Ansia ... e attacchi di panico
Buonasera Dottori.. sono due anni che non scrivo ... finalmente ora ho preso consapevolezza del mio vero disturbo.. e quindi oggi a distanza di 2 anni sono finalmente nella categoria giusta...
Sono una ragazza di 25 anni, soffro da 3 anni di ansia che si manifesta con battiti accelerati, extrasistole, nodo alla gola, sensazione di svenimento..vertigini, stanchezza.. e a volte veri e propri attacchi di panico...che molte volte cambiano forma e mi fanno SEMPRE agitare ...(sono diventata molto ipocondriaca)...
Ho deciso, dopo svariate visite specialistiche risultate negative (cardiologiche, neurologiche e esami del sangue)di rivolgermi ad uno psicologo e psicoterapeuta... per intraprendere un percorso di psicoterapia con approccio sistemico-relazionale..per cercare le vere cause di questo malessere...interiore
Inizialmente diciamo che i sintomi sono peggiorati.. forse proprio perchè ho preso consapevolezza di tante cose che non andavano...
é un lavoro su se stessi molto importante ma decisamente duro.. che a volte mi lascia senza energia..
Purtroppo però per quanto mi rendo conto di lavorare bene, poi mi perdo in una bolla di sapone a casa, appena sento i sintomi a volte diversi ( perchè appena mi "abituo " a cetrti sintomi cambiano ).. mi inizio a preoccupare..iniziando a fare mille paragoni con altre situazioni comunque analoghe non riesco in quei momenti a far ragionare la mia parte cognitiva e penso sempre al peggio...la psicologa dice che per troppo tempo ho somatizzato spostando l'attenzione sui sintomi fisici.. e quindi costruendo un meccanismo neuronale ben preciso e molto più difficile da oltrepassare...io credo che molte volte è più facile pensare di avere qualcosa di fisico ... e inconsciamente fissarsi su questo malessere piuttosto che pensare che sia qualcosa legato ad un nostro modo di vivere che non ci va più bene..
Insomma sono prigioniera di me stessa... da una parte ho paura che sfoci in qualcosa di fisico, dall'altra penso che sia mentale ma non ne ho ancora la piena consapevolezza .. proprio perchè non riesco a SVINCOLARMI da questo meccanismo che ho creato inconsciamente in tutti questi anni ...per paura di fare dei cambiamenti
La domanda che mi pongo .. ora che si è creato questo circuito... come faccio durante un attacco di panico a fare il passaggio successivo? come faccio a trovare la consapevolezza al 100% che la causa del mio sconvolgimento emotivo non deriva da malattie fisiche improvvise e con fine SEMPRE tragico?? credo che già questa certezza mi potrebbe aiutare durante l'attacco... come posso farE?
Non uso medicinali per l'ansia, solo per un breve periodo ho fatto uso di un benzodiazepine EN perchè avevo continue fastidiose extrasistole ma anche quello è risultato inefficace quindi ho smesso...vorrei poter riuscire con la psicoterapia a uscire da questo tunnel e poter finalmente VIVERE non SOPRAVVIVERE scusate per il mio monologo ...spero mi risponderete io aspetto con ANSIA una vostra risposta ..Saluti
Sono una ragazza di 25 anni, soffro da 3 anni di ansia che si manifesta con battiti accelerati, extrasistole, nodo alla gola, sensazione di svenimento..vertigini, stanchezza.. e a volte veri e propri attacchi di panico...che molte volte cambiano forma e mi fanno SEMPRE agitare ...(sono diventata molto ipocondriaca)...
Ho deciso, dopo svariate visite specialistiche risultate negative (cardiologiche, neurologiche e esami del sangue)di rivolgermi ad uno psicologo e psicoterapeuta... per intraprendere un percorso di psicoterapia con approccio sistemico-relazionale..per cercare le vere cause di questo malessere...interiore
Inizialmente diciamo che i sintomi sono peggiorati.. forse proprio perchè ho preso consapevolezza di tante cose che non andavano...
é un lavoro su se stessi molto importante ma decisamente duro.. che a volte mi lascia senza energia..
Purtroppo però per quanto mi rendo conto di lavorare bene, poi mi perdo in una bolla di sapone a casa, appena sento i sintomi a volte diversi ( perchè appena mi "abituo " a cetrti sintomi cambiano ).. mi inizio a preoccupare..iniziando a fare mille paragoni con altre situazioni comunque analoghe non riesco in quei momenti a far ragionare la mia parte cognitiva e penso sempre al peggio...la psicologa dice che per troppo tempo ho somatizzato spostando l'attenzione sui sintomi fisici.. e quindi costruendo un meccanismo neuronale ben preciso e molto più difficile da oltrepassare...io credo che molte volte è più facile pensare di avere qualcosa di fisico ... e inconsciamente fissarsi su questo malessere piuttosto che pensare che sia qualcosa legato ad un nostro modo di vivere che non ci va più bene..
