Ho paura dello psicologa del "mio ragazzo"
[#1]
Gentile ragazza,
manca del testo, provveda ad inserirlo e, le rispondo.
www.valeriarandone.it
manca del testo, provveda ad inserirlo e, le rispondo.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa
le espongo il mio problema.
Sono stata fidanzata per 2 anni e mezzo con un ragazzo. Poco più di 15 giorni fa abbiamo deciso di prenderci una pausa perchè da molto tempo non andava più bene. Io e lui non viviamo nello stesso paese, così abbiamo deciso di parlarne quando verrà. Nel frattempo non dovremmo sentirci, e dico dovremmo perchè a volte mi lascio scappare un messaggio. Ieri ci siamo sentiti un pò e ho saputo che sta andando da uno psicologo e che è stato quest'ultimo a consigliargli di allontanarsi. Adesso io ho molto paura.. perchè lo psicologo dovrà stare a ciò che lui dice ed ho paura che lo allontani definitivamente da me dicendogli che probabilmente non ci tengo a lui. Invece per me è tutto il contrario, io a lui ci tengo molto e non so come comportarmi adesso.. ho tanta paura di perderlo ed ho paura che vengano dati giudizi sbagliati dato che io non potrò mai dire la mia a quello psicologo.. non so che fare.. Voi cosa mi suggerite?? Devo lasciarlo stare e aspettare che si faccia sentire lui? E soprattutto devo aver paura che lo psicologo possa "manipolarlo"?
le espongo il mio problema.
Sono stata fidanzata per 2 anni e mezzo con un ragazzo. Poco più di 15 giorni fa abbiamo deciso di prenderci una pausa perchè da molto tempo non andava più bene. Io e lui non viviamo nello stesso paese, così abbiamo deciso di parlarne quando verrà. Nel frattempo non dovremmo sentirci, e dico dovremmo perchè a volte mi lascio scappare un messaggio. Ieri ci siamo sentiti un pò e ho saputo che sta andando da uno psicologo e che è stato quest'ultimo a consigliargli di allontanarsi. Adesso io ho molto paura.. perchè lo psicologo dovrà stare a ciò che lui dice ed ho paura che lo allontani definitivamente da me dicendogli che probabilmente non ci tengo a lui. Invece per me è tutto il contrario, io a lui ci tengo molto e non so come comportarmi adesso.. ho tanta paura di perderlo ed ho paura che vengano dati giudizi sbagliati dato che io non potrò mai dire la mia a quello psicologo.. non so che fare.. Voi cosa mi suggerite?? Devo lasciarlo stare e aspettare che si faccia sentire lui? E soprattutto devo aver paura che lo psicologo possa "manipolarlo"?
[#3]
Cara ragazza,
quando una coppia vive un momento di crisi, sarebbe opportuno riflettere insieme su quello che vi è accaduto. Io, suggerisco alle coppie in crisi, di chiedere insieme una consultazione, per confrontarsi con un clinico, magari esperto in dinamniche di coppia, per rileggere emozioni, fatti ed eventi, con modalità più veritiere.
Quando uno dei due inizia un percorso da solo, solitamente ha una marcia in più rispetto all'altro, in consapevolezza...
Gli psicologi, solitamente non suggeriscono separazioni o altro...., nè giudicano, nè manipolano, stia serena, forse il suo ragazzo, in un momento di confusione, desidera stare un pò da solo per riflettere.
Se dovesse avvertire confusione o troppo dolore dalla separazione, vada anche lei in consultazione, trarrà grande giovamento.
Auguri.
www.valeriarandone.it
quando una coppia vive un momento di crisi, sarebbe opportuno riflettere insieme su quello che vi è accaduto. Io, suggerisco alle coppie in crisi, di chiedere insieme una consultazione, per confrontarsi con un clinico, magari esperto in dinamniche di coppia, per rileggere emozioni, fatti ed eventi, con modalità più veritiere.
Quando uno dei due inizia un percorso da solo, solitamente ha una marcia in più rispetto all'altro, in consapevolezza...
