Il lutto di un gran combattente

gent.mi dottori,
è trascorsa una settimana dalla "volata" in cielo del babbo.. ha lasciato un vuoto indescrivibile.. mi manca così tanto.
Per un anno e sette mesi l'ho assistito prima in ospedale poi in una rsa (residenze assistenziali anziani), tutti i giorni ero da lui per portare allegria e sostenerlo. Forse lui se ne avrebbe voluto andare prima ma voleva combattere per darmi/ci soddisfazione. Non riesce a confortarmi il fatto di essergli stata vicina nella malattia e ancor peggio pensare che tutte le mie fatiche non sono servite a farlo stare bene. Lo so che prima o poi doveva succedere ma speravo anche di essere preparata e invece sono completamente abissata. Non c'è nulla che mi possa confortare, neppure il pensare che Lui mi avrebbe voluto sorridente. Il suo credo: abbi fede.. grazie a tutti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317

Gentile lettrice,
al dolore per la perdita di un genitore non si è mai pronti, anche se la perdita era annunciata. Lei ha avuto la fortuna di poterlo accompagnare alla morte, con amore e costanza. Lo custodisca dentro di sè, con novizia di particolari emotivi,la vita delle persone care che non ci sono più, è nella memoria dei vivi.
Un caro saluto.






www.valeriarandone.it

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2013
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara Utente,
la perdita di un genitore, a qualsiasi età avvenga, è un evento doloroso che richiede tempo per essere elaborato.
I vissuti emotivi ed i pensieri che lei sperimenta, rientrano in questo processo.
Si dia il tempo per ritrovarsi, senza forzature, per accettare ciò che è successo ed integrarlo nella sua storia di vita.

Cordialmente,