Succhiare il dito in età più che matura
Sono una donna di quasi 45 anni e mi piacerebbe avere un parere circa la mia situazione.
Io succhio il pollice da quando sono nata.
Il mio modo di succhiare non ha provocato alcuna alterazione ai denti.
Per me rappresenta un'occasione di relax, di appagamento, lo faccio ovviamente quando sono sola, in momenti di noia o di stanchezza.
Quand'ero piccola, com'è naturale, i miei genitori hanno adottato le solite metodiche per farmi smettere questo "vizio", smalto amaro, cerottino sul pollice, ma non c'è stato verso: ho sempre continuato a succhiare.
Per non essere rimproverata ho quindi cominciato a farlo esclusivamente nei momenti in cui ero sola, tanto è vero che i miei genitori sono convinti che io abbia smesso all'età di circa 10-11 anni.
Invece non ho mai smesso di farlo.
O meglio, ci ho provato qualche anno fa: ho smesso senza grossa fatica e sono rimasta per due anni senza succhiarmi il pollice.
Poi però mi sono detta: ma perchè privarmi di quello che è tutto sommato un innocuo piacere che mi aiuta a rilassarmi?
Sono sposata, ho due figli, un buon lavoro, diversi ottimi amici.
Conduco una vita serena e tutto sommato appagante, anche se piuttosto faticosa.
Nessuna delle persone che conosco e frequento (marito compreso) sospetterebbe mai che ho questo "vizio", che continuo a coltivare in beata solitudine.
Mi domando: ma è tanto grave?
Non è paragonabile, per esempio, al vizio del fumo (solo, molto meno pericoloso per la salute)?
Vi ringrazio se vorrete darmi il vostro parere.
Io succhio il pollice da quando sono nata.
Il mio modo di succhiare non ha provocato alcuna alterazione ai denti.
Per me rappresenta un'occasione di relax, di appagamento, lo faccio ovviamente quando sono sola, in momenti di noia o di stanchezza.
Quand'ero piccola, com'è naturale, i miei genitori hanno adottato le solite metodiche per farmi smettere questo "vizio", smalto amaro, cerottino sul pollice, ma non c'è stato verso: ho sempre continuato a succhiare.
Per non essere rimproverata ho quindi cominciato a farlo esclusivamente nei momenti in cui ero sola, tanto è vero che i miei genitori sono convinti che io abbia smesso all'età di circa 10-11 anni.
Invece non ho mai smesso di farlo.
O meglio, ci ho provato qualche anno fa: ho smesso senza grossa fatica e sono rimasta per due anni senza succhiarmi il pollice.
Poi però mi sono detta: ma perchè privarmi di quello che è tutto sommato un innocuo piacere che mi aiuta a rilassarmi?
Sono sposata, ho due figli, un buon lavoro, diversi ottimi amici.
Conduco una vita serena e tutto sommato appagante, anche se piuttosto faticosa.
Nessuna delle persone che conosco e frequento (marito compreso) sospetterebbe mai che ho questo "vizio", che continuo a coltivare in beata solitudine.
Mi domando: ma è tanto grave?
Non è paragonabile, per esempio, al vizio del fumo (solo, molto meno pericoloso per la salute)?
Vi ringrazio se vorrete darmi il vostro parere.
[#1]
Gentile signora, se liberarsi di questo comportamento le è così difficile, se lo mette in atto quando sta da sola, e se non le ha provocato alcun danno, allora potrebbe trattarlo come se fosse uno dei suoi pensieri: qualcosa che non è obbligatorio condividere, né giustificare, né riprovare. C'è, e basta, e va bene lo stesso.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Caro dottor Santonocito, la ringrazio del suo parere, che mi ha tolto quel filo di inquietudine provocato da una condizione che mi pare talmente anomala da farmi temere che sia patologica (a livello psicologico, intendo).
E' la priva volta che parlo di questa cosa con un'altra persona e ci tenevo a confrontarmi con uno psicologo, anche se sinceramente non me la sentirei di andare in terapia per una cosa del genere.
Se rifletto sulla faccenda, mi viene in mente come motivazione di questo mio "vizio" una fase orale non correttamente elaborata: in effetti mia madre ha smesso bruscamente di allattarmi al seno quando avevo solo cinque mesi perchè era rimasta incinta di mio fratello.
Chissà...
E' la priva volta che parlo di questa cosa con un'altra persona e ci tenevo a confrontarmi con uno psicologo, anche se sinceramente non me la sentirei di andare in terapia per una cosa del genere.
Se rifletto sulla faccenda, mi viene in mente come motivazione di questo mio "vizio" una fase orale non correttamente elaborata: in effetti mia madre ha smesso bruscamente di allattarmi al seno quando avevo solo cinque mesi perchè era rimasta incinta di mio fratello.
Chissà...
[#3]
Ma per lei è più importante la ricerca delle "cause", o trovare un po' di tranquillità rispetto ai dubbi che ha espresso?
Se la risposta è la seconda, abbandoni pure le interpretazioni psicoanalitiche e ammetta semplicemente a se stessa di avere un modo di autogratificarsi come un altro - dal quale le è impossibile liberarsi, certo - ma che non è molto diverso da altri gesti di autocontatto, come toccarsi i capelli o passarsi la lingua sulle labbra.
Cordiali saluti
Se la risposta è la seconda, abbandoni pure le interpretazioni psicoanalitiche e ammetta semplicemente a se stessa di avere un modo di autogratificarsi come un altro - dal quale le è impossibile liberarsi, certo - ma che non è molto diverso da altri gesti di autocontatto, come toccarsi i capelli o passarsi la lingua sulle labbra.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Signora,
il succhiarsi il dito, rappresenta un'auto consolazione,
sono gestualità inconscie, cioè che si manifestano al di sotto del livello di coscienza.
Quando gli automatismi si auto perpetuano, solitamente rappresentano una fissazione ad uno stadio dello sviluppo psichico, nel suo caso" fase orale".
Se il rituale non le crea fastidi, se non relazionali, forse è meglio lasciarlo lì dove si trova, inoltre credo di aver capito, che rappresenta per lei un momento di solitario piacere,da cui ricava rilassatezza e momentanea tranquillità, non lo combatta, ma lo assecondi, tenendoselo
Auguri.
www.valeriarandone.it
il succhiarsi il dito, rappresenta un'auto consolazione,
sono gestualità inconscie, cioè che si manifestano al di sotto del livello di coscienza.
Quando gli automatismi si auto perpetuano, solitamente rappresentano una fissazione ad uno stadio dello sviluppo psichico, nel suo caso" fase orale".
Se il rituale non le crea fastidi, se non relazionali, forse è meglio lasciarlo lì dove si trova, inoltre credo di aver capito, che rappresenta per lei un momento di solitario piacere,da cui ricava rilassatezza e momentanea tranquillità, non lo combatta, ma lo assecondi, tenendoselo
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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