Domanda su desiderio sessuale

Buonasera dottori. Vorrei farvi una domanda su un aspetto della mia sessualità, risalente a tanti anni fa, di cui non ho mai discusso con uno psicologo. Dunque, mi ricordo che quando ero un ragazzo di 18 anni provavo una attrazione erotica per le ragazzine più piccole di me, che avevano 13-14 anni. Naturalmente, con il passare del tempo i miei gusti sessuali si sono del tutto modificati, per cui ad esempio all'età di 24 anni ero attratto da ragazze che avevano 19 anni, mentre invece delle ragazzine di 13-14 anni non me ne importava più nulla. Mi ricordo ad esempio che a 18 anni desideravo essere masturbato da qualche ragazzetta di 13-14 anni che mi piaceva, però poi in realtà non l'ho mai fatta questa cosa. La mia domanda è: ma un desiderio sessuale del genere all'età di 18 anni, sarebbe potuto rientrare in quella che è la pedofilia? Oppure è corretto parlare di pedofilia solo quando una delle due persone ha un'età molto più grande, tipo dai 21 anni in su? Anche perchè mi ricordo che quando avevo 18 anni avevo sì 18 anni, però ragionavo ancora come un ragazzino adolescente di 15-16, o quasi, e quindi di tante cose che facevo all'età di 18 anni non avevo ancora la piena misura. Ad esempio la patente di guida mio padre me la fece prendere a 20 anni, se lui ha deciso così credo che è perchè ha visto che evidentemente a 18 anni ragionavo ancora come un ragazzo più giovane. Oggi assolutamente non c'è più traccia di quei desideri da diciottenne, sono un trentenne normale che vive serenamente la sua sessualità insieme a una ragazza di 26 anni. Vi ringrazio per le risposte, dottori, su questa che è una curiosità che volevo soddisfare da un bel pò di tempo. Buonasera.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
le preoccupazioni retrospettive, credo siano dettate da un suo bisogno di chiarezza emozionale e di nornalità.
La pedofilia, ha caratteristiche erotiche e genitaliche, ben differenti dai suoi racconti da adolescente.
Stia sereno, il pedofilo, per prima cosa non è consapevole, anzi le difficoltà( la perversione) sono ego-sintonica, cioè in sintonia con il suo io, non creando alcuna spaccatura, tra gesti e psiche e, non producando alcun senso di colpa.
Auguri.




www.valeriarandone.it

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
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