Disturbi d'ansia e panico

salve,innanzitutto vi ringrazio per il tempo che dedicherete a me.
Circa tre anni fa mentre mi trovavo in pizzeria con la mia famiglia fui colpito da un malore bruttissimo,mi sembrava di morire ,di non respirareed ero molto nervoso e agitato....fui portato in ospedale,i dottori dopo aver fatto i prelievi e tutti gli esami di routine mi disserò che sicuramente era stato un attacco di panico!
da quel giorno mi è cambiata la vita.dopo ho avuto disturbi come sensi di svenimento,giramenti di testa,dolori al petto,paura di impazzire,tremore,sensi di non respiro o affanno,avevo paura di andare a lavoro nel caso mi sarei sentito male e non ci sarebbe stato nessuni a soccorrermi e questi sintomi si accentuavano nei luoghi affollati o chiusi.Ho poi contattato uno psicologo che mi ha diagnosticato disturbi d'ansia e attacchi di panico,mi ha prescritto dei farmaci che o preso per due mesi circa,le mie condizioni sono leggermente migliorate ma poi non sono più tornato da lui perchè avevo paura di essere dipendente dei psicofarmaci mi sono rivolto quindi ad un omiopata che mi ha curato per circa un anno.Ho avuto ancora dei miglioramenti e quindi ho lasciato anche le cure omeopatiche pensando di farcela da solo.Questi disturbi si sono allegeriti ma non mi sono mai passati del tutto.SONO stato un anno ancora senza assumere farmaci di alcun tipo ma ora da un paio di mesi che sono ricomparsi più frequentemente ma molto più leggeri rispetto al primo attacco di panico,ho paura di morire,di perdere il controllo,mi innervosisco subito,ho paura nel caso la mente mi dice di suicidarmi,di prendere un coltello e di fare male a qualcuno,insomma di perdere il controllo anche se ringrazziando sono stato semre me stesso.quello che mi accade ora e che in situazioni di piacere o di dispiacere avverto come sensi di svenimento acompagnati poi da momenti di panico.Vi dico anche che ho fatto uso di droghe mariuana,aschis per 4-5 anni e poi dopo di cocaina per 3-4 anni ora da tre anni non bevo ,non fumo e faccio una vita sana.Ora mi preoccupo e vi chiedo e una cosa che passa ,devo curarmi nuovamente e ancora ansia e panico?
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Allora a quanto pare non ha capito che ogni volta che pensa di farcela da solo poi scopre che da solo non c'è la fa o meglio appena qualcuno si prende cura di Lei, lei scappa!

1)Allora lo psicologo non preisvrive farmaci,quindi immaggino che sia stato uno psichiatra o medico che le abbia preiscritto!

2) Quello che lei descrive sono i sintomi clasicci dei attacchi da panico (DAP).

3) Vi consiglio vivamente di contiounare una psicoterapia efficace ovvero con un approccio COGNITIVO COMPORTAMENTALE,
cerchi èpure su internet qualcosa al riguardo ma da solo visto che sembra questa la sua preoccupazione e difficile vistpo che il ciclo vizioso aver paura (della paura) sembra che sia in atto.


4) Le faccio un applauso di incoraggiamento per questo nuovo inziio sempre se lo vorrà fare!


Saluti

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2013
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
i sintomi che riferisce sono tipici di un Disturbo da Attacchi di Panico.
Si tratta di un disturbo che genera forte sofferenza a chi ne soffre, anche per le limitazioni al quotidiano che spesso lo accompagnano (evitamenti e comportamenti protettivi).
L'aspetto positivo è che è un disturbo conosciuto nelle sue dinamiche interne ed affrontabile attraverso un adeguato percorso pscioterapico.
A riguardo, le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Questo approccio si è infatti rivelato molto utile nel trattamento di problematiche come le sue.
Il lavoro dovrà essere volto, tra le altre cose, a comprendere i fattori di vulnerabilità personale (es. particolare sensibilità a variazioni fisiologiche e/o sintomi dell'ansia?) e i meccanismi che consentono il perdurare della problematica.
La farmacoterapia, seppur utile, non le consente tuttavia di affrontare le dinamiche psicologiche che sostengono il disturbo.

Con i migliori auguri,
[#3]
Utente
Utente
Vi ringrazio vivamente per la risposta cecherò di convincermi ed accettare questa disturbo condiziona quello che era il mio vivere,comunque sapete dirmi se curandola è un disturbo che sparirà del tutto?
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente

Quello che lei dovrebbe fare non è "accettare questo disturbo che condiziona quello che era il suo vivere", ma trovare dentro di sè la motivazione e la forza per intraprendere un percorso terapeutico.

Rivolgendosi con questi presupposti al giusto terapeuta (come suggeriscono i colleghi, l'approccio cognitivo-comportamentale è sicuramente il più indicato per questo tipo di disturbo) ha una probabilità molto elevata di liberarsi del disturbo.

Coraggio!
Cordiali saluti.
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