Insomma sono prigioniera di me stessa... da una parte ho paura che sfoci in qualcosa di fisico, dall'altra penso che sia mentale ma non ne ho ancora la piena consapevolezza .. proprio perchè non riesco a SVINCOLARMI da questo meccanismo che ho creato inconsciamente in tutti questi anni ...per paura di fare dei cambiamenti
La domanda che mi pongo .. ora che si è creato questo circuito... come faccio durante un attacco di panico a fare il passaggio successivo? come faccio a trovare la consapevolezza al 100% che la causa del mio sconvolgimento emotivo non deriva da malattie fisiche improvvise e con fine SEMPRE tragico?? credo che già questa certezza mi potrebbe aiutare durante l'attacco... come posso farE?
Non uso medicinali per l'ansia, solo per un breve periodo ho fatto uso di un benzodiazepine EN perchè avevo continue fastidiose extrasistole ma anche quello è risultato inefficace quindi ho smesso...vorrei poter riuscire con la psicoterapia a uscire da questo tunnel e poter finalmente VIVERE non SOPRAVVIVERE scusate per il mio monologo ...spero mi risponderete io aspetto con ANSIA una vostra risposta ..Saluti
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(..)come faccio a trovare la consapevolezza al 100% che la causa del mio sconvolgimento emotivo non deriva da malattie fisiche improvvise e con fine SEMPRE tragico?? credo che già questa certezza mi potrebbe aiutare durante l'attacco... come posso farE?(..)
Gentile ragazza se di questi problemi soffre da qualche anno allora per capire che il suo malesssere non sconfini in qualcosa di tragico dovrebbe far riferimento alla sua stessa esperienza. Ad ogni attacco è mai accaduto qualcosa di tragico? perchè dovrebbe improvvisamente capitare se non è mai successo? cosa conta di più la sua esperienza o quelle che teme e che non si è mai verificato?
tuttavia è bene che ne parli con la collega che la sta curando onde evitare confusioni.
saluti
Gentile ragazza se di questi problemi soffre da qualche anno allora per capire che il suo malesssere non sconfini in qualcosa di tragico dovrebbe far riferimento alla sua stessa esperienza. Ad ogni attacco è mai accaduto qualcosa di tragico? perchè dovrebbe improvvisamente capitare se non è mai successo? cosa conta di più la sua esperienza o quelle che teme e che non si è mai verificato?
tuttavia è bene che ne parli con la collega che la sta curando onde evitare confusioni.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Grazie dottore per la sua tempestiva risposta...
rispondo razionalmente no non è mai accaduto qualcosa di tragico..ma è come se fossi continuamente ributtata nel mio primo attacco di panico, quando in preda all'ansia, sono corsa al pronto soccorso... ogni volta rivivo questa paura ... e ho sviluppato un'altissima percezione di tutti i sintomi che il corpo mi segnala...
non riuscendo a sbloccarmi ... e diventando paranoica
grazie ancora per avermi risposto ... saluti
rispondo razionalmente no non è mai accaduto qualcosa di tragico..ma è come se fossi continuamente ributtata nel mio primo attacco di panico, quando in preda all'ansia, sono corsa al pronto soccorso... ogni volta rivivo questa paura ... e ho sviluppato un'altissima percezione di tutti i sintomi che il corpo mi segnala...
non riuscendo a sbloccarmi ... e diventando paranoica
grazie ancora per avermi risposto ... saluti
[#3]
Gentile ragazza,
continui con fiducia il lavoro che sta svolgendo con il suo psicoterapeuta.
Anche se qualcosa ancora "non le torna" in realta' lei sembra sapere quali sono le questioni in gioco.
Cari auguri!
continui con fiducia il lavoro che sta svolgendo con il suo psicoterapeuta.
Anche se qualcosa ancora "non le torna" in realta' lei sembra sapere quali sono le questioni in gioco.
Cari auguri!
