Io cerco di tranquillizzarlo facendogli capire che anche se dovesse cambiare squadra non sarebbe
Gent.mi dott.ri,
innanzitutto grazie per l'opportunità offerta a noi genitori di trovare un consiglio in una forma così veloce e moderna. Il mio problema è il seguente, sono una donna di 36aa separata, con due splendidi bimbi di 6 e 9aa che pensavo, fino a poco tempo fa, di poter definire senza possibilità di smentita molto sereni visto l'ottimo rapporto che li lega ad entrambi i genitori. Il piccolo, però, ormai da qualche giorno mi riferisce che ha spesso voglia di piangere, che ha paura praticamente di tutto (del buio, di scene in tv) ed ha qualche volta il sonno disturbato. Spesso prima di addormentarsi mi spiega che gli vengono quelli che io definisco 'pensieri negativi' cioè pensa a cose a cui non vorrebbe pensare come ad esempio (cosa di poco conto per noi) di essere della squadra opposta a quella per cui realmente tifa e si sogna anche di indossare quella divisa, oppure che una persona che vede è più bella del papà o della mamma quando quello che pensa realmente è il contrario. Io cerco di tranquillizzarlo facendogli capire che anche se dovesse cambiare squadra non sarebbe un dramma per nessuno, che ci sono diverse persone più belle di mamma e papà ma è l'amore che lo lega a loro a renderli speciali nel suo cuore e così via... Come posso aiutarlo?
Grazie di cuore con anticipo per la risposta!
Mamma in ansia
innanzitutto grazie per l'opportunità offerta a noi genitori di trovare un consiglio in una forma così veloce e moderna. Il mio problema è il seguente, sono una donna di 36aa separata, con due splendidi bimbi di 6 e 9aa che pensavo, fino a poco tempo fa, di poter definire senza possibilità di smentita molto sereni visto l'ottimo rapporto che li lega ad entrambi i genitori. Il piccolo, però, ormai da qualche giorno mi riferisce che ha spesso voglia di piangere, che ha paura praticamente di tutto (del buio, di scene in tv) ed ha qualche volta il sonno disturbato. Spesso prima di addormentarsi mi spiega che gli vengono quelli che io definisco 'pensieri negativi' cioè pensa a cose a cui non vorrebbe pensare come ad esempio (cosa di poco conto per noi) di essere della squadra opposta a quella per cui realmente tifa e si sogna anche di indossare quella divisa, oppure che una persona che vede è più bella del papà o della mamma quando quello che pensa realmente è il contrario. Io cerco di tranquillizzarlo facendogli capire che anche se dovesse cambiare squadra non sarebbe un dramma per nessuno, che ci sono diverse persone più belle di mamma e papà ma è l'amore che lo lega a loro a renderli speciali nel suo cuore e così via... Come posso aiutarlo?
Grazie di cuore con anticipo per la risposta!
Mamma in ansia
[#1]
Gentilssima signora a quell'età sintomi del genere sono spesso il riflesso di situazioni problematiche vissute in altri ambiti, scuola , famiglia e, anche se da parte dei genitori non si ha la percezione che possano esseci cose che non vanno, il piccolo può percepire e/o distorcere a modo suo la realtà.
Oltre alle rassicurazioni da parte dei genitori è sempre opportuno domandarsi come vengno gestiti i cambiamenti in ambito famigliare e se necessario chiedere un consulto psicologico.
saluti
Oltre alle rassicurazioni da parte dei genitori è sempre opportuno domandarsi come vengno gestiti i cambiamenti in ambito famigliare e se necessario chiedere un consulto psicologico.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile signora, per prima cosa si tranquillizzi!
I bambini, come noi tutti, provano ed esprimono le proprie emozioni, anche quelle "negative" come paura o ansia. E' un errore pensare che l'infanzia sia l'età della spensieratezza: per noi adulti lo è ma per un bambino ciò che per noi è di poco conto potrebbe avere un peso notevole.
