Ansia e volgia di non vivere
Ho avuto un tumore alla testa 10 anni fa e ancora tanti problemi di salute poi ho scoperto di avere il cancro al seno:Ho fatto la chemio la radio e ho affrontato tutto con pazienza anzi i medici si meravigliavano perchè ero sempre allegra Ma ora dopo due anni non c'è la faccio più a vivere mi chiedo a cosa mi è servito lottare se la vita poi mi è così ostile:Ho paura di ammalarmi di nuovo e di ritrovarmi sola:Perchè è così pian piano tutti si allontanano da te pensano che stai bene e non hai bisogno di loro.resti sola con le tue angosce e con mille cose da fare e che non vorresti fare.A cosa serve lottare se non hai amore?
Penso sempre faccio un bel volo e non soffro più,anche se faccio qualcosa che mi piace mi dico lascia tutto e fai il dolce volo.
Penso sempre faccio un bel volo e non soffro più,anche se faccio qualcosa che mi piace mi dico lascia tutto e fai il dolce volo.
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Gent.le Sig.ra, credo che rischiare di perdere la vita ed affrontare la battaglia a testa alta le abbia insegnato a dare un senso alla sua esperienza, riuscendo ad apprezzare la vita per quello che è davvero: un dono.
Dalle sue parole traspare un senso d'inutilità, di demotivazione e disorientamento che colpisce e pone delle domande sul senso profondo della nostra esistenza.
Io provo a girarle la domanda: a cosa è servito a lei lottare? Qual'è il significato che attribuisce alla esperienza? Cos'è che la fa soffrire in questo momento?
La solitudine o la difficoltà a trovare un senso alla sua storia? E se fossero gli altri ad aver bisogno di lei? Non crede che potrebbe offrir loro quel sostegno che lei stessa ha ricevuto?
Se lei è riuscita ad affrontare con il sorriso le sue difficoltà, perché ora che le ha superate sta consentendo alla paura di costruire una gabbia intorno a lei?
Le mie domande sono solo un modo per offrirle qualche spunto di riflessione nella speranza che la sua allegria le consenta di ritrovare l'entusiasmo nei confronti della vita.
Cordialmente
Dalle sue parole traspare un senso d'inutilità, di demotivazione e disorientamento che colpisce e pone delle domande sul senso profondo della nostra esistenza.
Io provo a girarle la domanda: a cosa è servito a lei lottare? Qual'è il significato che attribuisce alla esperienza? Cos'è che la fa soffrire in questo momento?
La solitudine o la difficoltà a trovare un senso alla sua storia? E se fossero gli altri ad aver bisogno di lei? Non crede che potrebbe offrir loro quel sostegno che lei stessa ha ricevuto?
Se lei è riuscita ad affrontare con il sorriso le sue difficoltà, perché ora che le ha superate sta consentendo alla paura di costruire una gabbia intorno a lei?
Le mie domande sono solo un modo per offrirle qualche spunto di riflessione nella speranza che la sua allegria le consenta di ritrovare l'entusiasmo nei confronti della vita.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 26/05/2010.
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