Mancanza figura paterna
Salve dottori, ho un'amica che le è morto il padre quando era piccola. Lei ora soffre ancora molto per questa mancanza. Mi preoccupa il fatto che abbia esagerato con l'alcool. Ogni volta che esce si ubriaca, ed io non so proprio più come affrontare la situazione. Lei afferma che vuole rimanere piccola, che non vuole crescere perché se no dimenticherebbe il padre. Io non so davvero come comportarmi. cosa potrei fare per poterla sviare da questa brutta strada?
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Gentile ragazzo, può parlarle, può cercare di mostrarle che non è quella la strada per risolvere i problemi, ma sarebbe poco realistico dirle che ha buone probabilità di farla cambiare. I comportamenti disfunzionali si cambiano quando si decide di cambiarli dall'interno, è difficile che si smetta di bere solo perché un parente, un amico o lo psicologo ci dice di farlo.
Può solo parlarle e invitarla a farsi aiutare da uno specialista, ma se non vuole farlo non c'è molto che si possa suggerirle. Specialmente a distanza.
Cordiali saluti
Può solo parlarle e invitarla a farsi aiutare da uno specialista, ma se non vuole farlo non c'è molto che si possa suggerirle. Specialmente a distanza.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile ragazzo,
nessuno può aiutare qualcun altro, se l'altro non vuole essere aiutato..., come giustamente le ha scritto il Dr.Santonicito.
Lei è molto caro, nel preoccuparsi per lui, noi possiamo soltanto spiagarle, a grandi linee cosa accade in situazioni di lutto non risolte.
L'assenza di elaborazione del lutto, cioè l'assenza di quel processa psichico, che serve per metabolizzare il dolore e riuscire ad andare avanti,in modo adeguato, può portare problematiche di dipendenza da o senza sostanza.
Le prime, sono da alcol droghe, fumo, le seconde, da amori, internet, sesso( sono dette le nuove dipendenze, senza sostanza).
L'alcol per il suo amico, rappresenta lo strumento disfunzionale, per non crescere e per non sentire il dolore, una sorta di anestetico.
Deve andare in psicoterapia, altrimenti da solo non ne viene fuori.
Auguri
www.valeriarandone.it
nessuno può aiutare qualcun altro, se l'altro non vuole essere aiutato..., come giustamente le ha scritto il Dr.Santonicito.
Lei è molto caro, nel preoccuparsi per lui, noi possiamo soltanto spiagarle, a grandi linee cosa accade in situazioni di lutto non risolte.
L'assenza di elaborazione del lutto, cioè l'assenza di quel processa psichico, che serve per metabolizzare il dolore e riuscire ad andare avanti,in modo adeguato, può portare problematiche di dipendenza da o senza sostanza.
Le prime, sono da alcol droghe, fumo, le seconde, da amori, internet, sesso( sono dette le nuove dipendenze, senza sostanza).
L'alcol per il suo amico, rappresenta lo strumento disfunzionale, per non crescere e per non sentire il dolore, una sorta di anestetico.
Deve andare in psicoterapia, altrimenti da solo non ne viene fuori.
Auguri
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 18/05/2010.
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