Ossessioni
io ho scritto di recente. racconto la mia storia. soffro di disturbi ossessivi da una vita. prima più lievi ora pesanti. la crisi acuta l'ho avuta circa 5 anni fa e da 3 anni ho assunto zoloft prima dose massima poi quella di mantenimento. sono stato bene pur pensando ogni giorno alla crisi che ho avuto.quest'anno ho scoperto di avere un lupus discoide e ho avuto uno stress fortissimo aspettando le analisi per escludere un sistemico. cosi pensando che la causa fossero stata lo zoloft ho sospeso di colpo la dose di mantenimento 100. dopo 20 giorni sono stato malissimo ed ora da 20 giorni ho ripreso la dose massima graduatamente ma senza riscontri. voi cosa ne pensate?
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Il sospendere bruscamente il farmaco espone sicuramente ad alcune difficoltà. Un aspetto che mi sembra importante è che se il disturbo è legato a tematiche ossessive (o ossessivo compulsive ?)il trattamento farmacologico seppure con farmaci come lo Zoloft, non è sufficiente a migliorare la situazione. Da un punto di vista generale bisogna valutare l'intervento psicoterapeutico e, per quanto riguarda i farmaci, se utilizzare altri tipi di molecole.
Mauro Milardi
[#4]
Gentile Utente,
concordo con quanto detto dai colleghi in precedenza. Avendo sospeso e poi ripreso la farmacoterapia, la risposta si vedrà attendendo ancora qualche giorno, se invece i tempi dovessero allungarsi troppo il suo Psichiatra provvederà ad affinare la terapia. E' fondamentale che ogni scelta di aumento, cambiamento o sospensione passi dallo Psichiatra che la segue. Stia in contatto con lui in modo che lui possa monitorare l'efficacia dei farmaci. Detto questo, la terapia d'elezione per il DOC è l'associazione farmaci e psicoterapia cognitivo-comportamentale. L'efficacia specifica di quest'ultima dipende dalle caratteristiche specifiche del DOC, che vengono riscontrate con una buona valutazione iniziale del caso e a volte nell'arco del trattamento stesso.
Cordiali Saluti
Massimo Ronchei
concordo con quanto detto dai colleghi in precedenza. Avendo sospeso e poi ripreso la farmacoterapia, la risposta si vedrà attendendo ancora qualche giorno, se invece i tempi dovessero allungarsi troppo il suo Psichiatra provvederà ad affinare la terapia. E' fondamentale che ogni scelta di aumento, cambiamento o sospensione passi dallo Psichiatra che la segue. Stia in contatto con lui in modo che lui possa monitorare l'efficacia dei farmaci. Detto questo, la terapia d'elezione per il DOC è l'associazione farmaci e psicoterapia cognitivo-comportamentale. L'efficacia specifica di quest'ultima dipende dalle caratteristiche specifiche del DOC, che vengono riscontrate con una buona valutazione iniziale del caso e a volte nell'arco del trattamento stesso.
Cordiali Saluti
Massimo Ronchei
[#5]
Gentile utente,
concordo con i colleghi: se ancora non è stata effettuata è necessaria un'attenta valutazione del caso allo scopo di valutare l'indicazione e le modalità di una psicoterpia che integri e supporti la terapia farmacologica.
Con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia@hotmail.it
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
[#6]
Gentile Utente,
capisco i suoi timori, e sicuramente avere un disturbo ossessivo non le facilita le cose, me ne rendo conto. In questi casi Fidarsi con la F maiuscola è la parola d'ordine. Fidarsi del suo psichiatra e assumere correttamente la terapia prescrittale.
Mi fiderei anche di quanto suggeritole in precedenza dal Collega Ronchei, soprattutto riguardo l'associare alla farmacoterapia una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
E poi fidarsi di persone esterne potrebbe essere già un primo passo verso la guarigione: sicuramente si sentirebbe un po' più rilassato nel delegare le decisioni terapeutiche a professionisti, non permettendo ai suoi pensieri disturbanti di ostacolare e riempire la mente anche di questo
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
capisco i suoi timori, e sicuramente avere un disturbo ossessivo non le facilita le cose, me ne rendo conto. In questi casi Fidarsi con la F maiuscola è la parola d'ordine. Fidarsi del suo psichiatra e assumere correttamente la terapia prescrittale.
Mi fiderei anche di quanto suggeritole in precedenza dal Collega Ronchei, soprattutto riguardo l'associare alla farmacoterapia una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
E poi fidarsi di persone esterne potrebbe essere già un primo passo verso la guarigione: sicuramente si sentirebbe un po' più rilassato nel delegare le decisioni terapeutiche a professionisti, non permettendo ai suoi pensieri disturbanti di ostacolare e riempire la mente anche di questo
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.5k visite dal 11/06/2007.
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