Disturbi del comportamento

Ho tre figlie , rispettivamente di 17, 5 e 2 anni, delle tre mi impensierisce l'ultima la quale mostra atteggiamenti che non avevo riscontrato nelle sorelle. Uno dei disturbi di maggior preoccupazione è la quasi totale indifferenza al richiamo, difficilmente mostra attenzione quando sia io che la madre la chiamiamo, ed anche quando intenzionalmente provochiamo un rumore alle sue spalle, il più delle volte non si gira. All'asilo tende ad isolarsi, ed anche le educatrici hanno notato un anomalia comportamentale. Abbiamo deciso di approfondire con delle visite specialistiche. Il neuropsichiatra infantile ha rilevato un disturbo comportamentale e di comunicazione, prescrivendo inizialmente un elettroencefalogramma (risultato normale) un BAEP per controllare l'apparato uditivo (ancora da fare) ed eventualmente sedute psicomotorie in centri appositi. Relativamente all'udito c'è da dire che durante la visione di un cartone animato, la bambina si innervosisce se abbassiamo il volume, inoltre quando lei si trova in un altra stanza facendo partire le sigle dei cartoni, lei parte a razzo mimando ed a suo modo cantando la canzone. Questo ci lascia molto perplessi. È possibile che possa udire solo determinate frequenze? La bambina ha un ottimo rapporto col sonno è sempre regolare, si addormenta facilmente e si risveglia sempre al solito orario. Ultimamente sembra accennare a dei miglioramenti il che ci confonde ancor di più, ora non sappiamo se è giusto intensificare le indagini, sottoponendola ad ulteriore stress oppure aspettare che con la crescita si sblocchi autonomamente. Cosa ne pensate? Saluti e grazie.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente

Certamente la prima cosa da fare è escludere che questo "disturbo comportamentale" possa derivare da altri problemi quali, ad esempio, un problema di udito. Proseguite quindi con le visite che avevate già programmato (non è necessario "intensificarle") e poi sulla base dei risultati di quegli esami valutate la situazione, meglio se con il neuropsichiatra che ha già visto la bambina.

Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, la cosa da fare è proseguire le indagini con serenità, senza bisogno d'intensificare nulla, perché rischiereste in tal modo di trasmettere ansia alla vostra bambina. Esami come quelli che menziona di per sé non sono troppo stressanti, a patto che vengano presentati nella maniera opportuna.

Fate le visite e gli esami prescritti con serenità, come fareste qualunque altro accertamento, e poi traetene le conclusioni alla fine insieme agli specialisti.

I potenziali evocati acustici (BAEP) stabiliranno se c'è un problema alle vie uditive oppure no, e in quest'ultima ipotesi il parere da "ascoltare" di più potrebbe essere quello che vi ha dato lo specialista NPI.

Ad ogni modo a 2 anni ci sono amplissimi margini di recupero, quindi restate tranquilli e seguite le indicazioni che state ricevendo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com