Dolori, ansia e manifestazioni cutanee
Buongiorno, premetto che ho quasi 34 anni, svolgo un mestiere che mi tiene a lungo sulla scrivania (adotto spesso posizioni scorrette) e non ho mai avuto incidenti stradali o gravi cadute. Volevo segnalare a chi di competenza una serie di disturbi dei quali sarei lieto di capirne la causa della loro coesistenza.
E' circa tre/quattro mesi che avverto sintomi di sciatalgia alla gamba sx (formicolio, soprattutto da seduto, retro coscia, polpaccio e pianta del piede);
è molto tempo che ho doloretti e dolori muscolari al collo sia quando lo muovo ma soprattutto al mattino (a volte mi danno la sveglia);
avverto lieve formicolio e lieve mancanza di tatto alla mano sx;
in momenti di particolare ansia (es.studio) mi sento mancare un pò l'aria ed è capitato che, guardandomi subito allo specchio, noto chiazzette e segni rossi, con calore, vicino la bocca che poi piano spariscono;
lievi vertigini;
quando a volte mi gratto solo leggermente sul corpo sembrano che mi hanno preso a frustate.
E' vero che quando sono sereno o distratto tali disturbi sembro non avvertirli, ma quando li sento, ci sono eccome (e mi ci fisso).
Detto ciò, riconoscendo i miei stati ansiosi e un mia tendenza all'ipocondria, vorrei sapere: QUAL'è IL MALESSERE CHE LI COLLEGA? senz'altro, mi direte, necessitano delle analisi mirate quali lastre etc., ma cosa potrebbe essere? Devo pensare a qualcosa di grave?
Ringraziandovi anticipatamente, porgo distinti saluti.
E' circa tre/quattro mesi che avverto sintomi di sciatalgia alla gamba sx (formicolio, soprattutto da seduto, retro coscia, polpaccio e pianta del piede);
è molto tempo che ho doloretti e dolori muscolari al collo sia quando lo muovo ma soprattutto al mattino (a volte mi danno la sveglia);
avverto lieve formicolio e lieve mancanza di tatto alla mano sx;
in momenti di particolare ansia (es.studio) mi sento mancare un pò l'aria ed è capitato che, guardandomi subito allo specchio, noto chiazzette e segni rossi, con calore, vicino la bocca che poi piano spariscono;
lievi vertigini;
quando a volte mi gratto solo leggermente sul corpo sembrano che mi hanno preso a frustate.
E' vero che quando sono sereno o distratto tali disturbi sembro non avvertirli, ma quando li sento, ci sono eccome (e mi ci fisso).
Detto ciò, riconoscendo i miei stati ansiosi e un mia tendenza all'ipocondria, vorrei sapere: QUAL'è IL MALESSERE CHE LI COLLEGA? senz'altro, mi direte, necessitano delle analisi mirate quali lastre etc., ma cosa potrebbe essere? Devo pensare a qualcosa di grave?
Ringraziandovi anticipatamente, porgo distinti saluti.
[#1]
Carissimo,
l'uso di terminologia medica "quasi specifica" stanno ad indicare l'attenzione che provi per il Tuo corpo: non userei etichette, quale ipocondria, ma corretta cura di sè (l'ipocondria sarebbe uno stato che ossessionerebbe, allontanando dalle normali attività quotidiane, incidendo sulle performaces psico-fisiche, la persona affetta da tale disturbo).
Sicuramente, riprendendo la considerazione personale sulla terminologia, avrai già letto se non consultato un collega, dei sintomi ed a cosa riferirli.
Formicolii sono parestesie, doloretti muscolari sono contratture probabilmente a difesa delle stesse parestesie e/o dolore associato.
"Chiazzette rosse": di natura psicologica e/o psichica?
A distanza e poi scomparendo per poi riapparire... di difficile con le poche informazioni fornite.
Calore significa attivazione delle fibre della sensibilità di tipo C.
Vertigini possono derivare dalla occupazione del pensiero verso la Tua salute, psichiche, ma anche possono avere una origine organica semplice.
Il "grattarsi" ed in seguito percepire dolore, come da Te descritto, potrebbe essere sia ipersensibilità di tipo iperestesico sia iperpatico, rasentando l'iperalgesia quando da Te riferito come "frustate": informazioni insufficenti.
-Mi ci fisso...- vorrei conoscere una Persona che, accusando tutte queste cose, non inciampasse in pensieri che le coinvolgessero.
-Pensare a qualcosa di grave- significherebbe darsi il permesso di preoccuparsi, occuparsi prima di conoscere: la Tua richiesta pone a Tutti il corretto modo di porsi di fronte alle cose... occuparsi del sè, di sè, senza anticipazioni (daltronde quello che c'è, c'è, sia che lo conosciamo o meno).
