Non comunico emozioni fisiche e sessuali

Gentile psicologo,
ho 29 anni. Fin dall'adolescenza non piaccio alle donne. Non mi è mai capitato di capire che una ragazza si sentisse attratta da me e tantomeno nessuna mi si è mai dichiarata. Anzi, alcune volte mi è pure capitato che ragazze mi dicessero che ero brutto. Ogni volta che negli ultimo quindici anni ho corteggiato una ragazza o le ho chiesto di uscire sono stato puntualmente respinto. A ciò si aggiunge il fatto che sono sottopeso (175 cm x 57) kg e questo non aiuta certo, anche se gli esami non hanno evidenziato alcuna malattia. Ciò comporta anche che io sembri più giovane e questo non aiuta, almeno fino a quando non avrò 40/50 anni.
Ora non penso di fare proprio schifo e di essere bruttissimo, ma sono convinto di una cosa peggiore: essere del tutto indifferente alle donne e non comunicare loro alcuna emozione, soprattutto dal punto di vista fisico e sessuale. Questo è confermato dal fatto che tutte le ragazze che frequento mi trovano simpatico, intelligente, ma mai nessuna si trova attratta fisicamente da me. Tutte le ragazze mi vedono al più come un amico simpatico con cui si sta bene insieme, ma che non suscita alcun desiderio sessuale. Lo so che sembra la solita frase retorica, ma vi assicuro che è così, altrimenti non vi scriverei. Ormai è diventato un automatismo: una donna non può sentirsi fisicamente attratta da me e tra me e un altro uomo sceglierebbe sempre l'altro, chiunque esso sia. Sono cosciente che questa mia idea può sembrare quasi una credenza popolare o, addirittura, una predestinazione tipica di della tragedia greca. Ma posso garantire per la mia totale secolarizzazione e il mio totale approccio illuministico alla vita. Quindi niente implicazione metafisiche: io non piaccio perchè il mio corpo, sia nella sua virilità sia esteticamente, non piace. e io ora non riesco più a sopportare questa totale indifferenza dell'altro sesso. Mai una volta che una ragazza abbia fatto un gesto che indicasse un interesse sentimentale, fisico, erotico, sessuale, carnale per me. Mai. Solo amicizia e simpatia. E tutte le ragazze con cui ci provo, anche quelle che sembrano più interessate a me e più vicine ai miei interessi e ai miei gusti continuano a respingermi. Tutte. Non è un'esagerazione. L'ultima ragazza con cui sono uscito, diceva che ero un bel tipo, ma quando ci siamo baciati, mi ha detto che non dovevo farlo perchè lei mi vede come un amico (perchè usciva da sola con me allora? BHO). Inoltre, ha aggiunto che non ha provato proprio nulla nel baciarmi e che non proverà mai nulla per me, a conferma della mia tesi. Questi rifiuti che si perpetrano da 29 anni mi portano ad avere sempre meno fiducia in me stesso, alla masturbazione quotidiana di fronte a squallidi filmati porno e a recarmi frequentemente da prostitute per soddisfare le mie pulsioni sessuali. Ultimamente è nata in me la convinzione della mia inutilità biologica (che influenza inevitabilmente anche la mia vita sociale) accompagnata anche da pensieri suicidi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, facciamo un piccolissimo bilancio di quanto dice.

Dalla parte "passivo" mi pare che lei abbia delle convinzioni erronee, come quelle che l'uomo per piacere alle donne debba essere fisicamente attraente, che le donne si dovrebbero dichiarare agli uomini, oppure che se una donna è nostra amica ciò dovrebbe necessariamente sfociare in qualcos'altro.
L'incapacità di avere contatti affettivi con l'altro sesso, dopo tanti anni, l'ha fatta deprimere, tanto da arrivare a elaborare pensieri suicidi.

D'altra parte, nell'"attivo", ci metterei il fatto che lei comunque è riuscito a farsi avanti con le donne. "Ci ha provato", anche se ne è stato respinto. E non è cosa da poco.

Il suo problema potrebbe stare più nel "come" che nel "perché". Se così fosse, il primo passo, quello di farsi avanti, e che opprime tanti altri giovani, lei l'avrebbe già superato. Se non si sta facendo avanti ora, potrebbe essere a causa della rinuncia depressiva che dopo è sopraggiunta.

In questo caso dovrebbe lavorare sulle sue strategie per relazionarsi con l'altro sesso. Un modo per farlo è rivolgersi a uno psicologo, facendosi aiutare e imparare ciò che ancora le manca.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com