Distacco dalla famiglia di origine

Salve, ho 31 anni quindi non sono piu' una ragazzina da un bel po'. Ma nonostante cio', ho un problema piuttosto grave: la paura di distaccarmi dai miei genitori. Vivo ancora con loro, ma sono fidanzata da parecchi anni e sto pensando di sposarmi, ma è un'idea che non riesco a mettere in pratica tanta è l'angoscia al solo pensiero di allontanarmi da loro! E' un misto di paura per me stessa e sensi di colpa verso di loro, sensi di colpa perche' li abbandono, mi sembra di far loro un torto! Lo so, è assurdo, ma è così che mi sento! Per non parlare poi dell'idea che un giorno non ci saranno piu'... meglio non parlarne, a volte mi chiedo se riuscirò mai a sopravvivere ad un tale dolore!
Ma come faccio ad andare avanti in questo modo?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara Utente

Allontanarsi da casa per creare una propria famiglia, indipendente da quella di origine, è una situazione che comunemente provoca timori e senso di colpa nei confronti dei genitori.
Nel suo caso questi timori appaiono eccessivi, tant'è che lei stessa li definisce "angoscia", e arrivano a condizionare le sue scelte non permettendole di decidere serenamente di staccarsi dai genitori. La cosa migliore a mio avviso è cercare di far luce sui motivi di questi sentimenti, meglio se con l'aiuto di uno psicologo.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
" Mi sembra di far loro un torto "

Questa frase potrebbe svelare qualcosa dei suoi rapporti familiari: a volte sono i figli che non vogliono o non possono assumere un ruolo di adulto, altre volte sono i genitori che non tollerano l'allontanamento dei figli dal nido e fanno passare questo messaggio anche senza dirlo in modo esplicito.

È difficile per tutti, in maniera diversa, passare da un ruolo ad un altro nel corso della vita. Se lei sente crescere questo conflitto potrebbe effettuare delle sedute dallo psicologo per capire meglio tutte le questioni che ha portato in questa sede.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Il fatto è anche che ho una sorella, la mia unica sorella, che ha un handicap, quindi non vorrei lasciarli ad affrontare da soli questa situazione... Penso che abbiano bisogno di me, e quindi mi sentirei doppiamente in colpa ad andarmene!
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Lei ha diritto di vivere la sua vita, ma è comprensibile anche il conflitto in cui si trova.

Molte famiglie si trovano ad affrontare questo tipo di difficolta', ma cio' non toglie che ognuno debba fare il suo percorso, sostenendo in modo diverso i propri cari.

Nella sua specifica situazione non sappiamo le condizioni specifiche di sua sorella, se è molto grave oppure poco, se è sempre in casa o è seguita dai servizi.

Tuttavia lei parla di doppio senso di colpa, quindi credo che la questione relativa a sua sorella incida sulle sue difficolta', ma che ci sia anche dell'altro.

Provi a parlarne con qualcuno di persona, ne trarra' sicuramente un beneficio.

Un caro saluto!
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie, ho proprio intenzione di farmi aiutare di persona infatti.

Un caro saluto a voi!