Senza indugi, proprio per occuparsi e non preoccuparsi, mi rivolgerei ad un collega specialista in Terapia del Dolore, che quale specialista di disciplina medica multidisciplinare, potrebbe rapidamente indirizzarTi, dopo colloquio e visita appropriata, verso esami ematochimici e strumentali, qualora necessari, con la collaborazione di altri colleghi, verso un processo diagnostico adeguato.
Vivendo a Roma, basta consultare Università ed Ospedali che forniscano un Servizio di Terapia del Dolore: tutti i responsabili sono affidabili, Li conosco e Loro conoscono me.
Non prenderei invece iniziative personali nè farei esami secondo consulenza via mediatica.
Sempre a disposizione
Alessandro Dr. Roscetti
l'uso di terminologia medica "quasi specifica" stanno ad indicare l'attenzione che provi per il Tuo corpo: non userei etichette, quale ipocondria, ma corretta cura di sè (l'ipocondria sarebbe uno stato che ossessionerebbe, allontanando dalle normali attività quotidiane, incidendo sulle performaces psico-fisiche, la persona affetta da tale disturbo).
Sicuramente, riprendendo la considerazione personale sulla terminologia, avrai già letto se non consultato un collega, dei sintomi ed a cosa riferirli.
Formicolii sono parestesie, doloretti muscolari sono contratture probabilmente a difesa delle stesse parestesie e/o dolore associato.
"Chiazzette rosse": di natura psicologica e/o psichica?
A distanza e poi scomparendo per poi riapparire... di difficile con le poche informazioni fornite.
Calore significa attivazione delle fibre della sensibilità di tipo C.
Vertigini possono derivare dalla occupazione del pensiero verso la Tua salute, psichiche, ma anche possono avere una origine organica semplice.
Il "grattarsi" ed in seguito percepire dolore, come da Te descritto, potrebbe essere sia ipersensibilità di tipo iperestesico sia iperpatico, rasentando l'iperalgesia quando da Te riferito come "frustate": informazioni insufficenti.
-Mi ci fisso...- vorrei conoscere una Persona che, accusando tutte queste cose, non inciampasse in pensieri che le coinvolgessero.
-Pensare a qualcosa di grave- significherebbe darsi il permesso di preoccuparsi, occuparsi prima di conoscere: la Tua richiesta pone a Tutti il corretto modo di porsi di fronte alle cose... occuparsi del sè, di sè, senza anticipazioni (daltronde quello che c'è, c'è, sia che lo conosciamo o meno).
Senza indugi, proprio per occuparsi e non preoccuparsi, mi rivolgerei ad un collega specialista in Terapia del Dolore, che quale specialista di disciplina medica multidisciplinare, potrebbe rapidamente indirizzarTi, dopo colloquio e visita appropriata, verso esami ematochimici e strumentali, qualora necessari, con la collaborazione di altri colleghi, verso un processo diagnostico adeguato.
Vivendo a Roma, basta consultare Università ed Ospedali che forniscano un Servizio di Terapia del Dolore: tutti i responsabili sono affidabili, Li conosco e Loro conoscono me.
Non prenderei invece iniziative personali nè farei esami secondo consulenza via mediatica.
Sempre a disposizione
Alessandro Dr. Roscetti
[#2]
Gentile utente,
non ho molto da aggiunere alla bella risposta del Dott.Roscetti,
tenga presente che le somatizzazioni ansiose sono molto frquenti ma per chiamare in causa cause di orgine psichica bisogna prima aver escluso cause medico-organiche.
Il primo passo è quindi quello di fare gli accertamenti che riterrà opportuni lo specialista medico che avrà personalmente consultato (data la complssità della sintomatologia e la comorbità evietrei decisamente anch'io esami prescritti per vie diverse dalla consultazione in presenza).
Solo in presenza di cause definite organiche e/o psichiche 8 che spesso si sorappongono) sarà possbile impostare una terapia.
Con i migliori auguri
F.I.Passoni
non ho molto da aggiunere alla bella risposta del Dott.Roscetti,
tenga presente che le somatizzazioni ansiose sono molto frquenti ma per chiamare in causa cause di orgine psichica bisogna prima aver escluso cause medico-organiche.
Il primo passo è quindi quello di fare gli accertamenti che riterrà opportuni lo specialista medico che avrà personalmente consultato (data la complssità della sintomatologia e la comorbità evietrei decisamente anch'io esami prescritti per vie diverse dalla consultazione in presenza).
Solo in presenza di cause definite organiche e/o psichiche 8 che spesso si sorappongono) sarà possbile impostare una terapia.
Con i migliori auguri
F.I.Passoni
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.9k visite dal 19/05/2004.
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