Stress, stanchezza e notti con incubi
Gentile Psicologa,sono una ragazza di 20 anni.Premetto di essere gia' stata in cura da diversi specialisti: uno psichiatra e due psicologhe. Il problema all'epoca e' stato che avevo avuto un grave incidente con un aliscafo, ed erano morte 4 persone. All'epoca avevo 16 anni, e ho fatto difficoltà a superare lo shock, sia perche' non sapevo se mi sarei salvata, sia perche' ho visto scene al quanto macabre per quanto riguarda i corpi dei morti. Ho passato notti insonnie, incubi per lo piu' sempre ricollegati a quell'avvenimento; contemporaneamente stavo vivendo una storia un po' difficile per la mia tenere età. Avevo un fidanzato geloso e possessivo, delle volte violento, e molte volte a casa sua c'erano atteggiamenti da parte di suo padre, del padre-padrone con tutta la famiglia. Questo ovviamente non mi ha faciltato a risolvere le mie difficoltà. Adesso credevo di aver superato tutto del mio passato, perche' mi sono rifatta una vita. Ho un fidanzato che mi rispetta e mi vuole bene. Il mio problema adesso e che affronto le difficoltà in maniera altamente angosciante, cerco sempre di riaggirare il problema in tutti i modi possibili. Ho difficolta' negli studi, non riesco a concentrarmi ed applicarmi, perche' parto scoraggiata e angosciata, piango sempre e ho iniziato di nuovo ad avere incubi. La mia famiglia non l'ho mai sentita vicina, perche' non mi sento aiutata da loro, e premetto che ho fatto in passato una seduta con i miei genitori da una psicologa per superare le difficoltà, ma e' stata solo una calma apparente. Mi sento sempre inferiore agli altri, che non c'e' la posso fare, e poi non riesco a socializzare, sono introversa. Molte volte guardo gli altri realizzarsi, e io mi sento indietro rispetto a loro e nel raggiungere i miei progetti.
ringrazio per il cortese ascolto,vorrei chiedere quale terapia e' piu' appropriata alle mie esigenze.
Rinnovo i miei ringraziamenti, e aspetto una sua risposta.
In attesa, le porgo cordiali saluti
ringrazio per il cortese ascolto,vorrei chiedere quale terapia e' piu' appropriata alle mie esigenze.
Rinnovo i miei ringraziamenti, e aspetto una sua risposta.
In attesa, le porgo cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazza, sembra che oltre all'introversione lei abbia facilità a portarsi dietro i ricordi delle esperienze negative, come quelli relativi all'incidente o della storia finita male.
È difficile però suggerirle quale possa essere la cura più adatta senza conoscerla né averla di fronte.
Che tipo di cure ha fatto, esattamente, con i professionisti a cui si è rivolta sinora?
Cordiali saluti
È difficile però suggerirle quale possa essere la cura più adatta senza conoscerla né averla di fronte.
Che tipo di cure ha fatto, esattamente, con i professionisti a cui si è rivolta sinora?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringriazio inanzitutto per avermi risposto. Per quanto riguarda i chiarimenti da lei richiesti, le risposte sono rispettivamente: 6 mesi da uno psichiatria il quale mi ha prescritto dei farmaci antidpressivi (dropaxin) il quale mi hanno portato molti disturbi, e ho dovuti interromperli. Poi sono stata in cura da una psicologa dell'usl che non mi ha fatto fare nessun tipo di test, ma solo ascolto. Infine da un'altra psicologa che mi ha fatto dei test (tra i primi disegnare una ragazza e un ragazzo ecc.), alla fine della terapia ha proposto un incontro con la famiglia per fare luce sui miei problemi e chiarirli con loro; per quanto riguarda la sensazione di inadeguatezza l'ho iniziata a sentire dopo l'incidente, sentendomi sempre diversa dagli altri, anche la famiglia ha enfatizzato questa situazione, facendo presente alle persone l'incidente in cui ero stata coinvolta.
Grazie, in attesa di una sua risposta le porgo cordiali saluti.
Grazie, in attesa di una sua risposta le porgo cordiali saluti.
[#3]
Potrebbe trattarsi di stress post-traumatico. Se così fosse avrebbe bisogno di un percorso di cura che l'aiutasse a elaborare, "digerire" e superare l'esperienza traumatica che ha avuto, cosa che evidentemente non è ancora avvenuta.
Per fare questo però l'ascolto da solo non è sufficiente, e probabilmente nemmeno i farmaci, da soli, anche se potrebbero essere d'aiuto.
Dovrebbe reperire uno psicoterapeuta che utilizzi un protocollo d'intervento specifico per questo tipo di disturbo (sempre dopo una valutazione esatta del disturbo, ovviamente).
Può cercare ad esempio in questa lista di specialisti formati in terapia breve strategica:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Cordiali saluti
Per fare questo però l'ascolto da solo non è sufficiente, e probabilmente nemmeno i farmaci, da soli, anche se potrebbero essere d'aiuto.
Dovrebbe reperire uno psicoterapeuta che utilizzi un protocollo d'intervento specifico per questo tipo di disturbo (sempre dopo una valutazione esatta del disturbo, ovviamente).
Può cercare ad esempio in questa lista di specialisti formati in terapia breve strategica:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 04/05/2010.
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