Rapporti con l'altro sesso

salve,
sono un ragazzo di 34 anni e mi ritengo "quasi" normale... ho un lavoro che mi piace (ingegnere progettista), faccio molto sport, ho amici, non mi vedo ne bello ne brutto ma, appunto, normale. Non sono un tipo molto espansivo ma neanche eccessivamente chiuso.

Il problema è che... non ho mai avuto una ragazza, ma proprio MAI niente che neanche si avvicini a un rapporto con una persona dell'altro sesso che vada più in là dell'amicizia. Ho molte amiche donne ma... solo amiche. Mi sono sempre bastato io. Sono vergine e non ho mai baciato una ragazza neanche per gioco, neanche per sbaglio.

Per inciso, non ho il minimo dubbio sulle mie preferenze sessuali. Provo di continuo desiderio sessuale per ragazze ma non ho mai avuto il coraggio di fare qualcosa in più. Quelle poche che hanno tentato un approccio con me le ho rifiutate... pentendomene quando era troppo tardi

Ho sempre percepito come "strana" questa condizione ma non mi ha mai depresso così tanto da cercare un soluzione. Vivo in una sorta di "limbo" in cui non sono felice ma neanche disperato. Però, e questo è IL PROBLEMA per cui scrivo qui, da qualche anno mi angoscia tanto il futuro. La situazione peggiora di giorno in giorno. Non voglio passare la mia vita nella solitudine, io voglio avere una famiglia, figli...

Alcune considerazioni: i miei genitori sono come me. Si sono sposati a circa 33 anni e fino a quel momento non avevano avuto nessuna esperienza di amore o sesso. Il loro è un matrimonio più o meno "combinato". Però stanno bene insieme. Mi piacerebbe avere la vita che hanno avuto loro. Parlare con loro di queste cose è assolutamente impossibile. Le cose che riporto le ho sapute da miei zii.

So che una risposta ovvia è... fatti vedere da uno psicologo. Ma se poteste farmi capire che tipo di problema ho, sarebbe già qualcosa da cui partire.

grazie
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo, sul tipo di problema che ha si potrebbero fare solo ipotesi, (inibizione, carenza di risorse sociali, false credenze, inconsce paure, ecc) ma senza conoscerla questo è il massimo che le si possa dire, da qui capirà l'importanza di un consulto diretto.
Quest'ultimo non cercherà soltato di capire il perchè di questo ma le darebbe anche la possibilitò di acquisire quelle strategie relazionali necessarie per affrontare il suo disagio. Soprattutto se si tratterà di un intervento di tipo breve, relazionale o cognitivo-comportamentale.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Mi sono sempre bastato io.
>>>

Gentile utente, credo che la sua riflessione dovrebbe partire da qui. Le persone cadono frequentemente in ciò che chiamiamo "autoinganni", come ad esempio dire a se stessi: "mi basto io".
Ora la situazione sta diventando insostenibile e ha deciso che non si basta più e che vuole una famiglia. Ma forse è ancora intrappolato nel suo vecchio modo di reagire, e quindi per riflesso cerca ancora di farsi bastare se stesso, ricadendo nel vecchio schema, e questo la frena.
Se vuole cambiare deve uscire dal suo personale modo di autoingannarsi, ma se non riesce a farlo da solo c'è bisogno di un aiuto esterno (specialistico).

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Ringrazio entrambi per la risposta.
Ci tengo a dire che in branche della medicina come la psicologia e in particolare la sessuologia un sito come questo ha una funzione sociale importantissima. Non credo che senza la barriera del mio monitor sarei mai riuscito a dire quello che vi ho detto. Spero che continuerete ancora per molto a dare questo servizio

x il dr. De Vincentiis: l'ipotesi che mi è subito saltata all'occhio è "inibizione"... potrebbe farmi qualche domanda per escludere o rafforzare qualcuna delle sue ipotesi?

x il dr. Santonocito: ha ragione! il mio "autoinganno" (mi basto io) è in effetti profondamente radicato in me perchè è ciò che mi hanno insegnato i miei genitori: "Bisogna cavarsela da soli!". Devo dire che per me chiedere aiuto è proprio l'ultima risorsa. Di solito riesco a risolvere tutti i miei problemi autonomamente e senza disturbare gli altri. Ma capisco che questo modo di vivere si è "inceppato", non funziona più e non so proprio da cosa iniziare per cambiare.

ancora grazie
saluti
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Certo, e ricordi che la persona più forte (e più intelligente) è quella che quando ne ha bisogno chiede aiuto.

Cordiali saluti
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