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#4]
Utente
Grazie Dottore per avermi risposto..anche lei .. tra l'altro è della mia stessa regione...Volevo chiederle in che senso io in realtà so bene le questioni in gioco? lei pensa che il sintomi fisico sia comunque un portatore di un malessere non esplicato a voce?la mia più grande paura è di potermi alla fine ammalare FISICAMENTE con il pensiero continuo ... quando vado dalla psicologa lei mi dice che lavoro molto bene.. quando sto a casa.. non riesco a trasferire questa cosa... e mi fisso su ogni piccolo sintomo...sono due settimane che ho continue extrasistole e una sensazione di svenimento ... e ogni volta mi sento sempre peggio.. come se la mia condizione fisica fosse decisamente PRECARIA.. e possa cambiare da un momento all'altro ...è come se facessi la vita di un CARDIOPATICO (limitandomi la vita per paura...) (il cuore è decisamente il mio organo-bersaglio)
Grazie per il lavoro che fa.. e scusi per il mio continuo essere prolissa(tipico del mio carattere ansioso!!!) Saluti
Grazie per il lavoro che fa.. e scusi per il mio continuo essere prolissa(tipico del mio carattere ansioso!!!) Saluti
[#5]
E' opportuno che parli di queste cose con il terapeuta che la segue: ha già discusso delle questioni che ha portato qui con lui?
E' bene per il lavoro che svolge con lui, non cercare di approfondire altrove. Immaginiamo la sua preoccupazione tale da richiedere altri pareri, ma non è qui che troverà le risposte che cerca.
Un caro saluto.
E' bene per il lavoro che svolge con lui, non cercare di approfondire altrove. Immaginiamo la sua preoccupazione tale da richiedere altri pareri, ma non è qui che troverà le risposte che cerca.
Un caro saluto.
[#6]
Utente
sì ne ho già parlato...
ma diciamo che sono sempre in cerca di continue conferme .. anche da parte di altri dottori ... che poi non mi bastano mai fa parte del mio carattere (dopo tutti gli esami fatti non penserei di avere qualcosa al cuore ancora...)
Le risposte me le hanno già date ma io continuo diventando paranoica ... comunque mi scuso ancora se sono stata troppo insistente e la ringranzio ancora.. buona giornata ... SALUTI
ma diciamo che sono sempre in cerca di continue conferme .. anche da parte di altri dottori ... che poi non mi bastano mai fa parte del mio carattere (dopo tutti gli esami fatti non penserei di avere qualcosa al cuore ancora...)
Le risposte me le hanno già date ma io continuo diventando paranoica ... comunque mi scuso ancora se sono stata troppo insistente e la ringranzio ancora.. buona giornata ... SALUTI
[#7]
(..)sono sempre in cerca di continue conferme .. anche da parte di altri dottori (..)
anche questo è un sintomo, altro aspetto del problema che andrebbe approfondito con il suo terapeuta. Più va a caccia di conferme e più alimenterà il problema.
saluti
anche questo è un sintomo, altro aspetto del problema che andrebbe approfondito con il suo terapeuta. Più va a caccia di conferme e più alimenterà il problema.
saluti
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente
La scrivo visto che è anche della zona!
Inanzitutto non c'è da vergognarsi di affermare che certi disturbi come il suo,possono essere affrontatti diversamente con un approcio psicologico più consono!!!
Nel merito le ricerche scentifiche hanno dimostrato che molti disturbi di ansia e D.A.P.
hanno avuto un maggior miglioramento con i seguenti approcci:
-COGNITIVO COMPORTAMENTALE
-STRATEGICO BREVE
Lei sappi che ha diritto di informarsi e parlarne anche al terapeuta(...) e se mai di cambiare terapia magari più consona a lei(...)
Questo argomento è stato affrontato più e più volte su questo spazio cosa per cui mi prendo la responsabilità scentifica e non solo di affermare ciò!
Cordialmente
La scrivo visto che è anche della zona!
Inanzitutto non c'è da vergognarsi di affermare che certi disturbi come il suo,possono essere affrontatti diversamente con un approcio psicologico più consono!!!
Nel merito le ricerche scentifiche hanno dimostrato che molti disturbi di ansia e D.A.P.
hanno avuto un maggior miglioramento con i seguenti approcci:
-COGNITIVO COMPORTAMENTALE
-STRATEGICO BREVE
Lei sappi che ha diritto di informarsi e parlarne anche al terapeuta(...) e se mai di cambiare terapia magari più consona a lei(...)
Questo argomento è stato affrontato più e più volte su questo spazio cosa per cui mi prendo la responsabilità scentifica e non solo di affermare ciò!
Cordialmente
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente
Il training autogeno (schultz) va benissimo sappi che l'apprendimento richiede costanza e approfondimento utile sarebbe tenere un diario dove scrivere le eventuali resistenze (fantasmi corporei) motivi per cui il corpo non tenderebbe da subito rilasciarsi cosa per cui ve la consiglio vivamente!
Cordialmente
Il training autogeno (schultz) va benissimo sappi che l'apprendimento richiede costanza e approfondimento utile sarebbe tenere un diario dove scrivere le eventuali resistenze (fantasmi corporei) motivi per cui il corpo non tenderebbe da subito rilasciarsi cosa per cui ve la consiglio vivamente!
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.5k visite dal 05/05/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.