La buona notizia è che il Suo bimbo viene da Lei a parlarne. Il buio o le scene della TV se ci pensiamo possono realmente turbare un bimbo. Purtroppo non ci sono quasi più le fasce orarie in cui certe scene non vengono trasmesse per i bambini. E' sensato e ragionevole pensare che alcune scene, molte parolacce, ecc...non siano adatte ai bambini.
Quanto alla questione del buio: da un punto di vista etologico il buio fa paura a tutti. Noi adulti abbiamo imparato a temerlo meno, superando la paura, ma è chiaro che tutti noi ci troviamo meglio alla luce, è più rassicurante sapere in che direzione camminiamo!
Per entrambe le situazioni Lei può rassicurare il bimbo, provando a domandargli di cosa in particolare ha paura quando è al buio, cosa teme, cosa potrebbe esserci o accadere e poi accompagnarlo a vedere che, spenta la luce, non vi sono le fantasie "spaventose" di un bimbo.
Io sono anche dell'idea che evitare di far vedere la TV o almeno alcuni programmi sia una cosa molto saggia (si pensi solo ai riferimenti al sesso, parolacce, ecc... che a qualunque ora del giorno ci sono in TV e che non sono adatti ai bambini); purtroppo il limite posto dal pudore che fino a qualche decennio fa era presente, ora sembra scomparire.
La squadra: perchè anche in questo caso non prova a capire meglio che succede.
Nella squadra ha i suoi amici, sta costruendo un'identità di gruppo. Suo figlio Le sta dicendo che c'è qualcosa che non va? Si trova bene? E' coinvolto dagli altri? E teme di perdere questo privilegio?
Ovviamente, tutto questo, senza stressare il bimbo!
Ultima nota: avere i genitori separati non è indice di patologia, nè conduce a un disagio. Stia tranquilla!
Saluti,
I bambini, come noi tutti, provano ed esprimono le proprie emozioni, anche quelle "negative" come paura o ansia. E' un errore pensare che l'infanzia sia l'età della spensieratezza: per noi adulti lo è ma per un bambino ciò che per noi è di poco conto potrebbe avere un peso notevole.
La buona notizia è che il Suo bimbo viene da Lei a parlarne. Il buio o le scene della TV se ci pensiamo possono realmente turbare un bimbo. Purtroppo non ci sono quasi più le fasce orarie in cui certe scene non vengono trasmesse per i bambini. E' sensato e ragionevole pensare che alcune scene, molte parolacce, ecc...non siano adatte ai bambini.
Quanto alla questione del buio: da un punto di vista etologico il buio fa paura a tutti. Noi adulti abbiamo imparato a temerlo meno, superando la paura, ma è chiaro che tutti noi ci troviamo meglio alla luce, è più rassicurante sapere in che direzione camminiamo!
Per entrambe le situazioni Lei può rassicurare il bimbo, provando a domandargli di cosa in particolare ha paura quando è al buio, cosa teme, cosa potrebbe esserci o accadere e poi accompagnarlo a vedere che, spenta la luce, non vi sono le fantasie "spaventose" di un bimbo.
Io sono anche dell'idea che evitare di far vedere la TV o almeno alcuni programmi sia una cosa molto saggia (si pensi solo ai riferimenti al sesso, parolacce, ecc... che a qualunque ora del giorno ci sono in TV e che non sono adatti ai bambini); purtroppo il limite posto dal pudore che fino a qualche decennio fa era presente, ora sembra scomparire.
La squadra: perchè anche in questo caso non prova a capire meglio che succede.
Nella squadra ha i suoi amici, sta costruendo un'identità di gruppo. Suo figlio Le sta dicendo che c'è qualcosa che non va? Si trova bene? E' coinvolto dagli altri? E teme di perdere questo privilegio?
Ovviamente, tutto questo, senza stressare il bimbo!
Ultima nota: avere i genitori separati non è indice di patologia, nè conduce a un disagio. Stia tranquilla!
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 28/04/2010.
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