Gli psicologi, solitamente non suggeriscono separazioni o altro...., nè giudicano, nè manipolano, stia serena, forse il suo ragazzo, in un momento di confusione, desidera stare un pò da solo per riflettere.
Se dovesse avvertire confusione o troppo dolore dalla separazione, vada anche lei in consultazione, trarrà grande giovamento.
Auguri.
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[#4]
Utente
Cara Dottoressa la ringrazio per la risposta cosi tempestiva.
Ci sono un pò rimasta male del fatto che la psicologa abbia deciso di allontanarci per un pò. Sto molto male e vorrei esprimere il mio pensiero. Secondo me sarebbe stato un gesto da apprezzare se questa psicologa avrebbe deciso di parlare anche con me, seppur tramite chiamata, dato che non sono del paese. Ma almeno avrebbe avuto non solo le opinioni di lui, ma anche le mie, in modo da trovare davvero un modo giusto per aiutare il paziente. Perchè così cerca di aiutare lui e nel frattempo "distrugge" me.
Ci sono un pò rimasta male del fatto che la psicologa abbia deciso di allontanarci per un pò. Sto molto male e vorrei esprimere il mio pensiero. Secondo me sarebbe stato un gesto da apprezzare se questa psicologa avrebbe deciso di parlare anche con me, seppur tramite chiamata, dato che non sono del paese. Ma almeno avrebbe avuto non solo le opinioni di lui, ma anche le mie, in modo da trovare davvero un modo giusto per aiutare il paziente. Perchè così cerca di aiutare lui e nel frattempo "distrugge" me.
[#5]
Gentilissima preoccupata,
Trovo il Suo pensiero assolutamente in linea con ciò che accade nel mondo. Per ogni persona onesta, leale, competente, rispettosa, sincera, altruista, ecc. ce ne sono cento che non lo sono. Stessa cosa per quanto riguarda lo stato di salute mentale e maturità. Naturalmente non bisogna generalizzare, nel senso che non mancano le persone sane di mente e mature che ogni giorno costantemente si adoperano per il bene della Collettività.
Inoltre bisogna distinguere tra gente comune e semplice e persone che invece occupano un posto di responsabilità o comunque di potere. Diversamente dal primo caso, coloro che esercitano, ad esempio, professioni particolari come il Medico, lo Psicologo, il Sacerdote, l'Insegnante, i vari Istruttori di ogni genere, ecc. ecc., se portatori di disagio psichico, di qualsiasi genere, potenzialmente potranno rappresentare un pericolo per coloro i quali si affidano ai medesimi per ragioni di studio, di cura, di apprendimento, ecc.
Sono certo che Lei interpreterà correttamente questo mio
pensiero che vuole essere solo un atto di comprensione verso i Suoi timori che, purtroppo, a volte, non sono infondati. Cara Signora, il male esiste e generalmente non lo si riconosce subito, anche perchè sovente i portatori del medesimo sono insospettabili.
Come le accennavo, esiste anche il bene. In pratica, il vero problema sta nel <come> riconoscere gli uni dagli altri.
Anche nel campo della Psichiatria, Psicologia, Psicoterapia e Medicina in generale albergano, oltre a molti sani e maturi, non pochi predatori, a volte difficilmente riconoscibili, con esiti che Le lascio immaginare. Non esiste solo la piaga della pedofilia, ma molte altre alterate condizioni di comportamento che in questa sede non menzioneremo.
Vorrei congedarmi da Lei riuscendo a farLa sorridere un poco, perchè alla Sua età nulla appare impossibile, in special modo quando l'Amore illumina il percorso della vita. Mi verrebbe da suggerirLe di consultare uno Psicologo che, scelto tra alcuni, Le ispiri simpatia e fiducia, ingredienti forse poco scientifici, ma che a volte si rivelano determinanti nel fare la differenza, per analizzare insieme ciò che Le crea preoccupazione.
Non é nemmeno da scartare l'idea di chiedere un appuntamento con la Psicologa che segue il Suo ragazzo, in quanto, per ciò che Le ho sopra riferito, riuscirebbe a cogliere ciò di cui abbisogna per vederci chiaro. Per il resto, non si può spingere troppo sul corso degli accadimenti perchè, a dirla con Cicerone, "la verità, anche se non ha alcun difensore, si difende da sola".
