici, grazie per le tempestive risposte. Sto già seguendo una psicoterapia (la mia psicoterapeuta è una cognitivista) da circa 7 mesi (una seduta a settimana), ma non mi pare di aver ottenuto dei risultati per quanto riguarda queste ossessioni, l'unico cambiamento che ho riscontrato è una maggiore consapevolezza di esse. Mi spiego meglio: in pratica ho capito QUALI sono i miei atteggiamenti sbagliati e PERCHE' li attuo ma non ho ancora capito COME riuscire a gestirli, proprio non ci riesco...mi sembra addirittura più difficoltoso di prima. Grazie ancora
[#5]
Utente
Gentile DR. De Vincentiis,
no, nessuna tecnica comportamentale, solo uno schema (denominato ABC) da compilare, dove: C= emozione provata, B= pensiero logico immediato, A= evento scatenante. Durante le sedute parliamo di ciò che mi accade e di come lo gestisco emotivamente; le sedute non seguono un "filo logico" ma sono una specie di analisi di come io affronto ciò che mi capita durante la settimana. La psicoterapeuta mi dice continuamente che reagisco così per questo mio bisogno di controllare tutto, di non riuscire ad accettare eventi che cambierebbero, anche minimamente, l'ordine che cerco di mantenere...ma io questo l'ho capito, e da un po'! Io vorrei sapere come fare per stare bene, per porre fine a tutte queste mie ossessioni. Dal momento che non ho intenzione di cambiare psicoterapeuta poichè ormai ho iniziato un percorso (che oltretutto è costato moltissimo), cosa posso dirle, senza criticare il suo metodo, che non ho bisogno di sapere il perchè delle mie ossessioni ma il COME fare a sconfiggerle? Grazie infinite
no, nessuna tecnica comportamentale, solo uno schema (denominato ABC) da compilare, dove: C= emozione provata, B= pensiero logico immediato, A= evento scatenante. Durante le sedute parliamo di ciò che mi accade e di come lo gestisco emotivamente; le sedute non seguono un "filo logico" ma sono una specie di analisi di come io affronto ciò che mi capita durante la settimana. La psicoterapeuta mi dice continuamente che reagisco così per questo mio bisogno di controllare tutto, di non riuscire ad accettare eventi che cambierebbero, anche minimamente, l'ordine che cerco di mantenere...ma io questo l'ho capito, e da un po'! Io vorrei sapere come fare per stare bene, per porre fine a tutte queste mie ossessioni. Dal momento che non ho intenzione di cambiare psicoterapeuta poichè ormai ho iniziato un percorso (che oltretutto è costato moltissimo), cosa posso dirle, senza criticare il suo metodo, che non ho bisogno di sapere il perchè delle mie ossessioni ma il COME fare a sconfiggerle? Grazie infinite
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Gentile ragazza, con calma ed educazione, ovviamente, ma semplicemente dicendoglielo. In fondo è responsabilità del terapeuta aiutarla, la sua in questo caso è dare feedback e far presente se il cambiamento desiderato sta avvenendo oppure no. Non ha bisogno di criticare il metodo, basta far presente, e con chiarezza, che il suo disturbo è ancora lì.
Per sconfiggere le ossessioni, in psicoterapia si devono assegnare prescrizioni comportamentali precise, le sole riflessioni possono non essere sufficienti.
Cordiali saluti
Per sconfiggere le ossessioni, in psicoterapia si devono assegnare prescrizioni comportamentali precise, le sole riflessioni possono non essere sufficienti.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.8k visite dal 28/05/2010.
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Approfondimento su Ansia
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