Piango e mentre lo faccio a volte lancio grida di dolore
Salve,ho 24 anni. Il mio problema è questo. Sono stata fidanzata per 6 anni con un ragazzo fino al 2008. La cosa è finita male dopo i suoi tradimenti e i vari litigi. Poi si sono verificate la morte di mio nonno e di miei 3 amici e ho iniziato a soffrire d'ansia,a prendere il Lexotan, a stare continuamente male pur uscendo e pur avendo accanto i miei amici.Ho iniziato ad avere problemi alla tiroide e al colon per via dello stress e via dicendo. Poi un'anno e un mese fa ho conosciuto un ragazzo,ho iniziato a frequentarlo,la cosa andava benissimo,ho conosciuto i suoi genitori e lui i miei,ogni giorno insieme, dormivo spesso da lui,viaggi insieme,di tutto e di piu. Grazie a lui mi sono ripresa parecchio,non ho piu preso calmanti e niente...finalmente mi sentivo libera da ogni preoccupazione e da tutto quanto. Avevo lui e non desideravo altro. Una settimana fa però mi ha lasciata dicendo di non amarmi e di voler stare da solo perche purtroppo stando con me non stava bene psicologicamente nonostante io sia una bravissima persona. Io l'ho presa malissimo,sto malissimo,piango ogni giorno,sto sempre nervosa,qualunque cosa io faccia non serve a niente perchè penso solo e soltanto a lui,ovunqua io vada e con chiunque io sia piango,con i miei genitori sto litigando spesso perchè qualunque cosa mi dicano mi tocca il sistema nervoso. Sto mangiando poco e dormo malissimo. Passo pochissimo tempo a casa perchè altrimenti inizio a pensare che è meglio se io non esistessi. Mi manca cosi tanto che darei qualsiasi cosa per poter tornare con lui. Non so cosa fare...ogni giorno va sempre peggio...sento di impazzire,sento che sto gia iniziando a cedere come due anni fa, non riesco ad accettare che lui non voglia stare con me,non è come quando ci si lascia,per me è come se fosse morto qualcuno,non riesco a farmene una ragione,non riesco ad andare avanti,non sorrido piu. Sto rendendo pochissimo anche a lavoro. Piango e mentre lo faccio a volte lancio grida di dolore. Io contavo su di lui,era diventato troppo importante per me! Che cosa devo fare? Ho paura... perchè so che non posso farcela.... vi prego datemi una risposta... Vi ringrazio infinitamente,e se avete qualche domanda da farmi non ci sono problemi...
[#1]
Gentile Utente,
mi dispiace per quanto el sta accadendo in queste ore. Ma credo che la reazione, come giustamente Lei stessa ha intuito paragonando il tutto ad un lutto, non possa che essere questa, seppur spiacevole.
Non può non star male in questo momento, è fisiologico, seppur spiacevole.
Può però cercare di stare un po' meglio: ad esempio condividere il Suo dolore con qualcuno di caro, parente, amico, ecc., è sempre la migliore soluzione in questi casi.
Tenga però presente che Lei già in altri consulti ha espresso una certa tendenza ad iper-preoccuparsi: è stata seguita da qualcuno (psichiatra o psicologo) in questo periodo?
mi dispiace per quanto el sta accadendo in queste ore. Ma credo che la reazione, come giustamente Lei stessa ha intuito paragonando il tutto ad un lutto, non possa che essere questa, seppur spiacevole.
Non può non star male in questo momento, è fisiologico, seppur spiacevole.
Può però cercare di stare un po' meglio: ad esempio condividere il Suo dolore con qualcuno di caro, parente, amico, ecc., è sempre la migliore soluzione in questi casi.
Tenga però presente che Lei già in altri consulti ha espresso una certa tendenza ad iper-preoccuparsi: è stata seguita da qualcuno (psichiatra o psicologo) in questo periodo?
[#2]
Cara ragazza,
comprendo il suo dolore e, forse averne parlato in questo contesto , può essere il primo passo verso un consulto vero e proprio.
La sua storia è una storia d'ansia e di somatizzazioni, farmaco sedate e, non analizzate.
Un fidanzato, non può e non deve, fungere da anti depressivo e, da sedativo, altrimenti si falsa il legame, con il rischio di appesantirlo.
Il dolore, la sofferenza, i lutti, vanno interpretati e superati, con le proprie risorse interiori, magari con l'aiuto di esperti.
Trovi la forza di andare da uno psicoterapeuta, che possa prenderla in carico, aiutandolo con il suo dolore e, che possa aiuterla a trovare la sua forza interiore, forse mai espressa.
Auguri di cuore
www.valeriarandone.it
comprendo il suo dolore e, forse averne parlato in questo contesto , può essere il primo passo verso un consulto vero e proprio.
La sua storia è una storia d'ansia e di somatizzazioni, farmaco sedate e, non analizzate.
Un fidanzato, non può e non deve, fungere da anti depressivo e, da sedativo, altrimenti si falsa il legame, con il rischio di appesantirlo.
Il dolore, la sofferenza, i lutti, vanno interpretati e superati, con le proprie risorse interiori, magari con l'aiuto di esperti.
Trovi la forza di andare da uno psicoterapeuta, che possa prenderla in carico, aiutandolo con il suo dolore e, che possa aiuterla a trovare la sua forza interiore, forse mai espressa.
Auguri di cuore
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 04/05/2010.
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