Cordialità
Trovo il Suo pensiero assolutamente in linea con ciò che accade nel mondo. Per ogni persona onesta, leale, competente, rispettosa, sincera, altruista, ecc. ce ne sono cento che non lo sono. Stessa cosa per quanto riguarda lo stato di salute mentale e maturità. Naturalmente non bisogna generalizzare, nel senso che non mancano le persone sane di mente e mature che ogni giorno costantemente si adoperano per il bene della Collettività.
Inoltre bisogna distinguere tra gente comune e semplice e persone che invece occupano un posto di responsabilità o comunque di potere. Diversamente dal primo caso, coloro che esercitano, ad esempio, professioni particolari come il Medico, lo Psicologo, il Sacerdote, l'Insegnante, i vari Istruttori di ogni genere, ecc. ecc., se portatori di disagio psichico, di qualsiasi genere, potenzialmente potranno rappresentare un pericolo per coloro i quali si affidano ai medesimi per ragioni di studio, di cura, di apprendimento, ecc.
Sono certo che Lei interpreterà correttamente questo mio
pensiero che vuole essere solo un atto di comprensione verso i Suoi timori che, purtroppo, a volte, non sono infondati. Cara Signora, il male esiste e generalmente non lo si riconosce subito, anche perchè sovente i portatori del medesimo sono insospettabili.
Come le accennavo, esiste anche il bene. In pratica, il vero problema sta nel <come> riconoscere gli uni dagli altri.
Anche nel campo della Psichiatria, Psicologia, Psicoterapia e Medicina in generale albergano, oltre a molti sani e maturi, non pochi predatori, a volte difficilmente riconoscibili, con esiti che Le lascio immaginare. Non esiste solo la piaga della pedofilia, ma molte altre alterate condizioni di comportamento che in questa sede non menzioneremo.
Vorrei congedarmi da Lei riuscendo a farLa sorridere un poco, perchè alla Sua età nulla appare impossibile, in special modo quando l'Amore illumina il percorso della vita. Mi verrebbe da suggerirLe di consultare uno Psicologo che, scelto tra alcuni, Le ispiri simpatia e fiducia, ingredienti forse poco scientifici, ma che a volte si rivelano determinanti nel fare la differenza, per analizzare insieme ciò che Le crea preoccupazione.
Non é nemmeno da scartare l'idea di chiedere un appuntamento con la Psicologa che segue il Suo ragazzo, in quanto, per ciò che Le ho sopra riferito, riuscirebbe a cogliere ciò di cui abbisogna per vederci chiaro. Per il resto, non si può spingere troppo sul corso degli accadimenti perchè, a dirla con Cicerone, "la verità, anche se non ha alcun difensore, si difende da sola".
Cordialità
Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia
[#6]
Gentile Utente,
Se veramente la psicologa ha suggerito al suo ragazzo di tirarsi fuori dalla storia mi pare che abbia travalicato quello che è il suo compito e il suo intervento di specialista.
Di solito, nelle psicoterapie, non si danno consigli, meno che meno, consigli di tal genere.
Si cerca di aiutare il soggetto a capire se stesso e a far luce sulla situazione che vive. Si cerca di alleggerire il peso di una disagio generalizzato e diffuso che gli crea una situazione psichica pesante e difficile da affrontare e da vivere.
Di solito, qualsiasi psicoterapeuta, di ogni scuola, conduce il soggetto verso l'acquisizione e la comprensione dei suoi "malanni" aiutandolo a venirne fuori, pian piano, e definitivamente.
Ma non dà ricette sul da farsi e sulle decisioni che deve prendere per la sua vita e per il suo avvenire.
Come le è stato consigliato, al limite, sarebbe anche da contattare la psicologa che suggerisce di concludere il rapporto e che può, data la sua asimmetrica psizione di fronte alla persona sofferente, convincerla a lasciare !.
Questa non è psicoterapia.
Molti auguri e a risentirci.
