Uno ogni due mesi
ho 41 anni. Da alcuni anni soffro di attacchi di panico che si presentano uno ogni due mesi. L'ultimo l'ho avuto 20 giorni fa ed è stato abbastanza violento (ero al volante ed è stato molto difficile arrivare a casa). Da quel momento prendo 12/13 gocce di alprazig 0,75 due volte al giorno su prescriozione del mio medico di base; prima le prendevo solo al bisogno. Il mio problema è che da 3 anni circa ho avuto problemi con il lavoro ed attualmente ho problemi finanziari. Quando ho del denaro mi sento più tranquillo e tutto scompare. Non sono assolutamente depresso per chè amo la vita e mi piace tutto ciò che ho intorno; ripeto il mio è solo un problema finanziario ed ho l'ansia di non pagare le scadenze. Vi chiedo gentilmente: devo continuare a prendere l'alprazig? E a chi devo rivolgermi: ad uno psicologo, psichiatra o neurologo? GRAZIE. BUONA GIORNATA
[#1]
Buongiorno,
da quanto mi è possibile capire, anche dagli elementi da Lei descritti, gli attacchi di panico di cui soffre sembrano comunque sempre essere connessi con delle problematiche psicologiche (ansia rispetto al lavoro, al denaro, al non pagare ecc.)
Queste idee sono senz'altro fonte di stress per tutti (e purtroppo molto comuni in questi momenti non facili anche dal punto di vista economico), ma è importante non sottovalutarli: infatti il rischio è che la mancanza di denaro provochi gli attacchi di panico, i quali le impediscano anche di risolvere la situazione lavorativa, innescando così un circolo vizioso destinato certamente a non risolversi da solo!
Pertanto Le consiglio di contattare uno psicologo (anche presso ospedali pubblici) e concordare con lui l'inizio di una terapia o di un percorso di supporto. I farmaci (normalmente dati dallo psichiatra) possono senz'altro aiutarla, ma purtroppo non sono sufficienti se alla base ci sono problemi di natura psicologica. Lascerei perdere il neurologo, che in genere si occupa di problematiche nel funzionamento cerebrale ma a livello fisico.
In bocca al lupo
da quanto mi è possibile capire, anche dagli elementi da Lei descritti, gli attacchi di panico di cui soffre sembrano comunque sempre essere connessi con delle problematiche psicologiche (ansia rispetto al lavoro, al denaro, al non pagare ecc.)
Queste idee sono senz'altro fonte di stress per tutti (e purtroppo molto comuni in questi momenti non facili anche dal punto di vista economico), ma è importante non sottovalutarli: infatti il rischio è che la mancanza di denaro provochi gli attacchi di panico, i quali le impediscano anche di risolvere la situazione lavorativa, innescando così un circolo vizioso destinato certamente a non risolversi da solo!
Pertanto Le consiglio di contattare uno psicologo (anche presso ospedali pubblici) e concordare con lui l'inizio di una terapia o di un percorso di supporto. I farmaci (normalmente dati dallo psichiatra) possono senz'altro aiutarla, ma purtroppo non sono sufficienti se alla base ci sono problemi di natura psicologica. Lascerei perdere il neurologo, che in genere si occupa di problematiche nel funzionamento cerebrale ma a livello fisico.
In bocca al lupo
Dr.ssa Chiara Facchetti
Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. iscriz. 03/12625)
www.milanopsicologa.it
[#2]
(..)Quando ho del denaro mi sento più tranquillo e tutto scompare (..)
Gentile utente, indipendentemente dall'oggettività o meno di un problema, mancanza di denaro (ansia) presenza di denaro(non ansia), resta il fatto che se tali livelli di ansia diventano ingestibili allora il vero problema sta nella difficoltà di gestire i propri vissuti emotivi in corrisopndenza di eventi esterni.
ecco l'importanza di un supporto psicologico, seppur associato ai farmaci. (psicologo-psicoterapeuta e psichiatra) sono gli specialisti di elezione.
saluti
Gentile utente, indipendentemente dall'oggettività o meno di un problema, mancanza di denaro (ansia) presenza di denaro(non ansia), resta il fatto che se tali livelli di ansia diventano ingestibili allora il vero problema sta nella difficoltà di gestire i propri vissuti emotivi in corrisopndenza di eventi esterni.
ecco l'importanza di un supporto psicologico, seppur associato ai farmaci. (psicologo-psicoterapeuta e psichiatra) sono gli specialisti di elezione.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 27/05/2010.
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