Difficoltà nel respirare
Salve, sono un ragazzo di quasi 20 anni; circa a novembre del 2007 cominciai ad avere problemi di tachicardia a cui si associarono mal distomaco, giramento di testa, difficoltà nel respirare.Avevo anche difficoltà a mangiare nonostante avessi fame. Feci tutte le analisi e i controlli possibili a livello cardiologico ma i miei valori erano sempre regolari. Mi fu solo diagnostica allo stomaco una colite spastica nervosa. Quindi ormai convinto che i miei problemi erano solo a livello psicologico, all'arrivo dell'estate 2008 diminuirono fino a qndo sparirono del tutto.Purtroppo giorno 30 marzo 2010, durante una partita di calcio (gioco a livello agonistico),ho accusato delle contrazioni allo stomaco. Da quel giorno a poco a poco sta accusando spesso qste contrazioni, a volte debolezza e sintomo di nausea e da circa 4 giorni mi è ritornato quella tachicardia fastidiosissima. Addirittura durante un altra partita giorno 13 dopo il primo minuto di gioco non riuscivo più a respirare e il cuore mi batteva all'impazzata (non mi era mai successo durante una partita). Sono stato alla guardia medica ma hanno detto che era dovuto al fatto che avevo mangiato solo a pranzo durante tutta la giornata e che l'ansia mi ha portato a tutto il resto. Sta di fatto che certe volte nonostante abbia molta fame non riesco a mangiare. Chiedo il parere di uno psicologo perchè nonostate le svariate analisi fatte non ho mai avuto valori anormali. Chiedo gentilmente il vostro aiuto!!
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Gentile Ragazzo,
credo che il suo sia un problema di tipo psicosomatico, sta spostando nel corpo un conflitto di tipo psicologico. Inizi a chiedersi cosa è avvenuto di significativo nella sua vita, nelle sue relazioni, intorno al 30 marzo 2010 e se può avere dei collegamenti con quanto avvenuto nel 2007. Nel 2008 lei aveva solo messo da parte il problema, non lo aveva elaborato, questo ha continuato a rimanere lì, attivo, fin quando ora si è fatto risentire.
Io le consiglio di cominciare un percorso di psicoterapia ad indirizzo analitico, meglio se con uno psicosomatista, in modo da andare alla radice del problema.
SALUTI
Dr. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it
credo che il suo sia un problema di tipo psicosomatico, sta spostando nel corpo un conflitto di tipo psicologico. Inizi a chiedersi cosa è avvenuto di significativo nella sua vita, nelle sue relazioni, intorno al 30 marzo 2010 e se può avere dei collegamenti con quanto avvenuto nel 2007. Nel 2008 lei aveva solo messo da parte il problema, non lo aveva elaborato, questo ha continuato a rimanere lì, attivo, fin quando ora si è fatto risentire.
Io le consiglio di cominciare un percorso di psicoterapia ad indirizzo analitico, meglio se con uno psicosomatista, in modo da andare alla radice del problema.
SALUTI
Dr. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it
SALUTI
Dr. Carlo Conti
www.spiritoepsiche.it
[#2]
Utente
Nel 2007 il primo sintomo di tachicardia l'ho avuto sempre dopo una partita di campionato. Effettivamente il 30 marzo 2010 è ricomparso questo mal di stomaco subito dopo la finale di un campionato durante la quale ero molto ansioso e nella quale ho speso tantissime energie. Ho corso tantissimo anche grazie all'aiuto del Guaranà. Credo anchio che sia una questione psicologica. L'unica cosa che non capisco è se è questo stato d'ansia a portarmi disturbi allo stomaco, oppure viceversa, cioè che sono i disturbi allo stomaco a portarmi ad avere questi stati d'ansia?? chiedo un vostro parere.
[#3]
Non c'è più una distinzione nella sua psiche: se ha mal di pancia, inizia ad avere ansia; se invece comincia ad avere ansia, somatizza sullo stomaco.
Non è tanto "se è nato prima l'uovo o la gallina" quanto il perché di questa ansia (cosa significa per lei giocare a calcio, la rivalità sportiva o la rivalità in genere con gli altri ragazzi) e perché proprio lo stomaco e non l'intestino, la testa...
Queste sono questioni da affrontare con uno psicosomatista, ad indirizzo psicoanalitico
SALUTI
Dr. Carlo Conti
Non è tanto "se è nato prima l'uovo o la gallina" quanto il perché di questa ansia (cosa significa per lei giocare a calcio, la rivalità sportiva o la rivalità in genere con gli altri ragazzi) e perché proprio lo stomaco e non l'intestino, la testa...
Queste sono questioni da affrontare con uno psicosomatista, ad indirizzo psicoanalitico
SALUTI
Dr. Carlo Conti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 15/04/2010.
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