[#7]
Utente
Gentilissimi Dottori Vi ringrazio infinitamente per le vostre risposte. Vedo che le mie preoccupazioni non sono infondate. Il problema è che più passa il tempo più non so come comportarmi. Io e il mio ragazzo non abitiamo nello stesso paese e ci restava di parlare al telefono. Adesso non mi risponde nemmeno più perchè il suo psicologo o psicologa, non so, gli ha consigliato di allontanarsi. Ormai sto impazzendo e non so che fare. Purtroppo non vi sono soluzioni per potergli parlare nè con lui, nè con lo psicologo che avrei molto piacere di sentire.
Cordiali saluti!
Cordiali saluti!
[#8]
Gentile ragazza, ho l'impressione che questa psicologa stia diventando una specie di capro espiatorio riguardo alla colpa della separazione.
Lo psicologo di solito non suggerisce alle coppie di separarsi o di continuare a stare insieme, ma le aiuta a prendere una decisione. Nessuno meglio della coppia può sapere ciò che è meglio per loro, nemmeno lo psicologo.
Solo che nel vostro caso non si è trattato di una terapia di coppia, perché solo il suo ragazzo ha deciso di andarci. In questi casi, anche se resta valida la regola che non si deve consigliare di andarsene o restare, è evidente che lo psicologo può sentire "una sola delle due campane", e quindi potrà formarsi un giudizio solo parziale rispetto all'andamenteo della coppia.
Di conseguenza è possibile - sto solo ipotizzando - che la persona vada da sola in terapia ed esprima una situazione del tipo: "io ho già deciso di lasciarla, ma non riesco a farlo". In questo caso lo psicologo può - se la sua valutazione dovesse concludere che è opportuno farlo - assecondare la sua richiesta.
Riassumendo, non mi sentirei di demonizzare la collega senza sapere esattamente come sono andate le cose, e soprattutto a partire dal momento che non si trattava di una terapia di coppia.
Oltretutto il fatto che il suo ragazzo sia andato dalla psicologa a sua insaputa e che gliel'abbia detto solo a fatto compiuto, piuttosto che suggerirle di andarci insieme, ci dice qualche cosa.
Se adesso si sente sola, tradita e sperduta, a questo punto potrebbe essere opportuno cercare anche per lei un supporto psicologico. Le suggerisco però di rivolgersi a un professionista differente, perché andando da questa psicologa rischerebbe di partire con il piede sbagliato, visto l'atteggiamento negativo che si è formato verso di lei.
Cordiali saluti
Lo psicologo di solito non suggerisce alle coppie di separarsi o di continuare a stare insieme, ma le aiuta a prendere una decisione. Nessuno meglio della coppia può sapere ciò che è meglio per loro, nemmeno lo psicologo.
Solo che nel vostro caso non si è trattato di una terapia di coppia, perché solo il suo ragazzo ha deciso di andarci. In questi casi, anche se resta valida la regola che non si deve consigliare di andarsene o restare, è evidente che lo psicologo può sentire "una sola delle due campane", e quindi potrà formarsi un giudizio solo parziale rispetto all'andamenteo della coppia.
Di conseguenza è possibile - sto solo ipotizzando - che la persona vada da sola in terapia ed esprima una situazione del tipo: "io ho già deciso di lasciarla, ma non riesco a farlo". In questo caso lo psicologo può - se la sua valutazione dovesse concludere che è opportuno farlo - assecondare la sua richiesta.
Riassumendo, non mi sentirei di demonizzare la collega senza sapere esattamente come sono andate le cose, e soprattutto a partire dal momento che non si trattava di una terapia di coppia.
Oltretutto il fatto che il suo ragazzo sia andato dalla psicologa a sua insaputa e che gliel'abbia detto solo a fatto compiuto, piuttosto che suggerirle di andarci insieme, ci dice qualche cosa.
Se adesso si sente sola, tradita e sperduta, a questo punto potrebbe essere opportuno cercare anche per lei un supporto psicologico. Le suggerisco però di rivolgersi a un professionista differente, perché andando da questa psicologa rischerebbe di partire con il piede sbagliato, visto l'atteggiamento negativo che si è formato verso di lei.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.7k visite dal 21/05/2010.
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